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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Videogiochi
Dalla Serie: Kingdom Hearts
Titolo Fanfic: OSCURITÀ NEL CUORE
Genere: Avventura, Fantasy, Dark
Rating: Per Tutte le età
Autore: kirara-kiwisa galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 27/06/2007 16:21:40 (ultimo inserimento: 29/05/08)

Seguito della ff "Il continuo della Storia" una nuova minaccia per i nostri tre ragazzi, la ribalta dei tre nessuno. Chi vincerà?
 
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HIGH SCHOOL DESTINY
- Capitolo 1° -



Prima di iniziare:
Ciao a tutti! Eccomi con un'altra fict! Il problema è che è il seguito fedele della mia fict "Il continuo della Storia" quindi sconsiglio a chi non ha letto la mia precedente fict di leggere questa...perchè non ci capirebbe molto...Poi voglio mettere in chiaro che non ci sono personaggi nuovi...quasi...non mi piacciono le fict in cui ci sono personaggi nuovi e infatti capirete che il ragazzo che presenterò in questo capitolo non è un personaggio nuovo.
Basta per ora. Grazie a tutti e buona lettura!




- Sora sbrigati!-
- Arrivo! Arrivo!-
Rispose il ragazzo alla madre, urlando come lei. Tanto non era una novità che lui facesse tardi, lo sapevano tutti e nessuno si aspettava il contrario. Di conseguenza poteva anche prendersela un po’ comoda e fare le cose con calma, del resto da quando era tornato dall’ultimo viaggio era cambiato parecchio. Adesso di certo non aveva paura di essere criticato o di essere sgridato, al contrario viveva serenamente come voleva.
- Quando torni?-
Gli chiese la madre prima che sbattesse la porta correndo fuori casa.
- Alla solita ora-
Rispose lui dal giardino senza smettere di correre.
In fretta attraversò tutta l’isola per arrivare al molo e prendere il traghetto che lo avrebbe portato a scuola come ogni mattina.
Mentre correva pensava a tutti i ragazzi che lo stavano guardando e sghignazzavano di lui. Ma proprio perché era cambiato ora non gli importava molto del giudizio altrui. Quasi tutti sull’isola si chiedevano perché quei tre ragazzi, praticamente inseparabili, ogni mattina facessero tanta fatica per andare alla scuola dell’isola vicina. Nella loro c’era già un’ottima scuola ed era ridicolo il pensiero di dover cambiare isola ogni giorno, fare altra strada e andare a scuola.
Ma forse era proprio perché erano così inseparabili che facevano tutto insieme, e se uno andava in una nuova scuola lo seguivano a ruota anche gli altri.
Sora comunque non si pentiva mai della sua scelta, nemmeno le mattine come quella che perdeva il traghetto e rimaneva sul molo. Anche quel giorno doveva guardare la nave che si allontanava e lo sguardo in lontananza di Riku e Kairi che ridevano.
- Povero Sora, l’ha perso anche oggi-
Rise Kairi sporgendosi dalla barriera e guardando verso l’amico.
- Non dispiacerti Kairi-
Disse ridendo Riku.
- Tanto lui sa come fare-
- La gente inizia a fare domande Riku-
- Ah, quale gente? Guarda Kairi, anche stamani il traghetto è vuoto. Chi vuoi che lo veda?-
- Esatto, chi vuoi che mi veda!-
Rispose il ragazzo dagli occhi blu comparendo dietro gli amici con l’aiuto di un vortice oscuro.
- Wow Sora, non ti avevo nemmeno visto scomparire dalla riva-
Lo lodò Riku sedendosi vicino a lui e posando la cartella vicino alla sua.
- Si, mi sto velocizzando-
- Dovresti velocizzarti nella corsa e non nel usare i poteri dell’oscurità-
Lo rimproverò invece Kairi.
- Ma via, infondo uso solo quello-
- Il “solo” non esiste con l’oscurità-
- Va bene Kairi…lo userò un po’ meno…-
- Bravo Sora. E poi non dovresti lamentarti nel prendere il traghetto, sei stato tu insieme a Riku a trascinarmi in questa nuova scuola-
Il ragazzo dagli occhi blu sorrise. In effetti la ragazza aveva ragione. In quella scuola si potenziavano molto le attività fisiche e si dedicava poco tempo allo studio. Certamente la scuola perfetta per Sora, e anche Riku in una scuola normale sarebbe stato sacrificato. Quindi entrambi si iscrissero in una scuola in cui le loro capacità di combattimento potessero essere sfruttate, e anche Kairi non si trovava poi così male. Aveva imparato un po’ a combattere nelle avventure con i suoi amici e pure lei era la meglio della sua classe.
