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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: One Piece
Titolo Fanfic: L`INIZIO E LA PROSECUZIONE
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Autore: sanjina galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 03/03/2003 13:45:59

gh, che titolo del piffero che ho inventato o,o vabeh :p leggete e fatemi sapere ^o^
 
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SUCCESSE, NEL MEZZO DELLA NOTTE...
- Capitolo 1° -

Attenzione: la seguente fan fiction è incentrata sull’amore fra Sanji e Nami. Si sconsiglia quindi la lettura ai ZoNam e RuNam agguerriti, a meno che non vogliano farsi due risate leggendo questa stupidaggine che l’autrice ha scritto. Buona lettura :D
ah:
<<>> dialoghi
" " pensieri
# # pensieri
così, una piccola precisazione...

Entrò silenziosamente nella stanza. Si fermò un attimo sulla soglia, aspettando che i suoi occhi si abituassero al buio. Appena riconobbe la sagoma del letto in cui la sua adorata Nami-san dormiva, si avvicinò piano, e quando fu lì, vi si accovacciò accanto.
<<Nami…>> sussurrò.
La ragazza, che gli dava le spalle, mugugnò qualcosa; ancora addormentata, si rivoltò nel letto, e arrivò ad essere faccia a faccia con Sanji.
Nella penombra che il poco di luce che filtrava dalle finestre creava, il ragazzo osservò Nami dormire: aveva un’espressione così beata… le sopracciglia curvate verso l’alto, gli palpebre abbassate e le labbra semiaperte per respirare meglio, rendevano il suo viso ancora più dolce a vedersi.
<<Nami>> ripeté, sperando questa voglia di riuscire a svegliarla.
La ragazza aprì lentamente gli occhi.
Sanji si bloccò di colpo:
“Come reagirà ora?” pensò allarmato “Mi scaccerà in malo modo? Urlerà dicendo che sono un maniaco?… oppure sarà felice di vedermi! … … … si, nei tuoi sogni…”
Nami si stropicciò gli occhi, asciugando una piccola lacrima che un poderoso sbadiglio aveva fatto scappare dal suo rifugio:
<<Ma che diavolo…>> brontolò.
<<Scusa…>> mormorò l’altro <<Io…>>
<<Che ore sono?>> lo interruppe Nami.
<<Le 3>>
<<….>> La ragazza assunse un’espressione incazzata.
<<Io… scusami, me ne vado subito…>> Sanji si alzò, ma Nami afferrò velocemente un lembo dei suoi pantaloni.
<<Non ci pensare neppure>> sibilò <<Mi hai svegliato, e ora mi parli>>
<<Uh…>> “Lo sapevo di fare una cazzata…” pensò amareggiato. <<Lascia stare, non era niente di importante…>>
Nami lo tirò a sé e sorrise, addolcendo il suo viso:
<<Sanji-kun, non posso vantarmi di poter conoscere appieno nessuno, ma so che non verresti mai a svegliare nel cuore della notte la tua adorata “Nami-san” solo per salutarla>>
Sanji non rispose.
<<VERO?!>> ringhiò la ragazza, cambiando l’espressione rilassata che aveva in una molto scocciata << Stavo facendo un sogno bellissimo, ora prenditi le tue responsabilità e dimmi quel che devi dirmi!>>
Sanji sospirò e si accovacciò accanto al letto.
<<Mh… da dove cominciare…>> iniziò <<Beh… non è buffo che prima sei caricatissimo per dire qualcosa a qualcuno, e dopo tutta la tua decisione va a farsi benedire? Ehe…>> ridacchiò nervosamente. L’espressione di Nami lasciò intendere che non riteneva il “dopo” così divertente.
<<Allora…>> riprese, lisciandosi il sopracciglio destro e seguendone la spirale, com’era solito fare quand’era nervoso <<devi ascoltarmi attentamente…>>
<<Non osare darmi condizioni per ascoltarti, Sanji. È già tanto se sto sveglia>>.
<<Già… immagino di si… Quello che voglio dire…>> inspirò profondamente per darsi coraggio <<è che… Nami…>>
<<Si, è il mio nome>> replicò spazientita, dopo una pausa del ragazzo.
<<Nami
#A ‘sto punto…#
Tu
#let’s go#
sei molto più importante per me di quanto tu possa credere>> disse tutto in un fiato <<Anche se guardo le altre ragazze… ammetto che non è un modo per farti ingelosire, è semplicemente il mio modo di fare… però…>> parlava a scatti, prendendo profondi sospiri ad ogni pausa, come se l’aria stessa, entrando nei suoi polmoni, potesse infondergli quel coraggio di cui aveva tanto bisogno <<anche se le guardo, anche se rivolgo loro complimenti… ammetto che il primo pensiero quando ti ho vista è stato “wow, che corpo!”, però… io amo più il tuo modo di essere, il tuo carattere, la tua ani..>> Si interruppe <<Mi dispiace annoiarti…>> brontolò, vedendola sbadigliare vistosamente.
