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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: UN REGALO, UN`AMICIZIA E QUALCOSA DI PIÙ
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: crikke galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 06/03/2003 19:27:16

nicoletta e roberto, due studenti, due amici... o sono forse anche qualcosa di più?
 
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CAP UNICO
- Capitolo 1° -

SAAAALVE^O^ Ho scritto questa ff sotto Natale e mi son dimenticata di lei! Ma sono andata a rivedere e puf! mi scappa fuori come un fungo ^^"! Bhe, godetevela!

Erano grandi amici, lei e Roberto. Ma per lei, Nicoletta, lui era qualcosa di più. Erano gli ultimi giorni di scuola e la neve cadeva candida, lenta. Lui le si avvicinò.
-Ehi Niky!-
-Ciao Roby!- esclamò.
-Tra poco è il tuo compleanno, giusto?-
-E con questo?- chiese lei. Lui tirò fuori dalla tasca una pinza per capelli. Passava dal rosa chiaro al rosso scuro. Era decorata con dei brillantini rosa confetto.
-Un regalo per il tuo compleanno!- esclamò. Nicoletta prese quella pinza e l'ammirò. Il suo cuore batteva così forte dentro il petto che pareva stesse per scoppiare!
-Non so come ringraziarti Roby!- ringraziò sorridendo. Suonò la campanella che segnalava la fine della ricreazione.
-Bhe, Ciao!- la salutò lui andando in classe.
-Ciao!-

= * _ . - ° - . _ * =

Il giorno dopo Nicoletta portava entusiasta la sua pinza, non rivelando a nessuno chi gliel'aveva regalata, anche se la sua migliore amica Francesca insisteva molto.
-Ti prego! Non lo dico a nessuno!- la pregò.
-Perché non vuoi credere al fatto che l'ho comprata io?- chiese.
-Perché non ci credo! Ammettilo che te l'ha regalata Roberto come segno del suo amore!- la tentò.
-Francy hai detto la cavolata più grossa della tua vita!- s'infuriò la ragazza.
-Però ti farebbe piacere!- tentò ancora. Nicoletta rimase immobile.
-Con questo? Non me l'ha regalata lui!- continuò ancora.
-Sei un caso disperato...- sospirò l'amica. Nicoletta sentì chiaramente che le veniva sfilata la pinza. Si voltò di scatto e vide il suo compagno di classe Giacomo, il più basso oltretutto, fare il deficiente!
-RIDAMMELA!- ordinò lei.
-Ahah! Non ci penso neanche!- disse lui facendogli una linguaccia, e continuò a comportarsi da cretino.
-Dammela, o con le buone o con le cattive!- cominciò ad arrabbiarsi lei.
-Mi tremano le mutande!- scherzò lui. Nicoletta si buttò su di lui, dandogli forti botte sulla schiena. Lui tirò forte la pinza contro il muro. Essendo debole essa si frantumò. Nicoletta cadde a terra seduta. Si stava incavolando ancora di più: era arrivata al limite.
-Ti si è rotta, ti si è rotta!- la prese in giro Giacomo (Scommetto che i miei compagni di classe hanno capito di chi parlo! N.D. Crikke). Nicoletta si alzò e si diresse al banco del ragazzo. Esaminò quello che c'era là sopra e poi prese il diario.
-20 MAGGIO: AUGURI FRANCY T.A.T.!- gridò facendosi, molto probabilmente, sentire pure dall'altro capo della Terra. Quindi lo prese e lo spaccò in due pezzi, mentre Giacomo frantumava ancora di più la sua pinza: e lei fece lo stesso con tutte le pagine:
le strappava, accartocciava o scarabocchiava. Quindi lo buttò per terra, ed uscì dalla classe.

= * _ . - ° - . _ * =

Si era rinchiusa in bagno ad esaminare la sua coscienza.
Aveva fatto troppo poco a Giacomo!
Lui le aveva praticamente frantumato il regalo che le aveva fatto Roberto: come avrebbe mai potuto guardarlo più in faccia?
-Niky, te l'aveva regalata Roby la pinza, vero?- chiese Francy.
-Era un regalo di compleanno! E io ci ho sempre tenuto ai regali! Al suo più di tutti! Giacomo è uno stronzo di prima categoria!- disse tra le lacrime.
-Ti do pienamente ragione! Ma che vuoi che capisca: è un vero insensibile!- continuò l'amica.
-Lo ripeto: uno stronzo di prima categoria!- esclamò dopo essersi calmata.
-Chiami i tuoi per farti riportare a casa?- chiese.
-No, resto! Abbiamo il compito di storia oggi!- disse.
-Come vuoi!- terminò l'amica, e la lasciò sola.

