INTRODUZIONE - Capitolo 1° -
Autore: Arakne Rating: R Avvisi: Tenterò di non farlo diventare OOC, Spoiler Particolarità: Nuovo personaggio Personaggi:Ninja della sabbia, della foglia, altri, Itachi Uchiha, Akatsuki, Nuovo Personaggio, alcuni demoni. Genere: Introspettivo, Dark, forse drammatico, poco sentimentale (più pensieri che fatti), triste, azione, avventura. Disclaimer: I personaggi non sono miei ma di Masashi Kishimoto.
INTRODUZIONE
Una stanza privata di ogni luce naturale. Un solo rumore continuo, il frusciare della carta. Una figura, nell'ombra, con un pennello traccia arcani segni su un rotolo di pergamena. Il buio le offusca i tratti del viso. Poggia il pennello al lato, porta le mani sotto il mento e forma velocemente dei sigilli. Il rotolo aperto si illumina all'improvviso, facendo fuoriuscire dal centro fumo celeste, che prende alcune forme chiare solo a chi le ha richiamate. Finalmente anche i lineamenti della figura vengono resi chiari dal riverbero, mostrando il volto di una ragazzina di circa dodici anni, dagli occhi di ghiaccio e corti capelli neri. Si scosta i ciuffi dalla fronte lievemente sudata e osserva il fumo creato. L'ombra di un sorriso le deforma la bocca solitamente inespressiva. La mano sinistra stringe delicatamente il ciondolo che porta al collo, lasciando che le unghie stridessero al contatto col vetro della clessidra. Non granelli di sabbia. Liquido scarlatto segna il passare del tempo. Lento. Lento. Troppo lento. Quando finalmente l'ultima goccia del suo sangue sarà caduta del bulbo inferiore dell'oggetto, lei sarà finalmente con LUI. Ma solo se... Gli occhi le si illuminarono al pensiero, per poi tornare bui. Sì, ci sarebbe riuscita. Doveva solo trovare la sua vittima e sconfiggerla, rubarle l'anima, rubarle ciò che le fu instillato e per cui soffre. Dopo di che... "sarò di nuovo sua, Uchiha, Itachi Sensei. Sarò di nuovo sua."
Avverto che per la storia ho dovuto ritardare un pochino il momento in cui Itachi ha sterminato il suo clan: non quando Sasuke aveva sette anni bensì quando ne aveva nove.
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