CAPITOLO 1°
- Capitolo 1° -
Ti sembra di morire quando non lo vedi anche solo per un giorno? Se lui non risponde alle tue chiamate, impazzisci? Se lo vedi con un’altra, ti uccideresti? Tutte emozioni tristi, diverse, ma allo stesso tempo uguali, e quello che le accomuna, è il fatto che le provi tutte per lui.
Una giornata come altre era appena trascorsa a casa Daniels, dove Emy, si era appena buttata sul letto dopo una stancante e pesante giornata di scuola.
-Uhf…io non ce la faccio più!!!!!- e si mise a piangere. Ma non tanto per la scuola, ma per quello che le era capitato poco tempo prima. Quando tutto quello che voleva e quello che aveva dato si erano dissolti, come fumo nell’aria. Da allora non aveva fatto altro che piangere, e piangere, non riusciva più a smettere. Il pianto era diventato come una droga per lei. E tutto questo per un sogno, un segreto, una follia, un amore.
Era l’inizio del primo anno di liceo per Emy, una simpatica e dolce ragazzina di quasi 15 anni. Come ragazza si poteva definire semplice: alta, magra, capelli fino alle spalle castani, occhi blu intenso, un filo di trucco per risaltare i piccoli particolari del suo volto, e una graziosa divisa blu e marrone che risaltava abbastanza le sue curve. Con lei c’erano le sue 2 migliori amiche, Christin, per gli amici Christy, e Lia. Christy era la dura del gruppo, una a cui non piaceva stare alle regole, che avrebbe fatto qualsiasi cosa per prendere parte ad una bella rissa. Era alta, magra, capelli a caschetto neri con qualche mesh rossa qua e là, occhi castani, trucco molto pesante, che la rendevano quasi volgare, e la divisa tutta spiegazzata. Lia era la secchiona del gruppo, molto timida, soprattutto in fatto di ragazzi, e molto pignola. Anche lei però, nonostante la sua goffaggine, era una bella ragazza: alta, magra, capelli biondi raccolti in una coda di cavallo, occhi verde scuro, un paio di occhiali e neanche un po’ di trucco. A prima vista queste tre ragazze sembrano fatte a posta per essere nemiche, infatti sono del tutto diverse ed incompatibili. Ma in un giorno di scuola media, furono punite tutte e tre per aver causato una battaglia del cibo in sala mensa. Ovviamente loro si ritenevano innocenti, ma tutti avevano visto che per colpa di un loro litigio si era scatenata la battaglia. Rimasero per molto tempo in punizione insieme, e si odiavano, non si sopportavano a vicenda. Ma sulla via di ritorno a casa dopo la punizione, le tre ragazze furono accerchiate da quattro tizzi. Erano spaventate, ma nessuna di loro voleva fare gioco di squadra per uscire da questa brutta situazione. Quando essa si fece più critica, decisero di mettere da parte le loro divergenze, e riuscirono ad uscire da quello spiacevole inconveniente. In fine conclusero che nessuna di loro era come una pensava dell’altra, e decisero di fare gioco di squadra per un po’. E quel po’ è durato fino ad oggi, ormai le ragazze non si ricordano neanche di quel giorno. Per loro sono amiche da sempre. E così sempre resterà. Almeno spero. Il primo giorno di liceo è il più importante di tutti, quello che ti segnerà anche per tutti gli anni avvenire.
-Ragazze io non ce la faccio……ne sono sicura……mi prenderanno in giro…come sempre…. -
-Dai Lia non essere pessimista, andrà tutto bene fidati, sei una ragazza in gamba e molto simpatica.-
-Si…….questo lo pensi tu e chi altro, Emy???-
-Bhe anche Christy è da’accordo con me, no?-
-Si-
-Va bene ragazze ma voi siete mie amiche mentre gli altri non mi conoscono affatto, e mi giudicheranno solo per quello che sono esteriormente , e…….non so se l’hai notato ma….io non so bella!!!-
-Non è vero, non devi ne pensare ne dire queste cose, sei stupenda, fidati della tua amica Emy –
-Già…e poi se sei piaciuta a noi perché non dovresti piacere agli altri, scusa!?-disse Christy in modo deciso. Questo era l’argomento che occupava la mente di tutti i ragazzi e le ragazze del primo anno. Anche se si dice che l’aspetto non è tutto, molte volte l’occhio vuole la sua parte. E soprattutto a scuola. Le ragazze stavano per varcare il tanto atteso ingresso.