Poi da quando erano tornati Sora e Riku non riuscivano più a riprendere la vita normale. Soprattutto a Sora mancava troppo il poter combattere e usare il Keyblade, e anche Riku ne soffriva e ripensava molto alle sue avventure passate.
Quella lunga serie di eventi li aveva stravolti per sempre e adesso nessuno di loro era più un ragazzo normale. Solo Kairi sapeva che i due di notte si riunivano sulla spiaggia per divertirsi come una volta e combattere amichevolmente utilizzando i propri Keyblade. Sotto i raggi della luna i riflessi delle loro armi risplendevano e non smettevano fino a che uno dei due possessori non fosse finito in acqua e l’altro non si dichiarasse vincitore.
- Quanto siamo Riku?-
Chiese Sora ripensandoci.
- 6 vittorie per me e 5 per te-
Rispose l’altro sorridendo.
- Benissimo, questo vuol dire che stanotte…stesso posto stessa ora-
- Contaci!-
Giusto il tempo per finire di ridere che il traghetto approdò all’isola con la High School Destiny, che prendeva il nome dalle stesse Isole del Destino.
Essa era la scuola che i ragazzi ormai frequentavano da due mesi circa e che era stata fondata da pochissimo. L’edificio era stato costruito da soli due anni e il motivo faceva sempre divertire moltissimo i tre che in fondo si sentivano responsabili. Dopo la grande catastrofe di circa tre anni prima, quando l’isola era stata invasa da strane creature e poi era praticamente sparita completamente, gli abitanti del luogo avevano deciso di creare una scuola che potesse allenare giovani pronti a combattere nel caso che fosse accaduta ancora una tragedia simile. Una cosa del genere era avvenuta anche qualche mese prima, ma di piccola intensità tanto che non era stato necessario schierare un esercito. La povera gente, non sapendo che comunque non sarebbe servito a niente creare un esercito di uomini e che poi ora erano tutti al sicuro con la serratura chiusa, continuava a contare sui ragazzi dalla High School Destiny.
- Ragazzi voi entrare, io devo comprarmi il pranzo-
- Non puoi prenderlo dopo Sora?-
- No Kairi, altrimenti sarà tutto finito per l’ora di pranzo. Io vi raggiungo, a dopo-
Così dicendo il ragazzo si separò dagli altri e andò verso il chiosco di panini nel giardino della scuola.
Quando arrivò avevano appena aperto e oltre a lui c’era solo un altro ragazzo. Sora non gli prestò molta attenzione, lo guardò di striscio e pensò solo ad ordinare il suo pranzo. L’altro al contrario volle parlare con lui.
- Ciao, tu sei Sora…giusto?-
A quel punto il ragazzo dovette per forza guardarlo. Era un ragazzo con la pelle molto chiara, gli occhi verdi, i capelli lunghi e biondi chiarissimi. Aveva circa la sua età, forse un anno o due di più e non lo aveva mai visto nella scuola.
- S-Si, ciao. Come mai mi conosci?-
- Oh, mi sono appena iscritto. Prima il preside ti ha indicato dicendomi di rivolgermi allo studente più promettente della scuola se avessi avuto bisogno-
Sora quasi arrossì. Nessuno gli aveva mai detto una cosa simile e di sentì lusingato.
Avrebbe voluto parlare ancora con quello studente ma improvvisamente una lieve fitta al cuore lo prese e come se non bastasse la campanella della prima ora suonò.
Di conseguenza Sora prese velocemente il suo pranzo e dovette salutare correndo verso la sua classe.
- Ciao! Scusa ho lezione, ci vediamo dopo!
- Ci conto-
Rispose l’altro sottovoce e guardando con i suoi occhi color smeraldo Sora allontanarsi.

Alle terza ora Sora era nella palestra della scuola con Riku. La palestra comune era uno di quei rari posti in cui poteva stare con il proprio amico. Essendo più grande non potevano stare nella stessa classe e nemmeno combattere insieme durante gli allenamenti, visto che il regolamento lo vietava, ma potevano comunque parlare mentre aspettavano il proprio turno.
- Stamani ti ho visto, sei entrato in ritardo in classe-
- E come avresti fatto a vedermi?-
Gli chiese Sora stupito.
