- Capitolo 1° -
L’inebriante profumo dei fiori mi sfiora e carezza l’anima.
Invade dolcemente tutto il mio essere, mentre chiudo gli occhi per saggiarlo
Indisturbata, sola.
La pioggia scivola sinuosa con le sue gocce perlacee lungo le vetrate della serra.
Il cielo rende giustizia a questo giorno lugubre, che si allontana implacabile.
Lasciandomi ancora unica superstite del nostro destino.
Unito, per sangue.
Distinto, per scelta.
La mia scelta.
Quella di essere altro, di amare, di essere.
La vostra.
Quella di lasciarvi cadere passivamente in un’orribile trappola.
Quella di abbandonarvi tra le braccia delle tenebre.
Le mie mani febbrilmente si avvicinano a questi petali soffici.
Eterei, oserei dire.
Sorrido, pensando come ognuna di noi possa essere accostata a questi fiori che ho davanti.
Che mi ricordano ciò che siamo state, ciò che ci ha differenziate.
Bella come un fiocco di neve, come il ghiaccio eterno che risiede sulle montagne più alte e irraggiungibili.
Tu, Cissa, eri come questa rosa bianca, perfetta, delicata, fragile.
Troppo fragile.
Così impalpabile, che mi sembra basti un leggero tocco per distruggerla e annientarla.
Imperscrutabile come la notte nera dei più grandi presagi. Pericolosa come il cuore di una foresta incantata.
Tu, Bellatrix, eri un’anima dannata destinata a lambire noi mortali col tuo veleno.
Un veleno affascinante quanto letale.
Eri come questa rosa nera, oscura, ma seducente al tempo stesso.
Ammaliavi con i tuoi occhi, oceani notturni in tempesta.
Ma vischiosi come la pece.
Io invece sono sempre stata diversa.
Io ero viva, mentre voi eravate intrappolate in un destino di morte.
Io ero e sono come questa rosa rossa.
Purpurea, perché ho amato la vita molto più di quanto a voi sia stato mai possibile.
Perché ho scelto di uscire da quel mondo chiuso in un’ampolla di vetro incolore.
Ho osato dipingere il mio destino con il dono più bello che abbia mai ricevuto.
L’amore, dagli altri e per gli altri.
Senza regole, senza schemi.
Seguendo il cuore.
Rosso, come questa rosa, baciata dall’unico raggio di sole filtrato tra le nuvole plumbee.
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