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Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Il Signore degli Anelli (The lord of the rings)
Titolo Fanfic: CI SONO IO PER TE
Genere: Sentimentale, Romantico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: b-ilary galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 17/07/2007 15:35:07

E si addormentarono sotto la luna e le stelle, una luce romantica nel buio della notte- vi ispira la frase??? leggete la fic!!! è una Legolas/ Aredhel
 
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CI SONO IO PER TE
- Capitolo 1° -

Eccomi qui, torno alla carica con una nuova fic... dopo harry potter e eragon e cco il signore degli anelli!!!
è una Legolas/Aredhel, un personaggio di mia invenzione... è praticamente la mia descrizione elfica.. XD
non vi annoio con le premesse xciò vi dico subito di....
LEGGERE E COMMENTARE SUL MIO FERMOPOSTA!!!

La Compagnia dell’Anello era da poco partita da Lothlorien con una nuova componente, Aredhel, nipote di Dama Galadriel.
Aredhel aveva lunghi capelli corvini con alcuni ciuffi rossi, gli occhi azzurro cielo e un fisico bellissimo.

Legolas l’aveva subito adocchiata, ma non era l’unico…

Stavano percorrendo il fiume e tenendo d’occhio gli orchi della riva. Alla fine trovarono un posto per attraccare e si vollero sistemare lì per la notte. Aredhel scese per prima incoccando una freccia sul suo arco.
- Qui sembra tutto a posto, rinfodera l’arco – disse Legolas.
- Gli orchi sono nell’altra riva… dobbiamo montare la guardia tutti – sentenziò Aragorn.
Alla fine della cena Aredhel disse – Legolas, che ne dici se ci alleniamo un po’ con l’arco? Voglio arrivare pronta allo scontro con gli orchi -, il tutto ridendo… Lei portava allegria nella compagnia e Legolas adorava questo.
Il bel principe di Bosco Atro acconsentì – Ti insegnerò qualche trucco mio… -, senza far vedere che era agitato. Aragorn li osservò attentamente scomparire nel bosco, ma Boromir guardava solamente Aredhel.
Lungo il sentiero impervio del bosco trovarono uno spiazzo ma Aredhel inciampò in una radice e Legolas fu pronto a prenderla in braccio. I loro volti erano così vicini… Ma Aredhel avvampò e balbettò – Ehm… ehm… scusami, io non volevo… ecco… - - Tranquilla, tutto a posto, ma devi stare attenta alla foresta… è piena di insidie… -. Aredhel disse - È un po’ strano stare fuori da Lothlorien… là era tutto calmo, bello è tranquillo… mentre in viaggio è tutto diverso… ho nostalgia delle regge elfiche – e intanto pensò Oddio che mi sta succedendo? Mi sto agitando davanti a quell’elfo… cioè… io sapevo che era bello e tutto il resto… ma io mi sono… innamorata di lui? No… non può essere… Legolas era in subbuglio… Mi sto agitando… ma devo calmarmi, la missione è in pieno svolgimento e non posso distrarmi… Ma ci riuscirò a togliermela dalla testa?