- Il professore mi aveva mandato a fare una commissione in segreteria e ti ho visto correre verso l’aula, non dirmi che c’era coda al chiosco-
- No, non è quello. Ho conosciuto un nuovo studente e ho perso tempo-
- Wow, un nuovo alunno a cui dar fastidio. E come si chiama?-
- Dai Riku, non essere perfido, e poi non lo so…sinceramente non gliel’ho chiesto-
- Complimenti Sora, tu si che sai come far amicizia con le persone-
- E dai!! Facevo tardi!-
In quel momento arrivò il turno di Riku e il professore lo reclamò. Quindi il ragazzo dagli occhi blu rimase seduto appoggiato al muro da solo. Anche per lui non mancava molto, non sapeva con chi doveva esercitarsi ma non gli importava. Tanto gli batteva sempre tutti.
- Ehi Sora!-
Il ragazzo sussultò e guardò chi lo stesse salutando. Era il tipo di quella mattina si era messo seduto accanto a lui sorridendoli.
- Oh ciao, sei tu-
- Si, sai non conosco ancora nessuno. Quindi non ti dispiacerà se resto un po’ con te-
- No, certo. In che classe sei…scusa non so come ti chiami-
- E’ vero! Che maleducato, il mio nome è Uri e mi hanno retrocesso di una classe visto che non so combattere-
- Ah…ma allora siamo nella stessa classe?!?!-
- No purtroppo, siamo in due sezioni diverse. Ma gli allenamenti li faremo insieme, ad esempio ora tocca a noi-
- Cos..-
Sora non ebbe il tempo di finire la parola che il professore li chiamò subito a gran voce facendoli correre entrambi sulla piattaforma per gli allenamenti.
Sia a Sora che a Uri diedero una spada in alluminio, quella era l’arma utilizzata per i combattimenti di secondo livello. Erano spade ma non certo fini e sottili come le spade vere. Invece erano una sorta di grossi spadoni non molto eleganti. Questa scelta era stata fatta dal preside che con il peso delle spade voleva allenare i ragazzi e con la grandezza voleva evitare le ferite e fare in modo che parassero bene i colpi.
Gli allenamenti nella High school Destiny si dividevano scontri individuali, studente contro studente, di livello primo, secondo e terzo. Per gli allievi del primo livello era concesso usare armi in legno, per quelli di secondo alluminio e per quelli di terzo il metallo.
Si potevano scegliere varie armi, non solo la spada, ma era la preferita di Sora, visto che gli ricordava in qualche modo il Keyblade.
Di solito lui combatteva con le armi in ferro essendo di terzo livello, e qualche volta in casi eccezionali anche con gli allievi più grandi, ma visto che quello era il primo allenamento di Uri gli avevano dato una semplice spadina in alluminio.
- Sora cerca di non andarci pesante-
Gli disse il professore dalla piattaforma.
- Uri è più grande di te ma mi ha assicurato di non saper combattere e quindi voglio che tu ti trattenga abbastanza-
- Non sarà difficile con questa arma-
Disse Sora un po’ irritato dal dover usare quella spada e non la sua in metallo.
Al contrario Uri era molto eccitato e non vedeva l’ora di combattere.
Il primo a partire all’attacco fu Sora che, non utilizzando molta della sua forza, scontrò la sua spada con quella dell’altro ragazzo. Uri rimase immobile per qualche istante, cercando di contrastare la forza di Sora. Sembrava in difficoltà, ma poco dopo la sua espressione cambiò. Si fece molto più divertita e senza troppi stenti il ragazzo dagli occhi verde chiaro riuscì a respingere Sora scagliandolo lontano.
Uri rimase nella solita posizione con la spada in mano, mentre il custode del Keyblade fu sorpreso da uno scatto del genere di un ragazzo alle prime armi. Comunque ripartì all’attacco. Qualcosa iniziava a non piacergli e voleva concludere al più presto. Ma Uri molto velocemente schivò l’attacco, quasi scomparendo e ricomparendo dietro Sora. Senza che il ragazzo potesse fare molto l’altro gli diede un colpo nella schiena con la grande elsa della spada. Accompagnato dallo stupore generale Sora cadde a terra con un dolore fortissimo al fianco e alla schiena. Ma non poté fermarsi visto che Uri continuava ad attaccarlo, difatti dovette girarsi immediatamente e bloccare la spada dell’avversario. Le loro due armi si scontrarono nuovamente e rimasero immobili cercando ognuno di far prevalere la sua forza.
