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Categoria: Film, Telefilm, Teatro
Dalla Serie: Pirati dei Caraibi (Pirates of the Caribbean)
Titolo Fanfic: PIRATI DEI CARAIBI: ALLA CONQUISTA DELLA PERLA NERA
Genere: Romantico, Commedia, Avventura
Rating: Per Tutte le età
Avviso: Spoiler
Autore: rori90 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 27/06/2007 20:36:40 (ultimo inserimento: 06/07/07)

Ambientata prima dei tre film. La Perla è stata inabissata molto tempo fa da Morgan il pirata, come arrivò a Jack Sparrow? Leggete e lo saprete!!
 
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CAPITOLO 1: BARCA+RUM= AVVENTURA…E SENZA UNO DI QUESTI?
- Capitolo 1° -

Pirati dei Caraibi: Alla conquista della Perla Nera.

Capitolo 1: Barca+Rum= Avventura…E senza uno di questi?

“Parapappa parapappa parapappa parapara”
“Taratatta Nananna. Narananna naranara…”
-Oh mannaggia!- esclamò, fermandosi.
-Arriverà quel giorno che troverò il ritmo di questa canzone!- affermò,
continuando a remare la barca.
-E arriverà quel giorno che troverò la Perla Nera, e ne sarò capitano. Invece di
remare questa dannata barca…-
Quest’ultima sembrò reagire come se avesse preso vita barcollando verso destra e
sinistra.
-Oh no, non lasciarmi adesso…Se poi non ci sei tu, che riesci a portarmi dove
puoi portarmi; non posso andare dove tu potresti portarmi e rimarrei qui perché
tu non hai voluto portarmi, dove avresti potuto…comprendi?- bisbigliò come se si
stesse confidando con quest’ultima.
La barchetta, reagendo sempre come se fosse un essere umano, si calmò.
-Perfetto…E ora si và!- Sorrise.
Remò per nemmeno due minuti poi si rifermò.
- Dov’è il Rum? – urlò , guardandosi intorno.
- E’ finito il Rum!- disse, continuando a cercare a destra e a manca, in preda a
un’ attacco di panico.
–Chi ha finito il Rum?- Chiese, corrucciato.
Chi poteva essere il colpevole se non lui? Ma questa era una verità che Jack
Sparrow (Capitan Jack Sparrow, se permetti, Narratore.) Che…Capitan Jack Sparrow
non avrebbe mai potuto accettare.
-Se non si ha una nave, si ha una barca per continuare un’avventura. Ma se non
si ha il Rum, bisogna trovarlo per continuare quell’avventura che avrebbe potuto
continuare con barca più il Rum!- Così, deciso per il meglio, sorrise e
soddisfatto esclamò:
–Tortuga…-
Così cambiò direzione econtinuò a remare sognando il Rum che presto avrebbe
“comprato”, e la sua Perla Nera che tante leggende la narravano come
protagonista.
“Parapappa Taratatta nanannanna …”
–Oh basta…Ho bisogno di un’altra canzoncina… Se continuo così divento pazzo!-
bofonchiò tra sé.
Ripensò su quello che aveva appena detto e sorrise, compiaciuto, del suo
gravissimo errore.
-Ah no, che sbadato! Sono già pazzo!-
Remò ancora per qualche ora. Stanco si asciugò la fronte bagnata. Il sole
batteva così forte quel giorno. Con un gesto immediato allontanò i capelli dal
viso; Quei capelli lunghi e scuri, raccolti in tante treccioline.
Jack Sparrow era un filibustiere dalla carnagione costantemente bruciata. Un
uomo non costretto a vagare per il mare, ma obbligato dalla sua strana
personalità; Dal suo incessante amore per il mare.
Jack… tanto e troppo bello quanto pazzo e ubriaco.
Jack, proprio quel Jack Sparrow, che aveva partecipato a tante avventure, tante
quante ancora ne aveva davanti. Troppe anche per la morte. Oh la morte. Quante
volte riuscì a scampargli, sconfiggendola; E quante volte ancora nel suo cammino
la fiancheggerà come sua nemica.
Jack, quel Jack che conquisterà la Perla Nera e che non riuscirà mai a farla
completamente sua.