<<Oh, andiamo!>> replicò Nami, imbarazzata <<Mi hai svegliato alle 3 di notte, come puoi pretendere che non sbadigli nemmeno? E poi il tuo è un discorso senza né capo né coda… salti di palo in frasca…!>>
<<… Il mio discorso HA un capo e HA una coda…>> rispose Sanji, abbassando gli occhi mortificato <<Solo che… ma non fa niente… Vuoi che me ne vada?>> chiese gentilmente.
<<No no, è un discorso piuttosto interessante, dopotutto>> rispose l’altra con un sorriso malizioso <<Facciamo così, togliti le scarpe e>> fece spazio nel suo letto <<vieni qui>>
<<Cosa?!>> trasalì l’altro.
<<Se mi sarai vicino ti ascolterò meglio…>> miagolò Nami.
Sanji non sapeva che rispondere, ma pensò che un’occasione simile non sarebbe capitata per molto tempo; obbedì alle istruzioni della cartografa e si infilò sotto le coperte accanto a lei; si girò sul fianco destro e fu di fronte a Nami.
Ancora più nervoso di prima, cercò un modo per rompere il ghiaccio.
<<Ehi, che caldo…>>
<<Se è una scusa per spogliarti ulteriormente, sappi che è un po’ squallida>> rise Nami.
<<No, no!>> si affrettò a correggersi Sanji <<Intendevo dire che è un calore piacevole>>
<<Mmmh…>> Nami lo guardò sorridendo <<Beh, ora che sei qui, parla>>
<<Mi sento ancora più nervoso…>> mormorò <<Comunque… M-ma che stai facendo??>> trasalì.
Nami si era rannicchiata appoggiando la testa sul petto del ragazzo, portandosi le ginocchia all’altezza dello stomaco, come fosse una bambina nel pancione della madre.
<<Sei caldo…>> aveva mormorato. Non c’era traccia di malizia nella sua voce: la sua era una semplice constatazione.
“E ora?” pensò Sanji “Questo non l’avevo proprio previsto…”
Passarono alcuni minuti in silenzio: da una parte Sanji era tesissimo, non sapeva cosa fare; dall’altra Nami si crogiolava nel protettivo calore che il cuoco riusciva ad infondergli.
Dopo un po’ Sanji si fece coraggio e parlò:
<<Nami…>> si schiarì la voce <<Posso… abbracciarti?>>
<<Certo che no!>> aveva risposto scandalizzata la ragazza, alzando di scatto la testa <<Mi sono messa contro di te per farmi grattare la schiena! In mezzo alle scapole, per favore, è un punto che non riesco a raggiungere!>>
Sanji rimase sconvolto dall’acidità di Nami.
<<Ricordami di non farti più dichiarazioni amorose a quest’ora di notte…>> sospirò Sanji.
<<Sarà fatto>> rispose in maniera solenne.
Il ragazzo fece scivolare il braccio destro sotto il collo di Nami, e le strinse la spalla sinistra; l’avvicinò a sé, e col braccio sinistro le cinse il fianco.
Aveva immaginato spesso di abbracciarla, eppure non aveva mai pensato che potesse essere così fragile; sembrava una piccola creatura da difendere. E il suo desiderio, in fondo, era quello di difenderla, di renderla felice.
Abbassò il capo e le baciò i capelli, respirando a pieni polmoni il suo profumo.
<<Hai un buon odore…>>
<<E’ il mio shampoo alla fragola, se vuoi te lo presto>>
<<Mh, come proposta è allettante>> rispose, stringendola dolcemente <<Ma credo che andrebbe a lenire il mio look da “duro & puro”. Magari, se tu avessi qualcosa al mirtillo si potrebbe fare…>>
<<Oddio, ti sto contagiando col mio sarcasmo?>> rise Nami.
<<Se è un modo per starti vicino, per sentirti vicina, mi lascerò contagiare volentieri>> sorrise di rimando Sanji.
La cartografa non seppe che rispondere, così si strinse ancora di più a lui, che, da parte sua, dopo averle baciato la fronte, si rannicchiò, curvandosi in avanti.
<<Ti amo così tanto…>> le sospirò in un orecchio.
Nami sentì gli occhi bruciare, mentre un fastidioso dolore andò a bloccarsi in mezzo alla sua gola.
“Anch’io….” pensò, ma il suo scarso romanticismo le permise solo di rispondere: <<Ne prendo atto>>.
<<oh…>> mormorò il cuoco. Sciolse il suo abbraccio tanto dolce e protettivo.
<<Che succede? Te ne vai?>> chiese allarmata.
<<Beh… non voglio costringerti a sentire il mio puzzo di carne ai ferri>> ridacchiò amaramente Sanji.
<<Che stai dicendo?>>
<<Non era un rifiuto?>> le chiese. La voce era ferma, ma solo perché Sanji tendeva a sfogare il suo dolore cucinando piuttosto che piangendo.
La nave si mosse, permettendo così alla luna di rischiarare la stanza di Nami.
Riuscendo a vederla, Sanji si accorse che la ragazza era arrossita violentemente.
<<N-no… io… non è un rifuto>> balbettò, abbassando lo sguardo <<è che.. non mi piace fare questi discorsi…. Mi piace ascoltarli, ma io non sono affatto brava a parlarne…>>
Sanji sorrise, e le appoggiò una mano sulla spalla.
<<Non fa niente, però voglio solo sapere questo: mi ami, Nami?>>
Nami non rispose.
<<Allora me ne devo andare…>>
<<No! Oh, insomma, ti ho detto che mi imbarazza parlarne! Preferisco i gesti alle parole..>>
<<Non credi che i gesti possano essere fraintesi?>>
<<Perché, le parole no?>> replicò fra lo scocciato e l’imbarazzato la ragazza.
<<Touchè…>>
<<Sanji-kun…>> gli appoggiò le mani sulle guance, e lo attirò lentamente a sé.
Appena sentì le labbra morbide di Sanji sulle sue, avvertì un piacevole dolore al petto e alla lingua, mentre la faccia sembrò andarle in fiamme. Lasciò che Sanji le aprisse leggermente la bocca, ed accolse in essa la sua lingua.
Lasciò scivolare le braccia oltre le guance, e le strinse oltre il collo, premendo il proprio bacino contro quello di Sanji.
Il biondino le accarezzò i capelli, succhiandole le labbra con veemenza, come temendo che quel bacio finisse brutalmente per il suo risveglio.
Eppure, era tutto vero. Nami l’aveva baciato, lo stava baciando. Gli sfiorava con le dita tremanti per l’eccitazione la nuca, muoveva sinuosamente la propria lingua nella bocca di Sanji, e, quando si separò controvoglia dalle sue labbra, ansimava, appoggiandogli la testa sotto il mento.
<<Mmh…>> sorrise maliziosamente Sanji <<Questo come lo devo interpretare?>>
<<Sanji-kun>> replicò l’altra <<se non l’hai capita così, io non so cosa farci… interpretala un po’ come vuoi>> sbuffò.
<<Va bene!>> con uno scatto le fu sopra, sostenendosi e bloccandola con le braccia tese vicino alle spalle di Nami <<Per me quel bacio vuol dire una cosa sola… giochini sporcacciosi!>> e cominciò a ridere e a baciarle il collo.
<<Ehi, fermati! Brutto scemo, mi hai fregata!!>> rise l’altra, abbracciandolo, rispondendo ai suoi baci, accarezzando parti del suo corpo che fino a quel momento aveva solo potuto immaginare; adorandolo, amandolo.
---
<<Ehi, Nami>> chiese all’improvviso Sanji, senza smettere di accarezzare i capelli della ragazza appoggiata alla sua spalla.
<<Mh?>> la rossa alzò leggermente la testa verso il cuoco.
<<Cosa stavi sognando quando sono venuto a svegliarti?>>
<<Eh?>>
<<L’hai detto tu prima: “Stavo facendo un sogno bellissimo, ora prenditi le tue responsabilità e dimmi quel che devi dirmi!”>> esclamò, facendole il verso.
Nami rise: <<Per la verità…>> continuò, facendosi più seria e addolcendo il tono della sua voce: <<Stavo sognando questo momento… il poter stare vicino a te e poter ricevere la tua dolcezza…>>
Sanji fece scivolare il braccio che stava accarezzando i capelli sulla spalla di lei, stringendola a sé.
<<Che carina… allora SAI essere romantica e dolce…>> sorrise.
<<Quando mi va…>>
Non avrebbe mai immaginato che anche Nami sognasse di sperare che gli attimi passati insieme a lui fossero infiniti, che l’alba non arrivasse mai, che l’affetto che adesso li univa potesse durare per sempre.
“Ho ancora da imparare su di lei…” pensò “Ma… forse… se lei me lo concederà… avrò l’occasione di conoscerla appieno… è questo ciò che desidero… sapere tutto di lei, sapere cosa fare per farla ridere… saper cosa dire quando è triste… saper come essere per essere la sua felicità, per fare la sua felicità”
<<Perché la tua felicità è la mia, lo sai?>> mormorò.
<<Allora adesso dovresti essere davvero felice…>> sorrise, abbracciandolo.
<<Lo sono>>