Per pochi secondi i due si guardarono dritti negli occhi. Il custode del Keyblade sotto, steso ancora al suolo, e il nuovo studente sopra di lui che faceva forza sulla spada.
- Sei bravo per uno che non sa combattere-
- E’ pensare che è la prima volta da quando sono nato-
Sora non poté riflettere su una risposta così ambigua visto che Uri continuava ad affondare la sua arma contro di lui senza fermarsi un attimo, e sembrava quasi che non si stesse allenando ma che stesse cercando di fargli del male.
- Ehi ragazzi, avete visto quelli dell’altra classe?-
Chiese un compagno di Riku quando il ragazzo tornò dagli altri dopo aver vinto il combattimento con il suo avversario, come del resto faceva sempre.
- Non ditemi-
Disse il ragazzo dai capelli argentei ridacchiando.
- Sta vincendo ancora il ragazzo di nome Sora?-
- Non proprio Riku…anzi, il tuo amichetto è messo male-
Quelle parole lo fecero sussultare, tanto che gli cadde l’asciugamano dalle mani.
Con uno scatto si girò verso la piattaforma in cui si allenava Sora e rimase senza parole. Sembrava un combattimento a livelli di quelli che avevano dovuto sostenere nei viaggi negli altri mondi contro strane creature e pazzi scatenati.
Sora e lo strano sfidante, che Riku non conosceva, si muovevano ad una velocità straordinaria e la forza dei loro colpi era incredibile. Di certo il ragazzo dai capelli biondi chiari non era un normale studente di quella scuola.
- Sapete chi è quel ragazzo?-
Chiese Riku agli altri.
- Ho saputo che si è iscritto oggi, ha la nostra ètà ma visto che non sa combattere è con i pivelli-
- Ehi!! Sora non è un pivello e di certo non è vero che quello non sa combattere!!-
Lo aggredì Riku molto arrabbiato e irritato per quello che stava succedendo a Sora.
- Calmati Riku! Io ripeto solo quello che si vocifera!-
Allora il ragazzo lasciò perdere il compagno e si avvicinò un po’ alla piattaforma per guardare meglio. Un combattimento a pari livello avrebbe dovuto divertire il ragazzo dagli occhi blu, ma non sembrava per niente felice di quello scontro. Aveva lo stesso sguardo di quando doveva affrontarsi con un nemico e temeva per la propria sorte, forse perché Sora in quel momento si sentiva davvero in pericolo.
Riusciva a sento contrastare i colpi di Uri. Il ragazzo aveva tirato fuori una grinta e una bravura spaventosa. Per di più faceva pericolosamente sul serio, mirando ai punti vitali dell’avversario. Al contrario Sora non se la sentiva di ferire un ragazzo davanti a tutti gli studenti, e quindi si limitava a parare e a scansarsi. Ma diventava difficile.
- Che hai Sora? Perché non mi attacchi più?-
- Al contrario di te io non miro ad ucciderti!!-
- Allora lo hai capito!!-
Disse Uri mettendosi a ridere ma non fermandosi un attimo.
Improvvisamente il ragazzo fece lo sgambetto a Sora facendolo cadere al suolo un’altra volta. L’avversario allora saltò in alto e iniziò a precipitare verso il Keyblader con la punta della spada rivolta verso di lui mirando a colpirlo nel petto.
Fu tutto molto veloce ma Riku essendoci abituato vide ogni cosa e sussultò di paura tra la folla. Sora non aveva il tempo per evitare l’affondo, era troppo stanco e aveva subito troppi colpi per essere così veloce.
In quei pochi attimi in cui Uri si avvicinava a lui per colpirlo, l’altro ragazzo non trovò altra soluzione che un vortice oscuro. Odiandosi per il fatto di usarlo ancora e poi di fronte alla scolaresca, dovette crearlo esattamente dietro di lui in modo che ci potesse cadere dentro senza doversi muovere.
Quindi Sora sparì all’interno del vortice e il ragazzo dai capelli biondi arrivò sulla piattaforma con un po’ di stupore per il fatto che l’avversario fosse sparito sotto i suoi occhi. La punta della sua spada colpì forte il suolo creando un buco nel terreno, non riuscendo a fermarla in tempo. Fu chiaro quasi a tutti allora le intenzioni del ragazzo ma ormai il combattimento non si poteva bloccare.
Uri comunque non era molto sbalordito della scomparsa di Sora, difatti si tirò in piedi e in pochi istanti si girò e guardò in alto. Il ragazzo dagli occhi blu era proprio sopra di lui appena uscito dal passaggio creato con il potere dell’oscurità.