-Ci siamo…..- disse Emy nervosa e preoccupata.
Stavano salendo il primo gradino quando Emy inciampò e cadde addosso a un ragazzo del 4°anno. La ragazza si rialzò e raccolse veloce io suoi libri sparsi per terra. Intanto i ragazzi li attorno stavano morendo dal ridere ed Emy si sentì ancora più in imbarazzo. Il ragazzo a cui era andata a sbattere si stava rialzando. Quando si girò Emy divenne ancora più rossa in volto. Quel ragazzo era divino. Alto, bel fisico, capelli corti marroni con un po’ di gel, occhi verdi e i lineamenti abbastanza marcati, il che lo rendevano un vero duro.
-Scusami tanto, ho inciampato sul gradino e ti ho urtato, scusami……...- si affrettò a dire la ragazza balbettando.
Il ragazzo stette 2 minuti in silenzio, e poi rispose con fermezza:
-Guarda dove metti i piedi, marmocchia.-
La ragazza si intimorì e assunse quello sguardo da cane bastonato. La scena si fece ancora più divertente. Tutti i ragazzi stavano morendo dalle risate. A quel punto intervenne Christy, che stufa di quella scenetta, decise di risolvere la situazione con estrema calma.
-Ehi tu, brutto bastardo…non hai il diritto di parlarle così, chi ti credi di essere, Tartan?? Per me assomigli di più a Cita-
Il ragazzo che stava per andarsene si girò di scatto e guardò la ragazza in tono di sfida, quasi da volerla terrorizzare.
-Brutta mocciosa, chi cavolo ti credi di essere tu piuttosto per rispondermi così, eh??? La Regina d’Inghilterra forse??? Ti avverto che non lo sei e ti avverto anche sul fatto che io non risparmio ne ragazzi ne ragazze…sono stato chiaro?-
Christy, pur essendo una dura, dopo queste parole era abbastanza intimorita dal ragazzo. Cercò di tenere la sua espressione di sfida il più a lungo possibile, per far vedere a quel tipo che non aveva paura, ma alla fine cedette anche lei e non riuscì più a spiccicare una parola.
-Vedi di starmi alla larga ragazzina, e anche tu….- disse indicando Emy, ancora scioccata dal comportamento così brutale verso di lei. La scenetta comica finì. Emy era morta di vergogna, ancora non riusciva a crederci. Tra tutte le ragazze che c’erano proprio a lei doveva capitare.
- Che razza di modi sono quelli, ma come si permette, sto stronzo, gli vorrei tanto ribaltare quella faccia da cretino che si ritrova!!!!- diceva Christy, infuriata per essere stata umiliata davanti a parecchi studenti. Le ragazze si stavano avviando nella loro aula, la 1°E. Ma il liceo era enorme e ancora non lo conoscevano per niente. Fortunatamente la loro classe era la prima entrando dall’ingresso principale. Presero posto e aspettarono il professore.
-Comunque ragazze..- disse Emy - quel ragazzo non era niente male..-
-COSA???????? Ma sei impazzita???????? Quello ti tratta come uno straccio vecchio e tu hai anche il coraggio di venire a dire che è carino??- disse Christy, sconvolta.
Ma Emy non poteva farci niente. Anche se l’aveva trattata peggio di uno straccio non le importava. Da quando si era girato e l’aveva guardata lei era come impazzita, non aveva mai visto un ragazzo così bello. Anzi, lei non si era mai interessata minimamente ai ragazzi. Forse per quello che le sembrava il più bello.
- Lia…- disse ignorando completamente le parole di Christy – con il tuo portatile puoi fare una ricerca sul sito della scuola e cercare di scoprire chi è quel ragazzo?-
- Potrei anche farlo…se la scuola sul sito a messo a disposizione gli annuari te lo rimedio in 4 e 4 8.-
-Grazie Lia……….sono proprio curiosa di sapere chi è….-
- Non è possibile!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Te sei matta!!!!!!!-
Ma ad Emy non importava. Voleva solo scoprire chi era quel bellissimo ragazzo.
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