<<No, sul serio, cosa stavi sognando prima?>>
<<Mi credi così poco romantica?>>
<<Beh…>>
<<Sanji?>>
<<Mh?>>
<<Vaffanculo>>
Le baciò la fronte.
<<Ti amo anch’io>>

Note di post-produzione: salve! ^__^ Allora, sono riuscita ad inorridirvi con la 2^ fanfiction partorita dalla mia mente bacata? :D
Due precisazioni:
1) lo SO che nami non è così isterica :P ma a) credo che nn sia una tipa da “ti amo biscottino” e “leprottino mio”; no davvero :P b)penso che a chiunque scattino i nervi quando qualcuno lo sveglia nel cuore della notte… anche se questo qualcuno è sanji… … … mmh… devo dire che a me scatterebbero le gambe per piombare sul biondino… o_o (<= sanjina perversa :P).
Ma poi l’ho fatta così sarcastica perchè odio i discorsi “TI AMO CON TUTTO IL MIO CUORE DOLCE BIGNè ALLA CREMA PASTICCERA!” (che, fra l’altro, NON sono discorsi di Sanji. Okay, spesso scade nel patetico con nami, (e qui ci sarebbe da fare un’altra ff ^O^) ma non arriva mai a chiamarla pasticcino, bignè o cazzate simili! >.< insomma!! >_<) “sei tutta la mia vita, mia fulgida luce che rischiara anche le tenebre più fitte!” o roba simile :P preferisco molto di più il sarcasmo e l’umorismo a questo esempio di squallidume da romanzetto rosa ^_^! Si può capire questo mio punto di vista anche dalle ultime 8 righe, presumo :D
2) mi scuso per il mio pessimo stile di scrittura V_V ma ormai mi vedo tutto come un fumetto o_o in effetti questo era nato come un piccolo doujinshi, ma le mie scarse capacità di disegnatrice me lo impediscono… e anche perché lo stile di disegno è + facile da riconoscere che un testo :P
Io ci ho messo il cuore, spero si possa notare é_è ovviamente il mio fermo-posta è pronto a ricevere consigli :D ma niente “Nami deve stare con zoro/rufy è.é”, perché ormai sono una devota sanji x nami ;D
Ah!
I “giochini sporcacciosi” sono © Ai Yazawa *.* quanto adoro quella donna *.*
in arrivo il secondo capitolo, non pensiate di potermi sfuggire... ;P!

 
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