Aredhel scese dalle braccia di Legolas e si allontanò un po’. – È buio ormai, forse è meglio se torniamo dagli altri, il pericolo potrebbe nascondersi dietro ogni roccia… io non mi fido… Rimandiamo il nostro allenamento… - disse Legolas. Insieme i due si avviarono verso il resto della compagnia.
Sentirono Gimli che diceva – La notte è lunga e i nemici molti, riposiamoci e montiamo la guardia -. Legolas si sedette davanti al fuoco vicino ad Aragorn mentre Boromir guardava sognante Aredhel. Frodo se ne accorse e disse – Non pensare a lei… è un elfa… ti spezzerebbe il cuore…- - Forse hai ragione tu -. E distolse lo sguardo… ma lui stava pensando a come fare con lei.
Alla fine tutti si misero a dormire: i quattro hobbit da una parte e Boromir con loro; Gimli accanto a Boromir; Legolas accanto ad Aredhel e anche Aragorn accanto a lei. Galadriel si era infatti raccomandata a loro due di proteggere Aredhel. Ma Legolas la proteggeva incondizionatamente.
Aredhel si distese e si mise a guardare la luna. Iniziò a riflettere su lei e Legolas… Prima ero agitatissima, non riesco a fare a meno di stare con lui… mi sono affezionata troppo… Legolas passò vicino a lei e di distese vicino, le prese la mano. – Bella la luna, vero? Così misteriosa… custode di misteri e segreti…-. Alla parola “segreti” Aredhel strinse di più la mano.
Ad un tratto lei si alzò e si mise a sedere. – La luna ci protegge in questo viaggio – concluse lei.
- Beh, ora ti lascio riposare, Aredhel -.
- No, Legolas, ti prego, resta qui… non voglio stare sola… -.
- Cosa c’è che non va? -.
- Ho paura… paura che tutto questo viaggio possa essere il mio ultimo… -
Legolas non riuscì a resistere alla tentazione e l’abbracciò stringendola a sé.
- Abbiamo tutto paura… ma te non preoccuparti… ci sono qui io per te- le sussurrò all’orecchio.
-Ora riposati… è tardissimo…- e l’accompagnò con le braccia tra le coperte e le diede un bacio sulla fronte. Lei intanto si godeva quel magnifico momento (vorrei essere io al suo posto… ndr).
Ogni sua indecisione era sparita, sostituita da un unico pensiero: lei amava Legolas.
Così i due si addormentarono così, abbracciati.

