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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: IL CALICE DI FUOCO
Genere: Sentimentale, Romantico, Commedia
Rating: Per Tutte le età
Avviso: What if? (E se...)
Autore: venusmalfoy galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 24/07/2007 23:16:04

Sequel de 'Il Padrino Ritrovato'. Emily Potter alle prese con il Torneo Tremaghi e un amore impossibile
 
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INCUBI E LETTERE
- Capitolo 1° -

Non ci credo ancora! Dopo quasi sei mesi, forse anche di più, posto finalmente il primo capitolo della mia Fanfiction 'Il Padrino Ritrovato'.
Avviso che sto attraversando un brutto periodo e che non so se potrò aggiornare regolarmente, forse addirittura una volta ogni tre settimane, dipende anche dall'ispirazione.
Finisco l'introduzione dedicando questa mia storia a tutte le ragazze del forum L&L, in special modo all'utente più piccola.
Bea, tutto questo è per te!
Serena



Emily Lily Potter era seduta in mezzo a un prato fiorito, rose e gigli la circondavano con il loro profumo. Aveva il viso sollevato verso il cielo, gli occhi verde smeraldo chiusi e i lunghi capelli corvini svolazzavano da tutte le parti, liberi da costrizioni che seguivano il vento leggero e fresco. Indossava solo una canotta bianca, un paio di pantaloni di lino anch'essi bianchi e delle ciabattine infradito.
Stava con le palpebre abbassate per concentrarsi meglio sui rumori circostanti, tendendo le orecchie per individuare l'abbaiare di un cane o il suo nome pronunciate dalla voce roca di lui, il suo eroe.
Ma tutto ad un tratto piccole gocce iridescenti caddero sul viso della giovane che aprì gli occhi, irritata da quella pioggia inopportuna. Si alzò in piedi e si accorse che il paesaggio era cambiato: il campo di fiori era scomparso, al suo posto c'era solo il buio più totale.
Emily cominciò a correre, per cercare di trovare l'uscita di quel posto. Corse, corse a perdifiato, ma nessuno sprazzo di luce le si parò davanti, l'oscurità sembrava averla inghiottita. Poi sentì un grido angosciato e, riconoscendolo, urlò il nome di colui al quale apparteneva la voce.

