- Capitolo 1° -
1°) Leggere esclusivamente prima di andare a dormire,se state leggendo in pieno giorno salvate o stampate e leggete più tardi.
2°) Leggere da soli.
3°) Leggere al buio,possibilmente in un luogo ritirato della casa.
Quanto sto per raccontarvi non è assolutamente finto,anzi…Sarete liberi o meno di crederci,la cosa mi è irrilevante e non cambierà affatto quanto è accaduto quella notte di pochi mesi fa…Non potrei raccontarlo se non mi fosse successo in prima persona,per questo ho trovato che mettere questo mio sprazzo di incubo fosse la cosa migliore.
Quindi liberate la mente da ogni pensiero e cercate di immedesimarvi in quanto segue…
Tac…tac..tac…
I rumori dei miei passi risuonano spettrali in questo corridoio.Dove sono?Sembra una scuola malandata,ma potrebbero anche essere sotterranei.Sul pavimento ristagna dell’acqua e ovunque si notano i chiari segni che da molto tempo nessuno viene più in questo posto.Ho il fiatone,come se mi mancasse l’aria,ma forse è la paura.Rallento un poco il passo.Non sento alcun rumore attorno a me,neppure i topi che tutti si aspetterebbero di trovare qui sembrano farsi sentire.
Mi fermo del tutto.Il cuore nel mio petto batte come un tamburo,più veloce del normale,ad un ritmo incalzante che accompagna quel tragitto caotico del sangue nelle mie vene.Sembra che quel panorama non debba mai finire,con i suoi corridoi pallidi e il pavimento piastrellato riflettente un soffitto basso e sporco.
In quel momento,all’apice di quest’animalesca struttura,parte il suono di un piano.Lento e regolare ed estremamente malinconico.I tasti sono pigiati con forza,quasi per far sentire la disperazione di chi li suona.
Il panorama cambia mentre mi rimetto in cammino.Una porta.Sembra quella di una prigione.Lo spalanco e un turbine di vento freddo mi scompiglia i capelli.La luna è alta nel cielo notturno,circondata dalle chiome di alti alberi spettrali.I loro rami si tendono verso la “casa” da cui sono appena uscita.Quando ad un tratto quella pace irreale si spezza.
Passi,simili ai miei che avevo udito prima ora battono con forza il corridoio,su quella laconica melodia che continua ad accompagnarmi.Non vedo alcuna sagoma e solo quando il mio corpo decide di muoversi sento appena un sussurro,come una voce.E’ come se fosse dentro la mia testa.Dice parole quasi incomprensibili,che strisciano tra i miei pensieri.Un sibilo proviene da quella cosa che sembra inseguirmi all’interno di quell’edificio.
Sospiro quando la musica cessa.
Di colpo.
Una mano.
Afferra la maglia,alle mie spalle,strappandola.
Mentre scappo sento quella cosa ansimare dietro di me.Entro,abbracciata dai rami,in quell’oscura foresta.Il mio inseguitore mi tiene il fiato sul collo,con versi animaleschi.Sento quasi il suo alito sulla schiena ferita.Corro sempre di più,avvolta da un buio e da un silenzio innaturali.
Finalmente sento di essere alla fine.
Accellero quando quegli artigli “umani” tornano a prendermi e un dolore lancinante attanaglia il mio corpo,facendomi urlare.
Mi sveglio.
Sudata,nel mio letto,mi scopro.E’ notte inoltrata e il buio permane nella mia stanza.Ansimo.Solo un incubo.Ma quando incubo e realtà si fondano?Non è forse in quella particolare ora della notte?
Tremando dall’adrenalina mi copro,nonostante il caldo.
Cerco di non lasciare scoperta nessuna parte del corpo e,ancora scossa,il ricordo ora indelebile di quei versi,chiudo gli occhi.
Non faccio in tempo.
In tempo a vedere.
Non vedo quei puntini,rossi,nell’angolo più buio della mia stanza,che scrutano durante il sonno,prima che quel rauco respiro ricominci da capo.Lugubre e sadica risata negli incubi.
Commentate se vi è piaciuta,è la mia prima ff horror e l'ho scritta alle tre e mezza di notte...^_^"
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