La notte avanzava tranquilla ma Legolas si svegliò di soprassalto dopo un vivido incubo… non proprio un incubo… ma strani pensieri. Era come se uno strano dolore attanagliasse il suo cuore.
Così si districò da Aredhel e si alzò madido di sudore. Si rinfrescò al fiume e Aragorn si avvicinò a lui.
- Non dormi Legolas? -
- No, non ci riesco… strani pensieri mi attraversano la mente… è come se soffrissi di uno strano male…-
-Tu soffri d’amore, amico mio… cerca di stare con lei… di avvicinarla… non ti dirò di non dimenticarla… fatti avanti… -
- Farò come hai detto… mi rinfrancano le tue parole amico… ora torno a dormire…-
- Sì è meglio… intanto vado a svegliare Samvise per il cambio della guardia…-
Legolas tornò da Aredhel… lei dormiva beata con un accenno di sorriso sulle labbra. L’elfo rimase ad osservarla per un po’. Ad un tratto Aredhel si mosse nel sonno. Si mise sul fianco sinistro, dalla parte di Legolas. Lui sorrise e le mise una mano sul fianco e si riaddormentò. Aragorn tornò a dormire e trovò i due messi in quella posizione e un sorriso si dipinse sul suo volto.
La notte avanzava e ora toccava a Boromir il turno di guardia. Guardò dalla parte di Aredhel e vedendo Legolas con la sua mano sul fianco di lei divenne furioso. Cominciava già a pensare come conquistare l’elfa nell’indomani. La notte passò tranquilla. Il sole sostituì le stelle.
Aredhel si svegliò presto e vide Legolas con gli occhi chiusi, lei sorrise teneramente e gli posò un bacio sulla guancia. Legolas la sentì e cominciò ad aprire gli occhi.
- Scusa, non volevo svegliarti così presto… - si scusò lei.
- Fa niente… tanto mi dovevo svegliare lo stesso… meglio come hai fatto te-.
E le sorrise.
Passata circa un’ora tutti cominciarono a svegliarsi e fatta colazione ognuno passò alle proprie occupazioni. Aredhel, Legolas e Aragorn stavano sistemando archi e spade, Gimli stava riattizzando il fuoco, Boromir aiutava gli hobbit a sistemare le proprie cose.
Aredhel disse ad Aragorn – Non sopporto questo silenzio… è opprimente… -
E iniziò a cantare dell’elfa Jillian. Legolas si meravigliò sentendo quella voce candida e pura e iniziò a cantare pure lui. Gimli esclamò – Voi elfi avete proprio voci melodiose! - , mentre Boromir ascoltava incantato la canzone. Aredhel smise e disse a Legolas – Complimenti! Hai una voce bellissima… sei bravissimo a cantare-. – Mai quanto te… - .
Aragorn proferì parola – È ora che decidiamo se andare a Minas Tirith o direttamente a Mordor -.
Boromir disse subito – Passiamo a Minas Tirith… c’è il mio popolo che ci può aiutare…-
- Ma è più semplice se andremo direttamente a Mordor senza essere visti… - s’intromise Legolas.
E andarono avanti così per un po’.
Alla fine Aragorn disse – Frodo deciderà e noi tutti lo seguiremo… -
Frodo si stupì ma disse soltanto – Lasciatemi un’ora di tempo per decidere, da solo… - e si diresse verso il bosco.
Dopo un po’ Aredhel si alzò dal proprio posto e disse – Vado a sgranchirmi le gambe…- e si allontanò anche lei nel bosco.
Boromir si alzò e se andò senza essere visto, seguì Aredhel dentro il bosco. Intanto lei, ignara di cosa stava per succedere, cantava fra le piante camminando felice. Boromir sentì la sua voce e la trovò in uno spiazzo tra gli alberi mentre volteggiava. Si avviò verso di lei, che, per lo spavento, prese l’arco e glielo puntò sulla faccia.
- Ehi, calma! -
- Scusa… pensavo fossi un orco… -
Lentamente Boromir si avvicinava all’elfa e lei indietreggiava…
- Sei proprio bella.. non riesco a resisterti… -
E la prese per le spalle… lei cominciava ad avere davvero paura.
- Cosa stai facendo? -
- Sii mia e avrai tutto quello che vuoi -
- Il mio cuore appartiene ad un altro… -
Boromir la buttò per terra.
- Non posso resisterti -
- MAI!!! -
Boromir tentò di toglierle i vestiti di dosso, ma lei calciava e si dimenava alla fine le strappò un pezzo di gonna, ma lei non di decideva a stare ferma.
Così lui sguainò la spada e gliela mise alla gola.
- Ferma... o vuoi che ti faccia male? -
Lei cercò di prendere arco e frecce...
- Eh, no... tu sarai mia... senza fare storie... -
- Lasciami subito! -
- NO -
E la spada iniziò a ferirle spalla e braccio destro, poi più sotto, lungo il fianco e sempre più giù...
- Lasciami! Lasciami! -
Ormai lei sentiva solo dolore, dolore e dolore e le sue urla le riempivano la testa.
Legolas, ti prego, salvami... ti prego...
Ma pensava invano, ormai Boromir stava per averla...
Lei ricominciò a urlare e quando sentì la mano di Boromir sul fianco, iniziò a piangere, piangere e urlare...