“Yo oh…Yo oh…” canticchiò.
–E poi…come faceva?-
“siamo pira”
–No…non faceva così…Ah si!-
“Yo oh…Yo oh! Pirati è quel che siamo…”
“Yo oh, Yo oh la spada, il corvo e il mare”
“nananananananana…Yo oh! beviamoci su!”
–Devo annotarmele sennò le scordo…-
Passarono le ore. E un’intera giornata scivolò via, ormai il cielo era
completamente scuro. Guardò verso l’orizzonte, ma non notò nulla;O forse
qualcosa vedeva, era una nube che circondava qualcosa di… Un qualcosa che gli
ricordava alcunché. Ah si!
-TORTUGA!-
Estrasse dalla sua borsetta di cuoio il cannocchiale e lo puntò in direzione
dell’isola.
*Si, Tortuga.* pensò. “Nanananananana, Ben presto ci berrò suu” canticchiò di
nuovo, sorridendo.
-Il Rum mi sta chiamando…- sorrise incantato. Elogiando contemporaneamente la
sua immensità, il suo ottimo intuito...
-Oh no, bella barchetta…Non lasciarmi ora…-
Elogiando…
…la sua stupidità.
Chissà perché gli stivali del pirata iniziarono a bagnarsi…
-Oh insulsa barca, avevi promesso!! I patti da parte del Capitan Jack Sparrow
sono sempre stati mantenuti…- disse fiero.
-Va bene a parte gli affari di soldi, ma qui si parla di soldi? – Cercò di
convincere la barca.
-Va bene anche per gli scambi di navi e di uccisioni e di…conquiste di tesori...
Oh su, diamine! E trattava di questo il nostro patto? No…IO…Avrei, per una
volta, mantenuto la promessa, bella barchetta!- Quasi incrociò le dita. Ma la
scialuppa non ne volle sapere e continuò a riempirsi di acqua.
-Bene… Crudele imbarcazione, ora tu con le buone o con le cattive mi porterai
fino a quell’isola lì…- disse digrignando i suoi denti dorati e indicando
Tortuga.
La barca tuttavia continuò a riempirsi di acqua, e il capitano fu costretto a
prendere un secchiello per cercare di non farla affondare.
-No…Non sono stato abbastanza convincente…- ammise a se stesso.
Quando arrivò all’isola, della barchetta si poteva scorgere solo l’umile albero
maestro, dove Jack era salito per non bagnarsi più di quanto non lo era. Dal
viso fiero il pirata, dentro di se, pregava di non finire bagnato come molte
volte gli era capitato. Arrivato al molo, sano e salvo, appoggiò il piede sulla
prima lastra di legno, e ringraziò tutti gli Dei per averlo sostenuto.
E così il nostro Eroe ora era senza Nave, che in realtà non aveva avuto sin
dall’inizio, senza Barca e senza Rum!
-No! Così non si può continuare…Devo trovare ciò che mi manca…- Si guardò
attorno a se.
–Cioè tutto!-
Arrivò ben presto al villaggio. E ben presto entrò nella nota locanda, dove
tutti i pirati giocavano, scommettevano e guerreggiavano tra loro. Ma
soprattutto…Tutti…erano…Fieramente…Ubriachi…
-Oh casa dolce casa…- bisbigliò sorridendo, Jack.
Si guardò un po’ intorno . Vide pirati che si menavano, altri che ridevano e
altri ancora che bevevano. A Jack gli parve fosse un miracolo quando, davanti a
se, vide passare un boccale pieno di squisito Rum, lo prese senza alcuna
preoccupazione e iniziò a berlo. Il ragazzo che lo stava portando non si accorse
nemmeno dell’assenza del Rum e continuò a camminare diretto verso il cliente che
aveva ordinato.
Quando il pirata che era rimasto senza Rum, si era alzato per vendicarsi di ciò
che gli era stato fatto, Jack, giusto in tempo, riuscì ad evitare un pugno in
pieno viso.
-Ehi…Non è buona cosa disturbare un pirata che beve il RUM. Perché se lo si
disturba, si commette ciò che uno teme di più…- disse completamente ubriaco,
riportando il Rum alla bocca.
-Ah si? E cosa si commette?- urlò l’altro.
-Non lo so…Pensavo lo sapessi tu!- disse, agitando il boccale e barcollando un
po’ sul posto.
-Ahhhhhh!- urlò il pirata adirato ancora di più.
-Hai un’ottima voce, puoi cantare come solista!- ribatté, sorridendo Jack.
-Si ha ragione…- contraccambiò un altro pirata ubriaco più dei due, facendosi
avanti.
Il primo dei tre prese la spada e barcollando si avvicinò all’ultimo che aveva
parlato.
-Tu saresti il compare?- chiese.
-Tu saresti il mio compare?- rispose scettico Jack.
–Io veramente non lo conosco…- sussurrò lo stesso al primo dei pirati.
Quest’ultimo in preda alla furia si buttò a capofitto verso Jack che, con la
stessa fortuna che aveva avuto evitando il pugno, schivò il pirata che gli stava
venendo addosso.
Quando il povero corsaro, che non aveva avuto da bere, si schiantò contro il
primo tavolo, nacque quel putiferio, che ogni volta, chissà perché, Jack
riusciva a creare. Appagato dal Rum, quest’ultimo, si allontanò dalla locanda
come se nulla fosse.
Quando uscì fuori, il pirata notò come la luna era grande quella sera. Mentre
ammaliato la guardava e sorseggiava ancora quel boccale di Rum, un pirata, che
Jack conosceva molto bene, gli si avvicinò.
-Jack Sparrow…-
Jack si girò di scattò. Sorrise.
–Ohh…Ma guarda chi si rivede…!? Da quanto tempo è?-
-Già dai tempi di quando eravamo ragazzi…!- rispose l’altro avvicinando ancora
di più e mostrando il suo viso rischiarato dalla luce fioca della luna.
Jack sorrise ancora di più.
-Ma cosa ci fai qui…Hector…?-

