PROLOGO - I PERCHÈ DEL MALE
- Capitolo 1° -
Ciao a tutti!!!!Eccomi qui con qualcosa di nuovo….x ora è solo un capitolino,ma tempo pochi giorni e lo aggiornerò….è un progetto che avevo in mente da un po'….fatemi sapere che ve ne pare ok? Buona lettura ;-P
……DEL RE DEL MONDO
Era un’estate come tante, calda e afosa, raramente benedetta da una pioggerellina che non dissetava la terra riarsa-i giardini di Privet Drive, solitamente cosi ben curati, distrutti e bruciati dal sole.
Era un’estate come tante per i padroni quadrati di quelle piccole case quadrate di quel mondo inquadrato nel nulla statico dell’ozio e della tranquillità.
Era per tutti un’estate come tante li, in quel placido quartiere inglese, tranne che per Lui.
Passava le sue giornate in finestra, riflettendo su quello che gli era capitato l’anno passato, sulla morte di Silente, sul futuro del mondo magico, sul suo passato, sul suo presente, sul suo dolore, sui perchè del male; era la domanda che più spesso lo assillava :perchè io?perchè il male, l’odio, il dolore, la morte avevano deciso di perseguitarlo?
Perchè una cosa era innegabile: tutti coloro che gli si erano parati dinnanzi, tutti quelli che l’avevano amato, vegliato, curato, sostenuto l’avevano anche dovuto proteggere, e per questo erano morti: i suoi genitori, Sirius, Silente…e chissà quanti ancora avrebbero dovuto soffrire a causa sua.
Forse lui era solo una pedina del destino, forse non era colpa sua se aveva intorno solo morte…..si diceva, ma non riusciva a togliersi dalla testa l’idea che doveva fuggire, partire da solo, concludere la propria missione….eroicamente…..morendo alla fine, sconfitto dal suo nemico….sconfitto da chi aveva più potere…..non avrebbe potuto vincere.
Alzo gli occhi al celo, lui, il Ragazzo Che È Sopravvissuto, Il Prescelto, il bambino cresciuto troppo in fretta….
Harry Potter era cambiato molto durante l’estate: viveva sami-isolato dal mondo, non rispondeva alle lettere, passava ore alla finestra della sua stanza a meditare sui perchè del male, del suo male, di quello che sentiva di portarsi dentro, che aveva iniziato la sua vita con la morte di Sirius, e si era alimentato di quella di Silente per crescere e divorarlo.
Gia, Silente…l’aveva lasciato senza null’altro se non un impossibile missione, superiore di gran lunga a lui, un compito che sapeva di non essere in grado di svolgere.
L’aveva lasciato solo in balia di un mondo che non avrebbe salvato.
L’aveva….
Qualcosa di insolito aveva turbato la monotonia del cielo…una forma….
Harry la vide avvicinarsi sempre più; dapprima minuscola, la figura in avvicinamento si rivelo essere un’enorme falcone dal candido piumaggio; il bianco di quelle ali, chiaro come una luce dal paradiso proprio mentre pensava alla sua grande guida scomparsa, gli provoco un moto di rabbia: troppo puro, troppo bello…non poteva volere lui..
Ed invece era proprio lui che l’uccello cercava: recava, legata ad una zampa, una lettera la cui carta era gialla e rovinata; sembrava provenire da qualche passato obliato, da una memoria distrutta.
Senza interesse, il moro prese la lettera e l’apri.
Il tuffo al cuore che provo fu qualcosa di nuovo, inaspettato, come una macchia di azzurro fra le nuvole di un uragano….dopo averlo cosi a lungo invocato, dopo aver urlato la sua tacita richiesta d’aiuto alle nuvole ed agli astri, ora stringeva tra le mani una lettera sua….Silente non l’aveva abbandonato….ed in quel foglio, ne era sicuro, era racchiusa la sua chance di vittoria…l’aiuto supremo…la salvezza….
Con mano tremante l’apri e lesse:
Caro Harry
se stai leggendo questa lettera vuol dire che io non ci sono più…
E’ dura, lo so, il trovarsi ad affrontare il mondo da solo…anche se solo non sei, ricordalo sempre.
Avrai comunque intorno a te, qualunque cosa accada, persone che ti sosterranno e ti aiuteranno
E poi, ci saremo noi, io, Sirius e la tua famiglia che ti osserveremo….da lontano forse, ed incapaci di comunicare con te; ma in fondo credo che ognuno di coloro che non ci sono più lascino a chi hanno amato una buona parte di se, e l’aiuto e la forza sufficienti per andare avanti.
Devi solo cercare questa forza in te, io so che l’hai e che la tirerai fuori.
Ma questa mia ultima non ha lo scopo di consolarti, bensì di aiutarti: ora che non sono più vicino a te, è necessario che tu disponga di tutto l’aiuto possibile; è quindi con profondo rammarico che ti invio a prelevare l’unico aiuto che sia in grado di sostenere questa lotta.
Ho inviato missive uguali ad alcuni membri dell’Ordine, che saranno a casa tua un’ora dopo che tu avrai ricevuto questa: vi recherete insieme nel luogo che ho indicato alla tua scorta, e lì preleverete chi si fa chiamare “Jhon The Revelator”, lo porterete al quartier generale dell’Ordine e ivi lo custodirete, occultato dal mondo:mi raccomando, nessuno deve sapere che è in libertà, o meglio, che è ancora in vita; la segretezza è quanto di più potente avete, ora.
Al guardiano dovrai mostrare il foglio che ti allego: capirà senza bisogno di ulteriori chiarimenti.
Stai in guardia, Harry: l’alleato che ti invio può rivelarsi un coltello con lama a doppio taglio, è instabile ed imprevedibile, non fidarti troppo. Da la tua fiducia, un dono assai grande, solo a chi ti ha dimostrato di meritarla, e guardati dagli inganni del male.
Conoscerti è stata la più bella cosa che potesse mai capitarmi.
Addio, Harry, e buona fortuna. Confido in te
Albus P.W.B. Silente”
Quasi meccanicamente, Harry estrasse il secondo foglio e l’osservò: era scritto in una lingua strana, a lui sconosciuta, e recava la firma di silente ed il suo sigillo personale; l’accantono per tornare a scrutare la profondità del cielo, in attesa della sua scorta verso l’ultimo aiuto concessogli da Silente.
Allora che ne dite?
Ok, a presto con il prossimo capitolo, “Jhon the Revelator”…..presenterò subito un bel po' di personaggi nuovi (ma indispensabili)….
Mi raccomando commentate sul mio fermo posta!!!!!voglio sapere se x ora vi piace, e in ogni caso le vostre idee!!! ;-D
Angy :-P
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