Giù, al "campo base", Legolas si stava preoccupando per Aredhel.
- Aragorn, vado a cercarw Aredhel... Un momento.... dov'è Boromir? -
- Era qui prima... -
- Ora no... -
Un pensiero si fece spazio nella mente di Legolas...
Aredhel!... Devo correre da lei... Boromir potrebbe...
E l'elfo corse, corse più veloce che poteva.
Una pioggia insistente cominciò a cadere... E complicava la ricerca di Aredhel...

Alla fine la trovò. E vide Boromir scappare di corsa.
Lei era liì per terra e piangeva...
Legolas non aspettò oltre e corse da lei...
La vide col viso coperto di lacrime e la gonnellina mezza strappata, ferita alla spalla, al braccio e alla gamba, in mezzo all'erba...
Non ci pensò un attimo, la prese in braccio e cercò di portarla via da lì
Aredhel aprì gli occhi e vide Legolas, era ormai al sicuro, così, sopraffatta da dolore e fatica, riuscì a dire solo - Legolas... - e svenne subito dopo.
- Resisti Aredhel, amore mio... ti prego resisti... Ti porto da Aragorn -
Alla fine arrivò e l'appoggiò sull'asciutto, tra le coperte.
Lei era febbricitante per la pioggia e le ferite non si rimarginavano.
- Legolas cosa è successo ad Aredhel? - esclamò Aragorn.
- Penso sia stato Boromir, ma non ne sono sicuro... -
- Dobbiamo curarla... rischia di morire... -
Alla parola "morire" Legolas si sentì malissimo.
- Non può morire... lei no! Non voglio che mi lasci... -
Intanto Aragorn costruì una tenda di fortuna.
- La curerò io Legolas, tranquillo... Intanto stai fuori... -
Legolas si sentiva morire... non sopportava la vista di Aredhel ridotta così...
Dopo minuti che all'elfo parvero ore, Aragorn uscì dalla tenda.
- Non so quanto resisterà... è ancora a rischio... e molto... -
- Vado da lei... -
- Legolas... -
- No, amico mio... vado da lei -
E l'elfo entrò...
Aredhel tremava ma era ancora svenuta.
Legolas si sedette accanto a lei, le prese la mano.
- Perchè, amore mio? Perchè mi lasci così... io ti amo... non lasciarmi! -
Iniziò a piangere e vide le sue lacrime sulla mano dell'elfa...
Quella mano che iniziava a stringere la sua...
- Ti prego... riprenditi... non posso stare senza di te... -
Aredhel aprì gli occhi.
- Legolas... - disse in un flebile sussurro.
- Sei viva! -
- Lo spero... sei tu l'angelo che mi ha salvata? -
- Cosa ti è successo che sei ridotta così? -
- E' stato Boromir... ha cercato di... di... - e cominciò a piangere al solo ricordo di ciò che le era successo.
Legolas l'abbracciò con fare rassicurante.
- Shhh, ci sono io adesso qui, ti proteggerò sempre... -
La strinse di più, ma lei era restia, aveva paura di sentire lo stesso dolore di prima...
- Cosa c'è? Hai paura? Non devi averne... che io venga esiliato da Bosco Atro se io ti facessi del male, perchè io... -
Ma non riuscì a finire la frase che le sue labbra e quelle di lei si unirono creando un bacio bellissimo e passionale.
- Amore mio, avevo così paura di perderti... preferirei morire io al posto tuo, proteggendoti... perchè io ti amo -
- Legolas... - e l'abbracciòpiù forte che poteva. - Anche io ti amo... adesso ne sono sicura... dopo tutto quello che hai fatto per me... -
E lentamente le loro labbra si unirono di nuovo...
- Ricorda Aredhel... io ti proteggerò sempre... -
E l'elfo portò fuori Aredhel sotto la luna.
Legolas l'adagiò nel cumulo di coperte e disse.
- Non temere Aredhel, non ti voglio fare del male... -
Aredhel si lasciò andare tra le braccia di Legolas che lentamente le sfilò la gonna e la maglia da corpo.
Un brivido le percorse la schiena quando Legolas fece scorrere la mano lungo la sua schiena.
Lentamente Aredhel sfilò i vestitida Legolas e si lasciò abbracciare e baciare da lui rispondendo con passione.
Ad un certo punto Legolas si girò e si distese.
- Guarda la luna... ora è testimone del nostro amore. -
- E noi ne siamo i fautori... -
- Sai Aredhel, stavo per morire oggi, quando ti ho vista così ridotta... sicura di stare bene? -
Lei lo sorprese con un bacio...
- Mai stata meglio... -
Legolas la strinse a se e la baciò sul collo, per poi cercarle la bocca con la bocca.
La baciò con tutta la passione di cui era capace e la strinse ancora a lui.
Alla fine si adagiarono e Legolas sussurro ad Aredhel.
- Ti amo, Aredhel -
- Ti amo, Legolas -
E si addormentarono abbracciati, sotto la luna e le stelle, una luce romantica nel buio della notte.

-Ti amo, Aredhel -
- Ti amo, Legolas -


vi è piaciuta??? spero di si... commentate in tanti!!!!!!!!!!!!!!!
 
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