- Non sei l’unico a saperlo usare!!-
Disse urlando Uri e non diede neanche il tempo alla forza di gravità di far ritornare Sora sulla piattaforma che anche lui, davanti a tutti, creò un vortice oscuro e ci saltò dentro per poi comparire dietro le spalle dell’altro ragazzo.
Anche questa volta fu troppo veloce e quando ancora tutti avevano gli occhi sul terreno, Riku guardava in alto con il cuore che batteva all’impazzata.
Anche quello di Sora batteva allo stesso modo, anzi per un momento si fermò quando vide Uri utilizzare un vortice e raggiungerlo. Ma riprese a battere subito dopo, quando il ragazzo dalla pelle chiara e dai capelli biondini lo colpì infilzandogli la punta della spada, grande almeno dieci centimetri, nella spalla.
- SORA!!!!!!!-
Urlò Riku vedendo l’amico colpito e tutti allora alzarono lo sguardo verso il ragazzo che stava cadendo sulla piattaforma pieno di sangue.
Sempre in pochissimi secondi Uri lo seguì puntando ancora la sua spada già sporca di sangue verso di lui. Sora cadde forte sul terreno e ormai non poteva più difendersi, la ferita e la caduta gli avevano fatto perdere i sensi e Uri stava cercando di colpire un ragazzo svenuto, probabilmente con l’intento di ucciderlo.
Nessuno ebbe la prontezza di fare niente vedendo il corpo del ragazzo sulla piattaforma e l’avversario che stava cadendo sopra di lui pronto a trapassarlo da parte a parte con la spada, tutti tranne Riku che senza contare i presenti scattò davanti all’amico. La spada di Uri trovò allora il Keyblade di Riku che si era messo davanti evitando che lo strano ragazzo uccidesse Sora.
Senza nemmeno far passare un secondo Riku approfittò della forza della caduta e utilizzò il proprio Keyblade per scagliare Uri contro il muro della palestra e lontano da Sora.
Il muro dietro le sue spalle si ruppe e Uri scivolò a terra rimanendo in piedi e composto. Solo con un leggero dolore alla schiena per il colpo, guardò fisso Riku davanti a lui.
- Non dovevi intrometterti-
- Se toccherai ancora Sora ti giuro che la prossima volta non ti scaglierò semplicemente contro un muro-
Così dicendo Riku fece scomparire il Keyblade e Uri lanciò via la spada in alluminio, svanendo poi di fronte a tutta la palestra dentro un vortice oscuro.
Improvvisamente il ragazzo dagli occhi verdi si ricordò dell’amico steso a terra dietro di lui e della folla di persone che lo guardava.
Non diede molta attenzione agli studenti, ma a Sora che era ancora svenuto e con la ferita che non smetteva di sanguinare.
- Presto! Chiamate l’infermeria!!-
Urlò il professore cercando di reagire di fronte a tutti.
- Riku-
Disse guardando il ragazzo.
- Adesso è bene curarlo ma poi dobbiamo parlare, avevo capito che voi due foste dotati ma non pensavo fino a questo punto-
Il ragazzo dai capelli argentei non seppe cosa dire ma prese Sora fra le braccia e corse verso l’infermeria con il professore appresso e i ragazzi della palestra che ancora lì che guardavano.

- Riku!!-
Urlò Kairi correndo disperata verso il ragazzo che era in piedi nel corridoio della scuola davanti l’infermeria.
- Come sta Sora?? Ho saputo che è stato ferito!-
- Tranquilla, si stanno occupando di lui. Per fortuna l’infermeria di una scuola di combattimenti è molto attrezzata e gli stanno chiudendo la ferita con l’aiuto anche di alcune trasfusioni-
- Ma noi non possiamo fare niente? Tu Riku…?-
Il ragazzo allora si girò verso di lei e la guardò negli occhi.
- Io non faccio più parte dell’oscurità, non ho il potere di curare le ferite come Sora-
- Non dire così…sembra Sora faccia parte dell’oscurità-
- Lui no, ma il suo avversario di sicuro si-
- Vuoi dire che non è un normale studente della scuola?-
- Certo che no Kairi!-
Alzò la voce Riku stupendosi che la ragazza non lo avesse ancora capito, ma in fondo lui non le aveva detto ancora niente anche perché lui per primo non sapeva niente su quel misterioso ragazzo.
