LA RAGAZZA MISTERIOSA
- Capitolo 1° -
Questa ff l' ho scritta prendendo le notizie geografiche, i nomi,ecc... dal libro,
quindi per capire meglio vi conviene avere la cartina in dotazione col libro a portata di mano o
un elfo che vi spieghi meglio, vedete voi.
BUONA LETTURA!!!!
Legolas stava cercando (inutilmente) di mandare via un ministro, aveva
uno strano presentimento e voleva passeggiare in santa pace.
Dopo aver finito disdisse tutti gli impegni e andò fuori.
Camminò per molto, e giunse al confine nord-est di Bosco Atro, sul lago lungo,
lì si sedette e guardare luminose acque del lago.
Ad un tratto sentì dei passi, non erano elfici ma strascicati e si preparò con l' arco
puntato verso il rumore, una figura incappucciata spuntò da dei cespugli e con voce
dolce ma debole, visibilmente femminile sussurrò
-Uruk-hai
e svenne, Legolas si avvicinò fece cadere il cappuccio liberando una pioggia
di capelli castani con riflessi dorati senza la minima fatica alzò la giovane donna e la portò a palazzo
dove la mise in una stanza accedibile solo dalla sua della quale solo lui era in possesso delle chiavi,
senza dire nulla a nessuno.
Non era ferita ma decisamente stanca, doveva aver corso per parecchio tempo e molte miglia.
Le tolse il mantello nero e la guardò meglio, era un elfo di Gran Burrone per i capelli e le orecchie ma l' abito
era pieno di sangue visibilmente non elfico.
Nonostante il sangue si poteva notare la bellezza della veste, da principessa o alta nobiltà.
Il colore era delle lacrime e brillava esattamente come loro.
Era così splendida e triste, come la bianca dama di Rohan, ma a differenziarle c' era il fatto che lei era un elfo
e gli elfi sono felici, le loro vesti allegre.
Allora chi era?Come mai era lì, coperta di sangue e pallida come la morte?
Legolas era roso dalla curiosità.
Alla fine non potendone più si mise a investigare, appena la appoggiò la nera borsetta divenne un baule
al suo interno vi erano splendide vesti elfiche, alcune tristi, altre rosso scuro e porpora.
vi era anche un cofanetto contenente bellissimi gioielli e un' altro cofanetto che non riuscì ad aprire con le chiavi che
la ragazza aveva al collo, a forma di rosa rossa.
Sotto trovò una custodia contenente due pugnali elfici con l' impugnatora che raffigurava una rosa circondata da una ghirlanda di fiori,
trovò anche un bastone montabile, ne aveva sentito parlare.
E un' arco, un bellissimo arco elfico, non aveva mai visto un gioiello simile, provò ad usarlo, fantastico.
Sollevò il mantello ma sntì un qualcosa di duro sotto le dita guardò, e trovò un fodero di cuoio con ricamato in oro,
tra due rose "Rinyan" letto dalle rune elfiche, e voleva dire "Bianca", in fondo e in cima al fodero vi erano ricamati minuscoli
gabbiani in volo d' argento.
Estrasse la spada, l' elsa con incastonate pietre rosse e decorata dì argento aveva al centro e in cima all' impugnatura dei giganteschi
rubini stellati, la esaminò meglio che potè.
Mentre la guardava sentì bussare alla porta, appoggiò la spada sul suo letto e chiuse la porta a chiave e aprì la sua.
Aragorn era venuto a trovarlo, e se ne era dimenticato, lo abbracciò e si salutarono.
Aragorn allora vide la spada la prese in mano e quasi si tagliò via un dito.
A-Fantastica...dove l' hai presa?
L-Un ...un regalo
A-Non mentire non si addice ad un elfo
__-Q-quella spada, è mia
La ragazza era entrata nella stanza nonostante la porta chiusa a chiave.
L-C-come ha fatto ad entrare?
La giovane si avvicinò prese la spada la rimise nel fodero e disse:
-Ad ognuno i suoi segreti
A-Legolas, spiegami cosa sta succedendo
Legolas lo spiegò a grandi linee, senza dire di aver aperto il baule.
L-Sul fodero c' è scritto "Rinyan"
La ragazza si inchinò
R-Grazie 1000 per avermi aiutata sig. Legolas
Si alzò e sorrise, un sorriso triste opaco e con un' espressione misteriosa, si avviò verso la scala che portava dalla stanza
che era all' ultimo piano alla cima della torre.
Con voce dolce e malinconica pari ad un canto sussurrò in elfico
"Addio" e sparì in una luce d' argento.
Spero che vi sia piaciuto
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