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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Fullmetal Alchemist
Titolo Fanfic: LAST WORDS. .
Genere: Sentimentale, Romantico, Drammatico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot, Shounen Ai
Autore: conte-cain galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 28/06/2007 14:48:57

La mia prima fic, un racconto un po' triste. . Spero vi piaccia! ^^
 
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PAROLE. .
- Capitolo 1° -

E' una bella giornata, nè troppo calda nè troppo fredda.
Ormai l'Estate sta lentamente cedendo il passo all'Autunno, e già  si posson scorgere le prime foglie imbrunite ondeggiare in balia della piacevole brezza frizzantina.
Su quella collina erbosa, un poco ingiallita dal succedersi delle stagioni, se ne sta un uomo, in silenzio; gli occhi socchiusi, un mazzo di fiori candidi tra le mani, il viso rotondo rivolto a quel sole che pare cristallo, nascosto tra le nubi, e che sempre più sembra spegnersi.
Sorride appena, o almeno par farlo, forse confortato da quel tenue, ultimo rimasuglio di calore estivo, intento ad inspirare il vento fresco che gli sferza la faccia e che gli agita appena i capelli un tempo color pece, adesso solo ingrigiti dall'età.
Sospira. .
E or gli pare d'udire la SUA voce che allegra lo chiama.
Dischiude le palpebre, cercando il SUO volto, fissando dinanzi a se; e subito avverte una fitta di dolore nel petto, tanto forte da fargli cadere i fiori dalle mani, tanto forte da costringerlo a sedersi, pallido.
Ha ancora il respiro affannoso quando decide di parlare. .

<<Sono passati così tanti anni da quando te ne sei andato, lasciandomi qui. .
Oramai i miei capelli son divenuti grigi, la mia voce roca. . ed ho lasciato la mia carica, lo sai. .
>>

Abbassa lo sguardo, temendo quasi il confronto, portando la mano destra sul cuiore e tenendo stretto quel lembo di stoffa, finchè non trova un barlume di coraggio per proseguire. .

<<Sono sempre stato un codardo, dovresti averlo capito dopo tutto questo tempo; non è così. .?>>

Lascia in sospeso la frase, si ferman le parole non riuscendo a pronunciare quel nome tanto, tanto, tanto caro, così disperatamente cercato in tutte quelle notti silenziose e vuote.
Sorride, questa volta carico di disperazione.
Una disperazione che toglie il fiato. .

<<So bene che le mie parole non possono raggiungerti, lo so, eppure. .>>

Dall'altra parte, il silenzio. .
E allora le parole gli muoin sulle labbra e si sofferma appena a riprender fiato, odiando l'ennesima fitta al cuore in quella giornata così tranquilla. .
Quanto vorrebbe sentire ancora la SUA voce, quanto vorrebbe di nuovo udire quella risata spensierata, quanto. .
Con tutte le sue forze, poche in verità , godere ancora di quei momenti, sì, quei momenti. .
La mente dell'uomo comincia a vagare, febbricitante per il dolore che non accenna stavolta a scomparir,e e rivede se stesso, giovane: le scampagnate in bicicletta, i mandarini, il SUO volto. . e poi. .
E poi capisce, tutto si fa chiaro, finalmente.
Alza lo sguardo ancora sofferente, adesso consapevole e finalmente, sperando con tutta la sua anima che non sia ancora troppo tardi, trova quelle parole sopite da troppo tempo, semplici e proprio per questo così difficili da dire. .

<<Forse avevi ragione, la vecchiaia rende davvero saggi. .
Son sempre venuto qui, a trovarti, e sempre ho preteso che tu mi parlassi di nuovo.
Che stolto, son stato. .
Non eri tu a dover parlare, no. . ero io. . ero io. .
>>

Le lacrime gli rigano il volto giovanile, caldi fiumi, così gremite di consapevolezza. . Sì. .

*T. . Ti ho sempre amato. .*

Ma la voce non esce e tutto d'intorno fa freddo. .
E il dolore al petto adesso è così forte da togliere le parole, da far cessare quelle lacrime. . tanto forte che manca il respiro. .
Trema, l'uomo, e si fa piccolo annaspando in cerca d'aria. .
Un ultimo fiato. . Ancora uno soltanto. .
Fa davvero freddo, davvero, nonostante indossi ancora il cappotto scuro pesante ed il vento non sia poi così fresco. .
Per un attimo l'istante diviene infinito, il tempo si ferma, concedendogli un ultimo mormorio sommesso, un sospiro spezzato.
Poi, tutto finisce..




La giornata è davvero bella, non fa ne troppo caldo, ne troppo freddo, e già  sugli alberi si scorgon le prima foglie imbrunirsi.
Su quella collina solitaria, candide lapidi si ergono chete dal terreno, stagliandosi contro quel cielo che sembra di ghiaccio.
Dinanzi ad una di quelle bianche pietre se ne sta un uomo avvolto in un pesante cappotto, seduto; le palpebre socchiuse, un sorriso sereno si scorge sul bel volto rilassato, oramai privo della benchè minima scintilla di Vita.

Nessuno ha potuto udire il suo ultimo respito. .
Nessuno ha potuto udire quelle sue ultime parole che il vento d'inizio Autunno prese con se, portandole lontano. .

*Hai potuto sentirmi. .?
I miei sentimenti ti hanno finalmente raggiunto. .?
In ogni caso verrò da te, Maes. .*




+Last Words+
Le parole che il Colonnello di fuoco sussurrò al Vento. .
 
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