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- Capitolo 1° -
Quell’urlo rimbomba ancora nelle mie orecchie. Nella mia testa.
Le ferisce sempre con la stessa intensità.
Non dovrei permetterlo, non dovrei consentirlo.
Ma in fondo chi sono io per farlo.
Sono solo Hermione granger.
Sono solo una mezzosangue.
A metà tra due mondi e senza la possibilità di scegliere a quale appartenere davvero.
Girava tutto. Girava tutto attorno a me.
I vetri di quella casa bianca vibravano della mia rabbia. Del mio dolore. Della mia solitudine.
Accovacciata stavo riversa con la testa tra le esili gambe.
I miei riccioli biondi scendevano sino alle caviglie nascondendomi agli occhi di loro.
Il diavolo, il diavolo tu sei il diavolo...
Non capivano, non sapevano.
Ed erano cattivi.
Mi ferivano per tenermi lontana da loro.
Mi guardavano come fossi un mostro sputato malauguratamente fuori dall’inferno di zolfo e fiamme.
I miei occhi dorati li fissavano attraverso un lucido velo di lacrime.
Non capivo. Come potevo? Ero piccola e mi comportavo come i bambini sanno fare.
Mi ribellavo nel solo modo possibile ad una bimba di cinque anni.
Piangevo disperatamente.
A scuola.
Dove trascorrevo la ricreazione in bagno, ingoiando la merenda tra lacrime amare e singhiozzi soffocati.
A casa.
Dove mio padre non mi degnava ormai più di una abbraccio, di una semplice carezza.
Diversa…
Come se io ne avessi colpa. Come dipendesse da me.
Il sangue scorre caldo dall’angolo della mia bocca.
Gli occhi gonfi non più di lacrime ma di lividi fissano a terra quel corpo senza vita.
So che non dovrei.
So che non è giusto e mi sento vile per questo. Stupida anche.
Ma sorrido. Amaramente, ma lo faccio comunque.
Con la mano tremante carezzo dolcemente quel simbolo a me tanto caro.
Perchè alla fine io hermione Granger ho deciso.
Ho deciso chi essere.
Per cosa lottare.
Una fitta atroce mi dilania il petto, costringendomi a mordere le labbra per trattenere un gemito di dolore.
Ecco la sento.
Percepisco la vita scivolarmi di dosso come acqua gelata.
Sto morendo. Lo so che sta succedendo.
Ma sono felice.
Morirò col sorriso sulle labbra e questo mi rende raggiante.
Ho deciso chi essere.
Una strega. Un Auror.
E morirò per questo.
Accanto agli amici che nel tempo ho incontrato.
Moriremo, è vero.
Ma chiudendo gli occhi per l’ultima volta, sapremo di aver fatto la scelta giusta.
Di aver davvero vissuto.
Vabbè...pubblicata per noia...fatemi sapere baci :P
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