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Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: TRADITORE
Genere: Angst, Sentimentale, Drammatico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot, Shounen Ai
Autore: calcifer85 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 27/07/2007 11:39:07

Fa parte della stessa serie di 'FORSE ERA QUESTO?'... sempre Sev/Nev... ho messo drammatico perché è leggermente Angst...
 
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TI ODIO, TI AMO
- Capitolo 1° -

Ho scritto prima questa di Forse era questo? Ma l'avevo su un floppy nascosto chissà dove! Poi mi si è rotto il pc (tra l'altro mi si è cancellata una fic stupenda... ç_ç) e quindi l'ho postata dopo! Direi che questa e 'Forse era quello?' fanno parte di una serie di fic che man mano scriverò... tutte Sev/Nev e tutte ambientate dopo il sesto libro (o quasi)... ovviamente non c'è spoiler, considerato il fatto che sono ancora al terzo capitolo... leggere in inglese è sfiancante!!!
Spero vi piaccia, io mi sono divertita e spaccata la testa insieme per scriverla! Anche questa non è stata betata, quindi se trovate errori/orrori, se mi avvertite mi fate solo un favore!!! Un bacione e buona lettura!


TRADITORE di calcifer85


“E’ UN TRADITORE!” Se un’occhiata avesse potuto uccidere, Harry avrebbe ammazzato Hermione.
“Harry, non lo metto in dubbio, ma non spetta a noi punirlo, anche perché per farlo dovremmo infrangere non so quante leggi.” Ron la guardò stupito; era la prima volta che Hermione non sapeva qualcosa. Harry invece tralasciò questo piccolo dettaglio, per dedicarsi al concetto principale… Hermione non lo avrebbe aiutato.
“Hermione, gli adulti non faranno mai nulla! Pensa a Lucius Malfoy, o a Stan Picchetto! Che cos’hanno fatto gli adulti? Nulla, ecco cosa! Snape è un assassino, possibile che nessuno se ne renda conto? Ha ucciso Dumbledore, ed è colpa sua se i miei genitori e Sirius sono morti! Deve pagare!”
“Harry ha ragione, dobbiamo fare qualcosa!” Ron diede man forte al suo amico, beccandosi una gomitata da parte di sua sorella.
“Neville, dì qualcosa anche tu!” Gli occhi di tutti si fissarono sull’unico che non aveva ancora partecipato alla discussione.
Il ragazzo si limitò a scuotere vigorosamente la testa. “Lui non è un traditore!”
“Che cazzo stai dicendo! L’ho visto con i miei occhi uccidere il preside!”
“NON E’ COME SEMBRA, CI DEV’ESSERE UNA SPIEGAZIONE! LUI NON L’AVREBBE MAI FATTO!” Detto questo corse via con le lacrime agli occhi.


“Eccoci alla resa dei conti, bastardo!”
“Potter, Potter, Potter… credi sul serio di riuscire a farmi qualcosa?” Lo sguardo di sufficienza che Snape gli rivolse bastò a farlo andare a fuoco. Alzò la bacchetta ed era ormai a metà incantesimo quando dovette fermarsi.
“Neville, spostati!” Il tempo di urlare questo, e Snape era sparito.


“Che diavolo avevi in testa, eh?” Harry ormai urlava da una mezz’ora. Neville si limitava a sedere immobile, lo sguardo perso.
“Harry, lascialo stare. Non credo ti dirà qualcosa, non vedi che è sconvolto?”
“Oh, fanculo!”


“Neville… sei innamorato di Snape?” Hermione, pur temendo la risposta, aveva bisogno di sapere.
“Sì.”
“Mi dispiace, Neville.”
"Non dovrebbe, Hermione."


“Neville, corri qui! Snape si è presentato qualche minuto fa… sbrigati, se vuoi dirgli qualcosa!”
La testa di Hermione scomparve, e un attimo dopo Neville aveva seguito il suo esempio.


“Bastardo, io ti ammazzo!”
“Harry calmati.”
“Come faccio a stare calmo? Ha ucciso Dumbledore!”
“Ron, portalo immediatamente di là.”
“Vuoi escludermi anche da questo? Cristo! Volete che io uccida Voldemort e poi mi tenete all’oscuro di tutto, trattandomi come un moccioso!”
“Ron, per favore.” Ma Ron non si muoveva; il suo sguardo correva tra Remus ed Harry, incerto.
“Molly”, chiamò Remus stancamente.
“Sì, caro?”
“Portali di sopra e sta attenta che non tentino di tornare qui. Fa venire con te anche gli altri ragazzi. Ho bisogno di calma e tranquillità per discutere con Severus.”


“Non potete ucciderlo! Lui non è un traditore.” Prima che qualcuno potesse intervenire, Neville si mise davanti a Severus, le braccia aperte e lo sguardo determinato.
“Se volete ammazzarlo, dovete passare sul mio cadavere.”
Lo spiazzò sentire la risata dei due uomini.
“Neville, ti ringrazio per il sostegno, ma qui nessuno mi vuole uccidere, a parte quell’impiastro di Potter.”
“Che?”
“Lupin sa tutto.”
“Oh!”
Severus si avvicinò a Neville e gli cinse la vita con le braccia, affondando il viso in una delle spalle.
“Mi hai fatto preoccupare da morire!” urlò Neville, girandosi nell’abbraccio e scoppiando a piangere.
Severus ghignò, beccandosi un’occhiata piena di lacrime e rimprovero.
“Ti odio!”
“Ne sono consapevole.” Allargò il ghigno, che si spense solo quando Neville posò le labbra sulle sue.
“Ti amo”, sussurrò Neville al suo orecchio, arrossendo.
Severus aprì la bocca per rispondere, ma non riuscì a dire nulla, poiché le tenebre lo inghiottirono.


Era mattina inoltrata quando il pozionista aprì gli occhi. Neville era sdraiato al suo fianco e lo fissava con il sorriso sulle labbra.
“Ormai avevo perso ogni speranza…”
“Sono sopravvissuto a cose peggiori. Piuttosto, chi è stato l’idiota?”
“Harry, ma…”
“Stupido di un Potter, avrei dovuto ucciderlo!”
“Severus…”
“Cosa?”
“Non ci vediamo da mesi…”
Severus non rispose; sorridendo, avvicinò il viso a quello di Neville e tutto il resto scomparve, almeno per qualche ora.

FINE

 
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