= * _ . - ° - . _ * =

Era seduta in pulmino. Ma come poteva fare quando Roberto sarebbe salito? Dirgli
"Ciao! Sai mi si è rotta la pinza che mi avevi regalato!"
non poteva proprio! Arrivò e, come sempre, si sedette vicino a lei.
-Niky cos'hai?- chiese preoccupato. COME POTEVA FARE? si chiedeva lei in continuazione.
-Ecco...!- cercò di cominciare.
-Le ho rotto la pinza, le ho rotto la pinza!- canticchiava Giacomo, dietro di lei. Nicoletta si girò e gli diede un forte cazzotto in testa.
-Tappati quella boccaccia un cerotto, IMPIASTRO!- gridò lei.
-Quindi ti si è rotta!- disse Roberto, un po' dispiaciuto. Nicoletta ritornò composta e si guardò le ginocchia, come se fossero la cosa più interessante del mondo.
-Mi dispiace...- mormorò.
-Ma capirai!- esclamò lui, come se non fosse successo nulla e facendola trasalire.
-Come "ma capirai!"?- Chiese infuriata.
-Cosa sarà mai! Dopotutto non ci hai neanche rimesso!- esclamò. Il pulmino si era fermano alla fermata di Nicoletta. Lei gli diede un forte pugno in testa.
-STUPIDO!- gli disse con le lacrime agli occhi, e se ne andò subito via, di corsa.

= * _ . - ° - . _ * =

Era uno stupito. UN VERO CRETINO! Per lei quella pinza era importante perché gliel'aveva regalata LUI!
E LUI naturalmente se ne fregava beatamente.
STUPIDO, STRONZO E IMBECILLE!
Doveva finire il tema per casa: racconta scherzosamente la vita di un ragazzo tuo coetaneo nel giorno di Natale. Aveva quasi finito! Era brava a scrivere temi, se non fosse stato per tutto lo sbagliare dei tempi verbali!
Si appoggiò allo schienale della sedia e cominciò a pensare.
-Domani abbiamo l'orientamento. Dovrebbe venire a farci visita un rappresentante di un liceo scientifico...- sussurrò. Sospirò: la vita in 3° media non era semplice!
Quando c'era l'orientamento e le classi terze si riunivano poi, era un incubo!
C'erano solo rappresentanti di licei che cercavano di convincere alunni a frequentare la scuola che rappresentavano!
Le arrivò un messaggio al cellulare. Era Roberto.
<<Scusa Niky ma xkè 6 arrabbiata? Nn capisco..>>
E LO CHIEDEVA ANCHE? Gli rispose subito.

= * _ . - ° - . _ * =

-Ha risposto!- esclamò aprendo il messaggio.
<<FAI RAGIONARE IL CERVELLO, CRETINO!>>
no, era ancora al punto di partenza....

= * _ . - ° - . _ * =

Come tutte le mattine si era seduta al suo banco, leggendo qualche libro. Suonò la campanella di inizio lezione e le altre terze furono lì in un attimo, la loro classe era la più grande, quindi la più adatta a ricevere vari studenti. Roberto era, come sempre, vicino a Nicoletta. Non si erano scambiati un saluto. E lei non aveva in tensione di perdonarlo se non si fosse scusato e se non avesse capito il perché! La professoressa d'italiano guardava allibita. Era abituata alle chiacchiere interminabili di quei due e, quel giorno, non si guardavano manco in faccia. Nicoletta aveva uno sguardo arrabbiato e Roberto dispiaciuto...

= * _ . - ° - . _ * =

Francesca si avvicinò a Roberto in pulmino.
-Non hai capito perché è arrabbiata?- chiese
-No...- rispose lui deluso.
-Passiamo ad un altra domanda: Ti piace?- lui rimase un po' di silenzio.
-Sì!-
-Allora ciao!- lo salutò la ragazza. Roberto la guardò stranamente: era normale quella ragazza?