- Ti posso garantire che uno che combatte in quel modo e usa i vortici oscuri come Sora non è un normale studente dell’isola!-
- Pensi allora che sia venuto qui per ucciderlo…?-
- So solo che si è iscritto oggi e che ha incontrato per la prima volta Sora al chiosco. Secondo me puntava a lui fin dall’inizio e ha approfittato del fatto che Sora non lo conoscesse per prenderlo in giro e fare finta di non saper combattere, per poi prenderlo alla sprovvista e ucciderlo-
Il volto di Kairi si fece ancora più triste. I guai non erano finiti e a quanto pareva non accennavano a finire. Un altro avversario si era presentato a loro e sembrava che ce l’avesse stranamente con il loro amico dagli occhi blu.
- Non preoccuparti Kairi, lo troverò e lo ucciderò prima che possa ancora toccare Sora-
- Dovresti fare attenzione pure tu, potrebbe attaccarti-
- Non mi importa, quello la deve pagare!-
- Sai almeno come si chiama?-
- No, ma l’ho visto bene in faccia e saprei riconoscerlo. E’ alto, più o meno come me, ha la mia stessa età…ha gli occhi verdi, la pelle molto chiara e i capelli un po’ lunghi sul biondo-
La ragazza allora rimase in silenziò e fissò a lungo l’altro ragazzo con volto pensieroso per poi dire:
- Riku…ti rendi conto che dalla descrizione…se non fosse per i capelli biondi…sarebbe la tua copia spiccicata?-
- Ma che dici Kairi? Quel tizio non mi assomiglia per niente e non mi assomiglierà mai!-
Prima che la ragazza potesse ribattere, il professore che aveva assistito allo scontro in palestra uscì dalla infermeria. Aveva il volto molto duro, quasi arrabbiato e guarda Riku con occhio critico.
- Professore! Come sta Sora?-
- Bene, adesso sta dormendo nel letto dell’infermeria. Non è in pericolo quindi state tranquilli. Tra poco dovrebbero arrivare anche i suoi genitori-
Entrambi i ragazzi tirarono un sospiro di sollievo e si sentirono meglio. Il professore però li fece subito passare la voglia di essere contenti.
- Sapevo che c’era qualcosa di diverso in voi, tu e Sora siete i migliori…stranamente troppo bravi-
Disse l’uomo guardando Riku.
- E anche tu…Kairi giusto? Ho saputo che sei la migliore fra le ragazze-
- E’ quello che dice la mia insegnante-
-Ragazzi per farla breve-
Disse il professore.
- Ho parlato con il preside e non vi vogliamo in questa scuola-



Note dell'autrice:
Sono molto indecisa se continuare o no questa fict. Sto uscendo praticamente da tutti i canoni di Kingdom Hearts e questo non mi piace...forse pubblicherò il secondo capitolo ma non sono sicura. Per favore, per aiutarmi, scrivetemi e ditemi cosa ne pensate di questo primo capitolo. Così poi potrò decidere se continuare o meno.
Grazie a tutti!


 
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VOTO: (2 voti, 2 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 2 commenti
Rif.Capitolo: 13
zatchbell - Voto:
11/06/08 17:07
Sora.. sta distruggendo.. le isole del destino..????? O_O e che gli hanno fatto? e cerca ddi uccidere RIKU? mA CI DEVE FARE DA TESTIMONE!!!!
Soraaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa vieni un momento qui
Sora piccolo: Hey da quanto tempo
*lo prendo per un orecchio*
E: CHE STAI FACENDO RIKU CI SERVE NEL NOSTRO PIANO MALEFICO!!!
Sp: ma Uri..
E:NIENTE MAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA...
Ma sora scappa via
E: SORAAAAA TOT
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Rif.Capitolo: 12
zatchbell - Voto:
11/05/08 13:06
scusami se nn ci siamo + sentite ma ho avuto parecchi problemi con internet... IL MIO PUCCIO *ç* nuoooooo si allea con Uri? quel ****(me lo odia quasi quanto kairi)? T^T vabbuò vorrà dire che ucciderò io Uri! CARICAAAAAAAAAAAAAAA *me arriva sulle isole col cannone plasma il mano* uatà! e ora che Uri è morto, eliminiamo Kairi e quei tre inutili animaletti da quattro soldi *me uccide kairi, donald, goofy e il "re"*, poi si sposa il piccolo Sora, e automaticamente l'altro *c*. Riku ci fa da testimone
D'accordo con il commento: 1 si - 0 no, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

 
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