- Capitolo 1° -
I pallidi raggi di luna si riflettevano sull’acqua cupa in una tiepida notte estiva.
Nami si rigirò per l’ennesima volta nel letto…non riusciva proprio a prendere sonno…chissà perché? In fondo avevano avuto una giornata pesante…ma lei non si sentiva per niente stanca!
Si alzò sbuffando dal letto e si incamminò verso la prua della nave.
Zoro guardò l’orologio…l’una! Aveva appena finito di affilare le sue tre spade, ma non aveva un briciolo di sonno. Non riusciva a togliersi dalla testa quegli occhi, quel sorriso, quel corpo così perfetto e quelle stupende labbra che avrebbe tanto voluto baciare.
Decise di andare a prendere una boccata d’aria.
Nami era appoggiata al parapetto della nave e stava guardando le acque cupe sotto di lei che sembravano inghiottirla. Pensava al giorno in cui aveva deciso di unirsi alla ciurma di Rubber. Lei si divertiva un sacco con quei pazzi dei suoi amici ma sentiva che c’era qualcosa che mancava e che rendeva la sua felicità incompleta.
Svoltando l’angolo la vide e rimase talmente incantato che non riuscì più a muovere un solo passo. Lei era semplicemente adorabile con quei pantaloncini, quella maglietta un po’ troppo grande e i capelli scompigliati…sembrava così tenera e indifesa che lui avvertì istintivamente un grande desiderio di proteggerla…
Sapeva che quel momento non sarebbe durato a lungo, presto sarebbe sorto il sole e lei sarebbe tornata la ragazza irascibile e capricciosa di sempre…ma questo non aveva importanza, lui voleva solo godersi quel momento…
Poi lei si voltò e l’incanto svanì.
-Ciao Zoro! Che ci fai qui?
Lui fece qualche passo avanti, imbarazzato. –Mhmmm…
-Che ti succede? Hai perso la lingua? Ah, ho capito: ti si è completamente rammollito il poco cervello che avevi giusto?
Zoro sorrise. Non sarebbe mai cambiata. –Bè, io almeno un po’ di cervello ce l’avevo al contrario di una sciocca ragazzina che conosco!
Stavolta però Nami non la prese sul ridere. Fece un respiro profondo. –Non ti è mai capitato di sentirti solo e sperduto nonostante la presenza di amici fidati?
-Credo che capiti a tutti prima o poi…
-Mi sento così inutile…
-Non dire così, Nami…
-Ma è la verità! In fondo non importa a nessuno se esisto o no!
-Non è vero tu per me sei tutto…-si interruppe, maledicendosi per aver parlato troppo.
-Cosa intendi dire?
Perché la sua voce era così dolce? Perché si sentiva sciogliere nel guardarla? Perché sentiva dentro di sé solo una gran voglia di farle capire cosa provava veramente?
-Nami…com’è possibile che tu non ti sia ancora resa conto di niente? Non ti sei mai accorta di quanto sto male ogni volta che Sanji ti fa gli occhi dolci?
Nami arrossì…gli aveva letto negli occhi un sentimento molto profondo, qualcosa di così grande che la fece tremare. –Zoro…
-Nami…IO TI AMO!!!!
Ecco, l’aveva detto. Ora era pronto a leggere di tutto negli occhi della ragazza: disprezzo, derisione, sarcasmo…Ma non era preparato a leggervi invece una forte emozione che non riusciva a definire…un respiro trattenuto…e poi all’improvviso…una lacrima…Allora Zoro capì che anche Nami provava i suoi stessi sentimenti.
Perché non gliel’aveva detto prima? Quanto tempo aveva sprecato! Ma non importava perché ora finalmente l’avrebbe baciata…Si chinò e chiuse gli occhi…
-Nami, Zoro! Anche voi a prendere un po’ d’aria fresca?
Accidenti! Zoro si voltò e vide Sanji che avanzava verso di loro. Avrebbe voluto strozzarlo!
-Mhmmm…si…non avevamo sonno e…
Sanji si accese una sigaretta e si sdraiò per terra. –Trovo che non ci sia niente di meglio che fumare in pace sotto il cielo stellato con in sottofondo il mormorio delle onde…è molto romantico non credete anche voi?
“Tra poco sorgerà il sole” pensò Zoro.
Dopo l’arrivo di Sanji lui e Nami si erano visti costretti a fingere che non fosse successo nulla, ma dopo un po’ lui si era spazientito ed era ritornato nella sua cabina.
Accidenti! Non ce la faceva più, doveva baciarla…voleva sentire il battito del suo cuore, il profumo della sua pelle…
Nami non riusciva ad addormentarsi. Perché non aveva detto a Zoro che anche lei lo amava? Se solo Sanji non fosse arrivato proprio in quel momento lui l’avrebbe baciata. Questo pensiero la faceva star male…aveva troppo bisogno di lui, voleva donargli tutta sé stessa per fargli capire quanto era grande il suo amore…Ma forse ci sarebbe stata un’altra occasione…
-Oggi Zoro mi sembra un po’ distratto…non trovi anche tu, Usopp?
Infatti quel giorno qualcosa non andava: l’imperturbabile Zoro era nervoso e non faceva che combinare pasticci.
Usopp scosse la testa. –Rubber, credo che sia meglio che tu vada a parlargli.
-Credo che tu abbia ragione.
Zoro era così immerso nei suoi pensieri che non sentì il rumore dei passi che si avvicinavano e sobbalzò quando Rubber gli diede una pacca sulla spalla.
-Ehilà Zoro! Come va?
-Mhmmm…bene!
-Oh si nota! Sprizzi allegria da tutti i pori!