= * _ . - ° - . _ * =

Francesca era davanti alla gelateria, dove aveva un appuntamento con Nicoletta. La ragazza arrivò e...
-Su Fra, che vuoi dirmi?- chiese con il fiatone. Francesca sorrise.
-Sì e No!- disse lei.
-A quali comande e a chi?- chiese Nicoletta, conoscendola. Quelle erano le risposte a qualche domanda di chissà chi! Lei era fatta così! Prima diceva le risposte, poi a chi, e poi le domande.
-Roberto...- cominciò a bassa voce.
-E quali sono i codici delle domande?- chiese ancora. Le due, per non farsi ascoltare, per le domande usavano codici o abbreviazioni.
-Perché 6 arrabbiata? e... Lvb?- rispose la ragazza. Nicoletta strabuzzò gli occhi. LVB? LE VUOI BENE? Ma Francesca ci stava o no con la testa?
-Ma sei pazza? Disgraziata! Che ti passa per il cervello?- chiese infuriata e a bassa voce.
-Vedi di capire le risposte a quali domande devono essere appropriate! Ciao!- Terminò andandosene. Nicoletta sospirò: il giorno in cui Francesca sarebbe stata normale, il presidente degli Stati Uniti si sarebbe dichiarato omosessuale!

= * _ . - ° - . _ * =

Nicoletta aveva ginnastica artistica, pensò Roberto davanti alla palestra. Entrò di nascosto e si mise a spiare, come faceva sempre. Nicoletta stava eseguendo degli esercizi con il nastro, splendidamente. Sorrise. Era così innocua mentre eseguiva gli esercizi di ginnastica, facendo volteggiare il nastro. Non si stancava mai di guardarla! Ma era tardissimo, doveva andare via.

= * _ . - ° - . _ * =

Si sentiva sempre osservata quando era lì. Osservata da qualcuno non benvoluto.
Quando si voltava cercava con gli occhi chi poteva essere, ma mai lo trovava.

= * _ . - ° - . _ * =

O era destino o era sfiga quella di Nicoletta! Non poteva neanche andare a fare una passeggiata che puf! Lui appariva e le rovinava l'umore! Non voleva parlargli! Primo perché l'aveva particolarmente offesa! E secondo perché forse lui aveva capito perché era arrabbiata e i suoi sentimenti non erano contraccambiati o viceversa!
Il ragazzo, da parte sua, non aveva capito un corno se non che c'entrava quella maledetta pinza!
Era tardissimo, lo sapeva bene. Erano passati un po' di giorni da quando lei si era arrabbiata per il fatto della pinza, ed era arrivato in 24 dicembre. Ma Nicoletta non voleva proprio passare un Natale con una fitta al cuore. Cominciò, quindi a correre lontano. Roberto le corse dietro sperando di raggiungerla.

= * _ . - ° - . _ * =

Erano ai giardini pubblici.
-Perché ce l'hai con me?- chiese Roberto.
-Ma non capisci? Io a quella pinza ci tenevo perché me l'avevi regalata TU! E tu mi dici "Ma capirai!". MA CAPIRAI UN CORNO! Io ci tenevo a quella pinza, non perché fosse bella, utile ecc. Ma perché TU me l'avevi regalata! E poi mi fai capire che per te non valeva nulla! Secondo te io come potrei restarci? TI VOGLIO BENE LO VUOI CAPIRE SI O NO?- Nicoletta era oramai in ginocchio a terra, in lacrime. Quello sfogo era senz'altro inevitabile! Ma se lui non aveva capito perché lei era arrabbiata allora significava che...
-Anche io, lo sai?- chiese quasi ironico. Non poteva essere uno scherzo, pensò Nicoletta. Su queste cose lui non mentiva! Non si ricordava neanche da quanto lo conosceva, ma sapeva bene chi era! Era, oltre alla persona di cui era cotta, un grande amico, che non mente quando si tratta di sentimenti!
-Io... oh! Sono una stupida!- esclamò Nicoletta, cercando di rialzarsi. Lui l'aiutò e l'abbracciò. Da quanto, pensava, voleva abbracciarla? Da quando in prima media aveva visto com'era cambiata? O forse da sempre? Non se lo ricordava, ma fatto stava che finalmente lac stringeva tra le sue braccia, sapendo che mai l'avrebbe abbandonata.
La neve cominciò a cadere.
-Nevica?- chiese lui guardando in alto.
-Ma che ore sono?- domandò Nicoletta separandosi da Roberto.
-Ma è...- cominciò il ragazzo. Si sentirono le campane: i dodici rintocchi che annunciavano la mezzanotte.
I due, facendosi trascinare dal magico momento si unirono in un caloroso bacio, a Natale, sotto la neve.
Insieme non avevano più freddo. Perché ciò che dentro provavano serviva a scalarli completamente.
-Ti voglio bene!- esclamò Nicoletta.
-Anche io!- fece Roberto. Si strinsero la mano, sorridendo, pronti a giurarsi ancora amore.

Fine


Commenti al FP GRAAAAAAAZIEEE^_^

Crikke
 
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