WE ARE YOUR PARENTS
- Capitolo 1° -
Quella mattina Hermione Granger aveva aperto gli occhi consapevole di aver terminato anche l’ultimo anno di scuola passando gli esami con i voti più alti di tutti (apparte in pozioni N.d.A. Hermione).
Harry invece l’anno precedente era partito e aveva sconfitto Voldemort permettendo al mondo di tornare alla normalità… O almeno così la pensava prima di quel giorno che le cambiò la vita.
Come d’abitudine si vestì e scese nella cucina della casa dei suoi genitori (o quelli che lei credeva fossero i sui genitori) che la ospitavano finché lei non avesse trovato un appartamento in cui trasferirsi. Si sedette a tavola per fare colazione quando il campanello suonò. Come succedeva di solito, aprì lei la porta.
“ Tu devi essere Hermione ” disse una donna dai lunghi capelli boccolosi e dagli occhi color miele.
-Come mi somiglia- pensò Hermione.
L’uomo accanto alla donna parlò.
“ Ciao, io e mia moglie vorremmo parlare con i tuoi tutori ”
Hermione trasalì.
“ Forse avete sbagliato indirizzo… Io non sono adottata. ” disse gentilmente.
“ Non ci siamo sbagliati ” lei diede una gomitata al marito e continuò “ Possiamo parlare con i tuoi genitori? ”
Ancora sospettosa Hermione fece entrare i due e arrivata in cucina chiamò la madre.
“ Mamma, qui ci sono due signori che vogliono parlare con te e papà! ”
La madre giunse sulla porta sorridente ma quando vide chi fossero i signori chiamò con voce nervosa il marito.
“ Allora signori Granger, sapete perché siamo qui, vero? ” chiese l’uomo.
La madre di Hermione torturava l’orlo della maglia che indossava e poi annuendo disse
“ Certo…ma…dobbiamo ancora parlarle. ” la voce le tremava e dopo aver detto ciò ai due sconosciuti si rivolse ad Hermione
“ Cara, io e mio marito ti dobbiamo dire una cosa che ti farà soffrire…-prese fiato-Io non sono la tua vera madre e lui non è il tuo vero padre… noi ti abbia…” ma venne interrotta e la donna parlò al posto suo.
“ Noi siamo i tuoi genitori…”
Hermione sperava fermamente che di lì a qualche secondo la sua mamma sorridesse dicendole pesce d’aprile ma ciò non accadde.
Pian piano accettò la realtà…
-Così si è risolto il dilemma secondo cui io ero nata strega nonostante i miei genitori fossero entrambi babbani… non erano i miei genitori- pensò.
“ Posso sapere perlomeno i vostri nomi? Non so nemmeno chi siete e mi dite che siete i miei genitori…”
La donna annuì e si presentò
“ Io sono Mary Janett Marschall in Stone e lui è mio marito Luke Adam Stone”
-Marschall… Stone…-pensò
“ MA SONO DUE IMPORTANTISSIME FAMIGLIE PUROSANGUE!!! ” urlò stupita.
“ Certo, ed è proprio perché siamo gli ultimi eredi delle due famiglie più importanti in tutto il Regno Unito e l’Irlanda che Voldemort ci ha perseguitati e minacciati. Quando sei nata abbiamo deciso di proteggerti comunicando che tu eri morta e intanto ti abbiamo affidata ai Granger con la promessa che alla morte di Voldemort saremmo tornati a prenderti, piccola Hermione. ” disse felice Mary.
“ Quindi sono una… purosangue! Ho sorbito gli insulti peggiori del mondo ed ora scopro che non ero neanche lontanamente ciò che loro dicevano che io fossi…”
Hermione era stravolta. La sua vita era sempre stata basata sulla menzogna… Una piccola bugia aveva trasformato il suo mondo in brutti momenti e piccole ma dolorose ferite.
“ Hermione, ora tu devi scegliere se continuare a vivere con i Granger come figlia adottiva o se vivere da sola come mezzosangue, o se venire a vivere con noi, i tuoi veri genitori. ” disse Luke.
Hermione sapeva che in fondo avrebbe sofferto qualunque fosse stata la sua scelta ma decise.
“Verrò con voi” sussurrò.
“Eccellente” esclamò Luke “Prendi le cose a cui tieni di più e ce ne andiamo!”
“ADESSO!?” chiese stupita.
“Certo! Dobbiamo andare a smentire la tua morte, dobbiamo cambiarti nome, insegnarti il galateo, le regole dei purosangue… Ci sono centinaia di cose da fare! Abbiamo anche un appuntamento con Rita Skeeter per fare un’intervista che verrà pubblicata sulla gazzetta del profeta…” disse Mary.
“O-ok, faccio il più presto possibile” disse titubante.
Salì le scale raccattò le cose a cui teneva di più, le mise nel baule che usava ad Hogwarts e scese le scale.
Arrivata davanti ai suoi tutori li abbraccio.
“Grazie di avermi sempre trattata come una figlia…” disse con le lacrime agli occhi.
“Andiamo?” chiese la voce della sua nuova madre.
“CERTO!” disse asciugandosi le lacrime.
Premettendo ho scritto soltanto questo capitolo e il secondo vi avverto che se nessuno recensirà, non penso di continuare a pubblicare. Se qualcuno avesse intenzione di continuare al posto mio la fan fiction lo prego di avvertirmi; Accetterò volentieri di farvela continuare e sicuramente seguirò il lavoro di questo eventuale sostituto.
GRAZIE! XD
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