-Non prendermi in giro! Lo sai che sono un ragazzo di poche parole…
Le parole gli morirono in gola alla vista di quelle gambe mozzafiato, quel viso dolce e quegli occhi ridenti. Quando avrebbe potuto baciarla?
-Sai Usopp, credo di aver intuito qual è la situazione!
-Zoro ti ha detto qualcosa?
-No, ma mentre parlavamo Nami è uscita dalla sua cabina e al nostro Zoro sono venute le pupille cuoriformi…
-Perciò secondo te c’è del tenero tra loro?
-Credo di sì…ma stiamo a vedere come si evolve la situazione.
Che giornataccia…non era riuscita a concentrarsi sulla mappa del Grande Blu…doveva parlare con il ragazzo che le aveva rubato il cuore…e l’avrebbe fatto subito.
Zoro sentì un lieve bussare alla sua porta. “Ma che diamine vorrà Rubber a quest’ora? È tardi, dovrebbe dormire!” pensò.
La porta si aprì e Zoro sentì un vuoto allo stomaco. La sua mano strinse così forte la lama della spada che si fece un taglio profondo e iniziò a sanguinare.
-Ciao!
-Ciao Nami.
-Posso sedermi accanto a te? Ti devo parlare.
Lei seduta sul letto accanto a lui? Avrebbe dovuto far ricorso a tutto il suo autocontrollo per non saltarle addosso!
-Certo!
Lei si sedette e per un attimo restarono in silenzio. –Volevo continuare il discorso di ieri sera…
-Mhmmm…
-Mi chiedevo se ti sei pentito di quello che mi hai detto.
-Come potrei?
-Magari…
-Nami, mi stavi ascoltando? Ti amo! Amo tutto di te!
Una luce nuova illuminò il volto della ragazza. –Mi rendi incredibilmente felice! Se tu sapessi quanto mi sono tormentata oggi…Oh Zoro…ANCH’IO TI AMO TANTO!!!!
Lui rimase immobile per un attimo, poi le accarezzò piano una guancia senza mai smettere di guardarla. Dopo qualche attimo la strinse a sé e la baciò. In quel momento tutto scomparve, erano solo loro due…
Zoro iniziò a baciarle il collo e lei si sentì sciogliere, mentre le sue mani lo accarezzavano facendolo fremere. Quando riaprì gli occhi si trovò sdraiata con Zoro sopra di lei che le stava togliendo la maglietta. Iniziò a tremare quando lui cominciò a baciarla ovunque e ad accarezzare tutto il suo corpo…
Un raggio di sole che le batteva proprio sul viso la fece svegliare. Aprì gli occhi e sentì un corpo caldo sotto il suo…alzando lo sguardo incontrò quello di Zoro e gli sorrise mentre lui le baciava la guancia.
In quel momento capì che la vita è bella.
-Zoro, cerca di essere ragionevole, non voglio ferire i suoi sentimenti!
-Lo so, me lo ripeti da giorni, ma non è giusto neanche illuderlo…e poi voglio che lo sappiano anche Rubber e Usopp!
-No, non diciamogli niente almeno finchè non avrò deciso cosa fare con Sanji…
-Non capisco…diglielo e basta!
-Voglio trovare il momento e le parole giuste per non ferirlo.
-Nami, non mi capisci? Non voglio che il nostro amore sia nascosto.
-E tu non capisci me? Non voglio ferire Sanji.
-A me non importa niente di Sanji!
-Sei un egoista!!
Nami uscì sbattendo la porta.
Rimasto solo, Zoro riflettè che forse era stato un po’ troppo precipitoso…in fondo capiva che Nami aveva ragione…ma aveva una tale paura di perderla! Forse era meglio se andava a cercarla…sapeva dove poteva trovarla.
Svoltando l’angolo li vide e sentì un vuoto allo stomaco.
Nami era ancora più bella del solito con quei jeans scuri e quella pazza maglietta larghissima…ma cosa ci faceva lì con Sanji? Quell’invadente mentre le parlava le stava vicinissimo e teneva tra le sue le mani della ragazza. Avrebbe voluto farlo a pezzi!
Si voltò e corse verso la sua cabina.
Nami sorrise felice. Presto tutto si sarebbe risolto per il meglio, doveva solo parlare col suo Zoro…
-Rubber, sai dov’è Zoro?
-È sceso a terra con Usopp per fare un po’ di spese. La prossima isola dista molte miglia e dobbiamo fare rifornimento.
-Torno subito.
Con un agile salto scavalcò il parapetto della nave e si trovò sulla terraferma.
Rubber la guardò correre con un sorriso. Presto le cose sulla sua nave sarebbero cambiate.
Quando finalmente lo vide carico di borse ebbe un sospiro di sollievo. Per fortuna era solo!
-Zoro…
Il ragazzo si voltò e bofonchiò un “ciao” quasi di malavoglia.
A Nami si strinse il cuore. –Che c’è?
Zoro si voltò a guardarla facendola tremare. Lei allungò le mani e gli tolse la bandana dalla testa, fingendo di non accorgersi che il suo respiro si era accelerato.
-Vi ho visti ieri sera…- incominciò a dire Zoro dopo aver riacquistato il controllo. –Di cosa parlavate?
Nami sorrise. –Gli ho detto di noi.
-E lui come l’ha presa?
-Abbastanza bene a dir la verità.
Ci fu un lungo momento di silenzio.
-Zoro, guarda!
Il ragazzo si voltò e rimase senza fiato alla vista del bellissimo tramonto che si rifletteva sul mare. Strinse a sé Nami e la baciò dolcemente.
-Zoro…promettimi che non ci lasceremo mai…
-No, Nami. Staremo insieme per sempre.
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