CONTINUA

Salve a tutti…dopo averla pubblicata una volta e dopo aver ricevuto degl’ottimi
consigli… Eccomi di nuovo qui…Sperando nel meglio. Ho evitato discorsi tra me e
Jack (cosa molto difficile…) E ora spero sia tutto a posto…Ho chiarito, almeno
credo, le inutili incomprensioni che verranno spiegate più avanti…(TANTO C’è
TEMPO) E per ora…l’unico desiderio di Jack è avere tutta per se la Perla Nera…Ma
non sarà tanto facile, promesse, patti, scambi e tante altre cose lo stanno
aspettando…e il primo personaggio che lo accompagnerò nella gioia e nel dolore
eccolo che è apparso…Vedremo cosa accadrà…E spero che in qualche modo vi abbia
incuriosito…So che è solo l’inizio…E non pretendo molto…Ma se vi è piaciuta
ormai siete arrivati qui…basta che cliccate e lasciate un commento…Anche per
ricevere consigli…o per dire che non vi è piaciuta…Va bene lo stessoJ dai
su…Anche se non mi conoscete fatemi contenta, ci sto mettendo tutto il cuore per
questa ff, perché mi piace molto…e perché tante persone mi stanno vicino,
dicendomi di continuare…Ok…La smetto qui… sennò poi dite che rompo…eheheheh XD
DAIIII RECENSITEMIIIII!!
 
Continua nel capitolo:


 
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