"HARRY!"
Si svegliò di soprassalto, il cuore che batteva all'impazzata e il respiro che le veniva a mancare. Strizzò un paio di volte gli occhi per mettere a fuoco il luogo dove si trovava. Due scrivanie gemelle ammassate davanti alla finestra, un armadio parecchio malandato e, sopra di lei, un soffito pieno di crepe e infiltrazioni fecero capire a Emy che era al sicuro nella casa dei suoi zii in Privet Drive.
Ci vollero parecchi econdi perchè la ragazza recuperasse la padronanza di se stessa, quando udì nuovamente un grido soffocato.
Saltò giù dal letto con un balzo e si inginocchiò vicino al letto del fratello, trovandolo addormentato, madido di sudore freddo e, soprattutto, agitato.
Lo scrollò per le spalle, chiamandolo a gran voce, rotta per la paura e l'apprensione.
"Harry! Harry, svegliati! Harry!" chiamò per svariati minuti e, se non fosse stato per il respiro affannoso, Emily lo avrebbe creduto morto per la sua mancanza di reazione. Infine ricorse alla sua arma segreta: preso Harry per il bavero del pigiama, lo schiaffeggiò con potenza e finalmente Harry James Potter si svegliò, gli occhi verdi che brillavano febbrili anche al buio della stanzetta.
"Harry?" Emily si sedette sulla sponda del letto e passò una mano nei capelli spettinatissimi del fratello minore "Stai bene tesoro? Ti ho sentito urlare"
Il ragazzo non rispose, troppo preso a fermare i tremiti che aveva in corpo. A fatica si mise a sedere, piegò il cuscino in modo che appoggiasse alla testata e si sistemò con la schiena, guardando finalmente la sorella nelle iridi uguali alle sue per spiegarle quello che l'aveva sconvolto nel sonno.
"Allora Harry, mi vuoi dire che diavolo hai sognato? Urlavi come un disperato! E' un miracolo che gli imbecilli non si siano svegliati..." sussurrò Emy continuando il massaggio alla testa a Harry: era provato che lo faceva calmare, un po' come i gatti.
Harry sembrò fare le fusa, poi tossicchiò e cominciò a raccontare il suo sogno, o meglio, l'incubo.
"C'era un enorme villa, un maniero, e io era uno spettatore, vedevo tutto quello che succedeva come se fosse stato un film. Ad un certo punto arriva un vecchietto che corre faticosamente verso una stanza con la porta socchiusa, da cui filtra una luce fioca. Ci sono voci sussurrate e una di queste assomiglia al sibilo di un serpente. Il nonno si avvicina e io capto alcuni frammenti della conversazione, si sta parlando di un infiltarto a Hogwarts per quest'anno e poi la porta si spalanca, lasciando vedere l'interno. Credo di aver urlato appena ho visto Codaliscia... Emily, stai calma per favore.... e un uomo che non aveva mai visto. Poi sento qualcuno pronunciare qualcosa in latino e un fascio di luce verde colpisce il vecchietto. A questo punto mi sono svegliato, ma ancora non so perchè ho visto tutto questo" finì con un groppo alla gola, le mani che stringevano convulsamente il lenzuolo.
Emily deglutì con fatica, avendo perfettamente intuito il senso di quell'incubo: Lord Voldemort era entrato nella testa di Harry facendogli vedere quello che era capace, cioè uccidere a sangue freddo un innocente con la peggiore delle Maledizioni senza Perdono e mandandogli il messaggio non tanto velato che quella stessa fine sarebbe toccata anche a lui.
"Ti fa male?" chiese poi, notando che Harry si passava la mano frequentemente sulla fronte. Poggiò il palmo fresco sulla cicatrice a saetta, sperando di riuscire ad alleviare il dolore del fratellino, ma la smorfia che gli si dipinse in faccia le disse che neanche quello serviva.
"Lo sai cosa dobbiamo fare adesso vero?" gli disse e, quando vide una smorfietta sul viso, capì che aveva capito. "Harry, dobbiamo scrivere a Sirius, raccontargli quello che hai sognato. Sai che dobbiamo tenerlo informato!"
"Ma a che cosa serve dirgli tutto? Non può fare niente, non può muoversi perchè tutti gli Auror gli danno la caccia...Pensaci, lo faremmo preoccupare per niente!"
"Non mi incanti ragazzino! Sirius deve sapere quello che ti succede, soprattutto se riguarda Voldemort. Può darci consigli via gufo, e quando vedremo i ragazzi, la settimana prossima, chiederemo consigli anche a loro. Elyon e Hermione sapranno esattamente cosa fare"
Harry fissò la sorella di sottecchi, notando le iridi smeraldine che sfavillavano nonostante la paura presa quando aveva nominato Sirius, ma essendo ancora sotto shock e avendo l'intuizione di un cucchiaino da tè, non diede peso a quello sguardo, che ad un occhio più esperto sarebbe apparso come innamorato.
'Comunque' riprese Emily 'ora tu ti rimetti a dormire, ti bevi un cucchiaino di una pozione speciale che ha fatto Elyon, e io scrivo a Sirius... e non accetto discussioni! In fin dei conti sono ancora la più grande e, per giunta, maggiorenne.'
Sì avvicinò al suo armadio, ne estrasse un ampollina rosa poco più grande di un boccino e ne verso tre gocce su un cucchiaio che fece comparire all'istante.
Harry la bevve e, nel girò di qualche minuto, le palpebre divennero pesanti e scivolò in un sonno senza sogni.
Emily lo fissò a lungo, rimboccandogli il lenzuolo e accarezzandogli la fronte sfregiata, poi si mise alla scrivania e iniziò a vergare una lettera.

Caro Sirius,
purtroppo quello che temevamo è accaduto. Voldemort è entrato nella testa, nei sogni di Harry, facendogli vedere cose disumane. Ora riposa grazie ad un intruglio di passiflora che Elyon ha prodotto per me, ma non so per quanto riuscirà a tenerlo al sicuro da quel pazzo.
Ti ho scritto perchè è giusto che tu sappia ogni piccolo aspetto di noi, ma non osare venire allo scoperto, saperti in libertà con i Dissennatori ancora sulle tue tracce è già un enorme supplizio per me, non aggiungere altra sofferenza, te ne prego.
Sai, dopo quella lettera che mi giunse sul treno, poco prima di arrivare a Londra, ho pensato e ripensato alle tue parole... ma non posso dirti quello che provo esattamente per te, sarebbe un altro incentivo per farti uscire dal tuo nascondiglio, ovunque esso sia... Sappi solo che per Harry stai diventando una sorta di padre, quella figura che lui non ricorda e che io non riesco a descrivergli correttamente, mentre per me sei... Non so ancora cosa sei, so solo che ti voglio al sicuro.
Ti terrò informato di ogni altro avvenimento, domani partiamo e andiamo alla Tana per poi andare a vedere la Finale del Mondo di Quindditch, quindi manda Ewige, saprà dove trovarci.
Riguardati e fai una carezza a Fierobecco per me.
Ti voglio bene
Emily


La rilesse un paio di volte, poi la sigillò e la attaccà alla zampa di Edwige.
'Vai tesoro, trova Sirius'
Le accarezzò il becco, aprì la finestra e la candida civetta prese il volo.
Guardò il puntino bianco tra le stelle finchè non scomparve, poi chiuse un'anta e si diresse verso la scrivania, spegnendo la candela.
Mormorando un flebile 'Lumus' la punta della sua bacchetta si illuminò, si chinò per accertarsi che il fratello dormisse sereno e si arrampicò sopra il suo letto, dove infilò la bacchetta sotto il cuscino e attese che il sonno la prendesse di nuovo.
 
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