IL MORSO
- Capitolo 1° -
- CAPITOLO 1°- Il Morso
Era oramai l'alba di un nuovo giorno...
Ivan si tirò su da terra... ed il sangue gli scorreva sulle labbra; ormai non c'erano più dubbi: nelle sue vene scorreva il
sangue dei vampiri!
Lasciò lì disteso a terra il bambino al quale aveva dato il suo primo morso, senza rendersi nemmeno conto di quello
che facesse.... Si fermò d'improvviso e si voltò verso quel corpicino...
'Che cosa mi sta succedendo?... Che cosa ho fatto... Che cosa sono diventato...'
Prese il corpo del bambino e lo portò all'ospedale: lo lasciò dove era sicuro che lo trovassero...e con gli occhi tristi... ed
il sorriso sulle labbra disse 'Grazie'...
La campanella suonò come tutte le mattine per avvertire l'inizio della prima ora ed i ragazzi corsero tutti nelle proprie aule.
Tranne una ragazza... capelli lunghi, neri e due occhi blu come l'oceano... ed una carnagione così chiara da scambiarla
per una bambola di porcellana.
La ragazza rimase immobile nel giardino, sotto un albero.
"Ehi ragazzi! Il professore della prima ora non c'è!"
"Che cosa? Uffa... siamo anche indietro con il programma!"
"Ma sei pazza? Ragazzi si fa baldoria!!! Dai Ivan, unisciti a noi!" dissero dei ragazzi, prendendo Ivan per un braccio;
"Ragazzi, lasciatemi stare... non sono dell'umore adatto per fare casino..." disse Ivan scocciato;
"Cosa? Non sei dell'umore adatto?... Ti senti bene?"
"A dir la verità no, Bryan..." si alzò ed andò alla finestra... e Bryan lo seguì...
"A Beh... se sei preoccupato per questo... ti consiglio di non pensarci più di tanto! Nessun ragazzo è ancora riuscito
ad avvicinarsi ad una come lei!!Ah Ah Ah!"
"Ma cosa stai dicendo? Sei impazzito tutto d'un colpo?" chiese Ivan quasi seccato...
"Oh... scusami... pensavo che stessi pensando a quella ragazza..."
"Ma di quale ragazza stai parlando?"
"... ma di quella ragazza naturalmente..." disse indicando dalla finestra il giardino, più precisamente indicando l'albero
al quale era appoggiata la ragazza dai capelli neri...
Ivan la osservò... era di una bellezza incomparabile... ma subito si rivolse verso Bryan e disse:
"Magari... magari fossero lei i miei problemi..." dicendo così, girò i tacchi e se ne andò...
Bryan lo guardò allontanarsi e notò che il suo volto era più pallido del solito...
Il ragazzo scese lentamente le scale... e ad un certo punto si fermò, ed osservò il suo bracio destro... proprio sotto il
polso... si poteva notare un morso...
'Ma perchè maledizione... perchè con tutte le persone che ci sono... dovevi mordere proprio me? perchè...' disse
mordendosi le labbra.
Improvvisamente si accasciò a terra, respirando affannosamente...
"Maledizione.... anf... anf... non adesso.. non qui..." ne sentiva il bisogno... sentiva il bisogno di nuovo sangue... ma era di
più la voglia di restare umano che quella di dissetarsi...
Si distese a terra ansimando...
"Mary!! Mary!! Cosa ci fai qui!" disse una ragazza correndo verso la compagna appoggiata all'albero;
"Osservo..." disse in tutta tranquillità la ragazza dai capelli neri...
"Osservi? E cosa? Qui ci sono solo alberi... e erba... e la scuola! Dai viani in classe!" e tirò fuori un giocatolino dalla
tasca: "Il mio tamagochi sta per nascere!!!"
Mary sorrise dolcemente all'amica, ma chiudendo gli occhi disse:
"Rimango qui... oltre alle cose che hai elencato tu... si possono osservare e sentire tanti suoni meravigliosi..."
"Eh?? Ma i suoni non si possono osservare!"
"ah ah... io li osservo e li sento..."
"Lo sapevo che eri una ragazza strana..." disse girandosi... "ma non credevo così tanto!!! ciao!" e se ne andò via!
'Una ragazza piena di vita! come vorrei essere come lei...'
All'improvviso un brivido le attraverso il corpo e si alzò di scatto. Si mise a correre verso l'ingresso della scuola e prendendo
dalla tasca una pergamena! Corse fino alle scale, fino a quando non giunse vicino al corpo di Ivan ormai senza più energie...
Mary rimise in tasca la pergamena e si inginocchiò verso il ragazzo...
"Ehi... tutto bene?" disse guardandolo e scrollandolo un pò con la mano aggiunse:
"Ti senti bene? Vuoi che ti porti in infermeria?"
Appena toccò il ragazzo, Mary fu come rapita da un flashback... e vide come in un'immagine di un film il ragazzo che veniva morso da un'ombra al polso e perdere i sensi!
Subito si buttò contro il muro, respirando molto velocemente... strisciò contro il muro fino a toccare il pavimento...
"Non è possibile... anche lui... è stato morso!" si avvicinò nuovamente e prese tra le mani il viso del ragazzo...
"Maledizione! In che pasticcio ti sei cacciato?" il ragazzo aprì leggermente gli occhi e vide un'immagine sfocata...
ma subito li richiuse...
Toc. Toc. "Avanti!"
"Buongiorno! ehm... le ho portato questo ragazzo... credo che abbia avuto un calo di pressione! Ho pensato
che portarlo in infermeria fosse la cosa migliore da fare..." disse appoggiando il ragazzo sul lettino dell'infermeria.
"Oh cara, hai fatto benissimo... oh ma questo..." disse la dottoressa guardandolo in faccia...
"Cosa c'è?... lo conosce?"
"Certamente! Non sai quante volte ho dovuto medicargli le caviglie e le ginocchia! é Ivan... Ivan Takikawa! Gioca a calcio
nella squadra della scuola!"
"...Ivan Takikawa... bè grazie..." disse voltandosi verso l'uscita...
"Grazie a te cara!"
Si fermò e si voltò nuovamente verso la donna:
"No ... grazie a lei per l'informazione!" dicendo così, uscì dall'infermeria con il sorriso sulle labbra...
"... che strana ragazza... ma ora a noi campione!"
In corridoio... Mary si fermò...'Ti terrò d'occhio Ivan...'
Continua.....
Ciao! Sono Monica! Vi è piaciuto l'inizio? No? Uffi... dovete anche capire che è la prima storia che scrivo!
Qualsiasi critica è gradita! Baci a tutti!!!!!
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sasori83 - Voto: