Chi sono i cinque guerrieri di nome: Ranma, Jakotsu, Gaara, Akane e Alvise? e a chi stanno dando la caccia?
Conclusa: Sì
Fanfiction pubblicata il 27/06/2007 11:32:58 - Ultimo inserimento 02/07/2007
ABCABCABCABC
BRACCATO
È una notte fresca e stellata, una notte ideale per uscire…certo non per fare una passeggiata romantica, non nel mio caso…
Mi fermo e mi guardo intorno e poi mi chiedo dove diavolo è finito quello stupido di Jakotsu! Mi giro di scatto perché ho sentito un rumore dietro di me, guardo nella direzione in cui ho sentito il rumore me non vedo nulla, mi concentro e uso la mia tecnica magica per potenziare gli occhi e vedo che è solo una lepre.
Continuo a correre, è da cinque ore che stiamo inseguendo un demone ma di lui ancora non ci sono tracce, questo sì che mi fa imbestialire! Dannazione se la mia marionetta non pesasse così tanto! Mi fermo di colpo, ho sentito un’improvvisa onda di energia di alto livello, mi concentro ed espando la percezione dei miei sensi ma non capto nulla e questo mi preoccupa poi sento una voce: “Akane! Akane! Tutto apposto?” mi giro e vedo Jakotsu;
gli rispondo subito: “sì tranquillo anche perché quell’onda di energia non era rivolta a me!” lui mi guarda sbalordito: “COSA?!?ma allora chi sta combattendo a questo livello mostruoso”, gli rispondo sbuffando: “e chi lo sa? La cosa che so per certo è che chi ha libero quell’onda di energia è protetto da una barriera infatti non riesco più percepire la sua presenza ed oltre a essere perfettamente immobile non sta emettendo nessun rumore in assoluto, e questo mi incuriosisce molto, chi mai sarà?” sbuffo ancora e lui torna calmo e con voce un po’ preoccupata mi chiede: “stai dicendo che anche potenziando i tuoi sensi e la tua abilità percettiva con la tecnica del terzo occhio magico non sei riuscita a trovarlo”, sbuffo ancora e ribatto: “esattamente!”, i suoi lasciano trasparire chiaramente la sua tensione ed io mi appresto a calmarlo gli dico: “tu torna dagli altri tre io vado a vedere nel luogo in cui si è scatenata tutta quell’energia”lui mi guarda e subito mi ammonisce: “sei pazza! E se l’autore di quell’onda è ancora lì ed ha ancora energia?” lo guardo scettica e gli dico: “dubito che abbia ancora energia! Comunque dì a Alvise di raggiungermi qui così possiamo andare a vedere assieme…” sembra un po’ più tranquillo ma non completamente convito si gira e prima di partire mi dice: “mi raccomando stai attenta…”e poi sparisce tra l’oscura vegetazione.
Dopo dieci minuti circa Alvise mi raggiunge e senza parlare ci dirigiamo verso il luogo del fatto e dopo solo cinque minuti siamo lì, lo spettacolo è esattamente come mi aspettavo cioè un cerchio incavo nella terra con la vegetazione affianco tutta bruciata, Alvise silenziosamente tira fuori la sua boccetta magica ed sigilla la forza che tutt’ora aleggia nell’aria ed io osservo: “però, l’autore di questo scenario deve essere molto forte…” lo guardo ed aggiungo: “loquace come sempre, noto” lui mi guarda male e gli dico: “ok, ok non parlo più” mi giro, lui si alza e partiamo assieme per raggiungere il resto del gruppo.
Lo raggiungiamo dopo un quarto d’ora e Jakotsu mi chiede subito: “come è andata? Trovato nulla di utile” lo guardo sconfitta a dico: “nulla di significante” poi riprendiamo l’inseguimento più tristi di prima.
Se i cinque guerrieri sapessero che la loro preda è più vicina di quanto avessero anche solo sperato forse il loro umore non sarebbe così nero…
Il demone stava correndo come mai in vita sua, sentiva il cuore scoppiargli in gola, le gambe gli facevano male, tanto aveva corso, respirava affannosamente ed era a corto di energie, ma non poteva mollare, non ora che era così vicino al tempio di Genkai, l’ultimo tratto di strada per quanto corto gli sembrò non finire mai. Dopo alcuni minuti infiniti raggiunse il tempio, aprì la porta e vi si appese esausto, le persone che si trovavano nel tempio si alzarono ed dopo essersi accorti di chi era corsero ad aiutarlo. E mentre i cinque guerrieri correvano per cercarlo lui riuscì a trovare le salvezza in quel tempio.
La notte era cambiata si era fatta prima più buia e fredda e poi pioggiosa.
Stiamo avanzando a ritmo sostenuto da parecchio tempo non so quanto reggerò. Non faccio a tempo a finire questa mia considerazione mentale che mio fratello fa cenno di fermarci, al suo cenno tutti ci blocchiamo, tutti e cinque stanchi, col fiatone, raggiungo Jakotsu e gli dico: “fermiamoci siamo tutti stanchi continuare ci distruggerà, e poi portare le marionette a spalle ed essere coperti da questo telo per non bagnarle ci impaccia e rallenta e basta!” mio fratello mi guarda con sguardo spento e mi dice: “lo so però c’è il rischio che ci dia troppo distacco!”; “non credo, a quest’ora visto la velocità estremamente sostenuta sarà stanco anche lui…”una voce che viene da dietro di noi precede l’apparizione del suo possessore, è Ranma, un nostro compagno di viaggio: “sarà stanco morto come noi, fermiamoci!” aggiunge poi. Jakostu lo guarda poi dice sconfitto: “ok, ok, fra trecento metri c’è un monastero di monaci buddisti, non ci rifiuteranno l’ospitalità” così dicendo ci fece cenno di seguirlo e dopo poco, come aveva detto lui, arrivammo al monastero dove ci offrirono una cordialissima ospitalità per la notte, che sembrava preannunciarsi ancora molto lunga.
La notte sono assediata dagli incubi, mi sento la testa scoppiare, mi sento malissimo, sto male…poi mi sveglio di soprassalto e mi guardo attorno, nulla, no aspetta vedo una sagoma cerco di distinguere chi è ma la persona non perde tempo e si preannuncia: “sono io, Gaara, tranquilla, ho visto che nel sonno ti agitavi ho provato a svegliarti ma non ci sono riuscito” poi rivolge lo sguardo alla borraccia e aggiunge: “così sono andato a prendere l’acqua e delle erbe medicinali per farti degli impacchi rilassanti.” Lo guardo con gli stessi occhi con cui un bambino guarda la mamma che lo ha appena salvato e gli dico: “grazie infinite snif, snif” lui dapprima mi guarda storto poi sorride sereno, è da molto che non lo vedo così tranquillo e gli chiedo: “nonostante la caccia non vada bene mi sembri tranquillo” lui con lo sguardo perso nel vuoto dice: “ho ottenuto il permesso di cacciare liberamente, permettimi di viaggiare con te come cacciatore tuo compagno”il suo sguardo si è spostato su di me ed io tranquilla gli dio: “certo fratellino, è da parecchio che aspetto che tu me lo chieda!” e gli sorrido sinceramente felice…poi un rumore attira l’attenzione di entrambi, è la porta che si apre ma ad entrare è un demone, ne percepisco l’aura mi preparo a catturarlo ed anche Gaara si mette in posizione, il demone sembra accorgersi di noi e subito cerca di fuggire ma noi siamo più rapidi e subito Gaara gli blocca la strada ed io lo afferro. Lo squadriamo entrambi, è un cucciolo di demone lontra ed è impaurito, gli parlo con voce calma: “come ti chiami? E perché un cucciolo di demone piccolo come te è qui? Che ci se venuto a fare in un tempio buddista?” il demonietto è visibilmente teso ed impaurito ma dallo sguardo tagliente di Gaara capisce che è meglio che risponda a tutto e subito: “sono qui per cercare provviste! Mio papà è morto ed io non so procurarmi cibo da solo così sono costretto a rubarne un po’ ai monaci! Io non avevo intenzioni cattive…wheeee”ed scoppia a piangere, io subito lo coccolo un po’ perché si calmi, se continua a fare tutto questo chiasso sveglierà tutte le persone nel raggio di un silometro! Lui un po’ si calme quando inizio a coccolarlo e piano piano si tranquillizza e io gli chiedo: “come ti chiami?” lui risponde mentre si asciuga il naso: “kintaro…snif snif…e tu?” gli rispondo sorridendo: “Akane…” Gaara sembra un attimo soprapensiero poi si riprende e gli chiede: “alcune notti fa o questa notte stessa per caso hai visto o sentito passare un demone volpe di livello A?” il cucciolo sembra sorpreso dalla domanda ma si concentra per ricordare e poi entusiasta dice: “sì, una volpe con i capelli argentati stava correndo come una matta questo pomeriggio, forse un’ora prima dell’esplosione di energia…si stava dirigendo e nord - est…forse stava andando al tempio do Genkai…” io e Gaara scattiamo subito in piedi pieni di rinnovata speranza, faccio cenno a Gaaara di svegliare gli altri e piena di ansia chiedo al cucciolo: “sai indicarci o guidarci fino a quel tempio?” lui mi guarda sorpreso e tirando su col naso mi dice: “s’, ogni tanto ci vado se vuoi ti faccio da guida però per favore non dite ai monaci ciò che faccio!” lo guardo piena di gioia ed affermo: “scherzi? Anzi ti darò un po’ di cibo!” il cucciolo alla notizia di ricevere cibo si senti felicissimo e sorridendo allegro disse: “vi ci porto anche subito a quel tempio!” mi giro e vedo tutti i miei compagni e gli chiedo: “avete sentito?” tutti annuiscono e Jakotsu con la voce piena di allegria dice subito: “bene! In marcia! E subito!” prepariamo tutti i bagagli e le marionette e dopo nemmeno cinque minuti siamo tutti ponti per partire. Ci guardiamo tutti un attimo negli occhi augurandoci che sia veramente la pista giusta e partiamo, veloci, pronti a tutto e soprattutto decisi a catturare Yoko Kurama!
La strada non è molta ma la tensione la fa sembrare lunga un’eternità, dopo mezzora siamo di fronte alla scalinata del famoso tempio do Genkai.
La tensione è alle stelle e non solo per i cinque guerrieri ma anche per chi si trova all’interno del tempio, il ricercato, Yoko Kurama, è il più teso di tutti ed in più si sente in colpa per aver coinvolto i suoi cri amici, i suoi amici sono tesi quasi quanto lui, non sanno chi entrerà da quella porta, e temono che sia potente. Il silenzio regna sovrano per alcuni secondi che sembrano secoli…l’atmosfera è sempre più tesa e l’equilibrio precario che fino ad ora aveva tenuto le due parti chiamate in causa distanti e divise ora si stava incrinando sempre più vicino alla rottura, pronto per l’inizio della battaglia.
Sono tesa come una corda di violino, guardo gli altri che come me sono visibilmente tesi, ci facciamo segno con la testa che, sì, è giunto il momento. È deciso io e Jakotsu entreremo e vedremo se con le buone otterremo qualcosa altrimenti dovremo usare le cattive, e in quel caso dovranno intervenire Ranma, Gaara e Alvise, nascosti nel boschetto, per aiutarci. Saliamo i gradini, pur non utilizzando le nostre abilità percettive sentiamo nell’aria chiara ostilità, bussiamo preparandoci al peggio, da dentro sentiamo una voce che sembra di una vecchia che risponde: “avanti” io e mio fratello apriamo la porta e stiamo con tutti i sensi sull’attenti, entriamo e di fronte a noi troviamo un demone con i capelli neri alti ed un ciuffo bianco, è nella penombra ma si vede benissimo che sta mettendo mano alla spada pronto ad attaccare se necessario.
Affianco a lui anche se alcuni passi più in avanti c’è un demone più potente con i capelli neri al cui fianco si trova un umano con i capelli arancioni.
L’aria che si respira è piena di tensione, non sembrano disposti a collaborare…questo non è bello…. Prendo il coraggio a due mani a gli parlo: “stiamo cercando Yoko Kurama, sappiamo che si trova qui…per cortesia potreste chiamarlo?”
Alla mia domanda ed a sentire nominare il demone volpe tutti si irrigidiscono ed il demone con capelli neri col ciuffo bianco avvicina dì più la mano alla lama, fa lo stesso mio fratello che osservando quel demone con occhi assassini gli dice: “ti informo che non intendiamo fare del male a nessuno! Se Yoko Kurama deciderà di seguirci senza fare storie lo consegneremo a chi di dovere e se la caverà”, il demone subito ribatte: “hn! Chi ci dice che possiamo fidarci di due luridi cacciatori come voi?” mio fratello fa segno di voler estrarre la spada ma io tendo il braccio in segno di fermarlo poi guardo il demone e acida ribatto: “hai ragione non avete nessun elemento che vi spinga a fidarvi ma lo stesso vale per noi, mio caro…e poi credo sia meglio che Kurama ci venga in contro per consegnarsi volontariamente! Almeno potrà vantarsi di averlo fatto da vivo e con le proprie gambe” affermo sorridendo perfidamente. Il demone non sembra apprezzare la mia allusione e impugna la spada, io mi preparo ad parare un suo possibile attacco ma il demone più forte gli urla: “non farlo Hiei! Potrebbe essere pericoloso!”
e l’umano al suo fianco aggiunge: “già, ricordati tappetto che siamo qui per aiutare Kurama non per litigare!”
il demone sembra scocciato dai consigli dei compagni ma ritrae la mano dalla spada e con occhi carichi di disprezzo afferma: “la faccenda è solo rimandata, anche perché se cercherete di fare del male al mio amico vi ammazzo senza ascoltare più i mie compagni”
Io con sguardo di sfida gli dico: “per una battaglia sono sempre disponibile…basta che tu mi dica dove e quando” Jakotsu mi guarda sconsolato e afferma: “degna figlia di nostro padre…”.
Poi il rumore di una porta che si apre attira l’attenzione di tutti. Esce una vecchia seguita da un ragazzo coi capelli rossi, ha lo sguardo triste e negli occhi riesco a leggergli solo malinconia. Camminano entrambi lenti e la vecchia si siede mentre il ragazzo con i capelli rossi ci guarda attentamente. Jakotsu è incuriosito da quel ragazzo e sta per fargli una domanda ma io alzo un po’ la mano per farlo tacere, guardo il ragazzo e gli chiedo: “dimmi Kurama, perché hai ripreso l’aspetto umano? Credevo fossi più forte sotto forma di Yoko…forse ci stai sottovalutando, ma dal tuo sguardo deduco che hai deciso di consegnarti spontaneamente…o mi sbaglio?”
Il ragazzo abbassa lo sguardo poi si mette in ginocchio di fronte a me ad con voce soffocata dice: “sì…so di aver sbagliato……” io lo guardo profondamente stupita ed colta di sprovvista provo un po’ di pietà per lui. Mi giro verso mio fratello e vedo nei suoi occhi stupore, e lo stesso vale per gli amici della volpe;siamo tutti stupiti fuorché la vecchia. “alzati! Non ci interessa umiliarti…ciò che vogliamo è catturati e consegnarti a chi di dovere…hai sbagliato e devi pagare…” questa volta a parlare è Jakotsu, mi giro verso di lui e sorrido…mi fa piacere che anche lui abbia pensato ciò. Il demone si alza mentre i suoi compagni gli fanno molte domande: “perché ti consegni dopo tutta la fatica che hai fatto per fuggire!” “non puoi farlo! Hai detto che quell’oggetto ti serviva!” “non è giusto tu hai fatto ciò per un valido motivo perché non glielo spieghi?”, lui li guarda malinconico e dice: “è inutile, ho sbagliato e lo ammetto…è meglio così”. “cos è questa storia? Se qualcosa può servire o meno per scagionarti lo decidiamo noi chiaro? Non intendo portare di fronte alla corte suprema un demone che aveva buone ragioni per agire così! Chiaro?!?”
Mi guardano tutti sbalorditi e Jakotsu sbuffando afferma: “fantastico! Dopo tutta al fatica che abbiamo fatto per trovarlo! Dannazione sorella! A volte sei veramente troppo buona!”
Ci sediamo dopo che Jakotsu chiamo dentro gli altri tre e dopo le presentazioni. Quando siamo tutti seduti Kurama inizia ad raccontare tutta la sua storia e dopo averla finita ci fermiamo a pensare come giudicarlo e Ranma fa un veloce riepilogo: “quindi tu hai rubato la sacra pietra viola per salvare la vita della donna che nel mondo umano consideri tua madre…mumble, mumble…” poi si volta verso di me e mi domanda: “ha mentito?” i io lo guardo ed afferm0: “durante tutto il tempo in cui ha raccontato lo ho guardato attentamente negli occhi ma la mia abilità magica non ha segnalato nessuna falsità nelle sue parole…ha detto il vero possiamo fidarci!” tutti mi guardano strabiliati ed una ragazza, che fino ad allora era rimasta nella stanza accanto mi chiede: “tu sai capire quando qualcuno mente?!?” la guardo male e gli dico solo: “se uso la mia tecnica speciale…ciò però vale solo con i demoni e solo se li guardo negli occhi…se mente inizio a vedere dei puntini neri nei suoi occhi…ma quelli di kurama sono rimasti limpidi per tutto il tempo…” “e se tu non fossi così infallibile e ti fosti sbagliata?” chiede il demone di nome Hiei, “a pagarne le conseguenze maggiori sarebbe il tuo caro amico Kurama… comunque questa tecnica non può fallire che in due casi: il primo quando la si usa su un umano, il secondo se chi la usa non vuole veramente sapere se mente o meno per paura, quindi quando questo potere è plagiato da un nostro conflitto interiore…Kurama è nella sua forma umana ma è innegabile che è un demone…per cui non ho sbagliato” gli rispondo, guardandolo male, lui contraccambia il mio sguardo con un altro uguale. Jakotsu mi guarda sconsolato e mi dice: “senti Lady Acidia, potresti per cortesia resistere dieci minuti alla tentazione di provocare quel demone ed unirti a noi per decidere il da farsi?” sospiro anch’io e lo raggiungo dopo un quarto d’ora decidiamo! A parlare questa volta è Alvise: “Yoko kurama sei colpevole di esserti macchiato crimine molto grave cioè di aver rubato uno tra gli oggetti più potenti, misteriosi e preziosi appartenenti ai sacri Oracoli!…” Alvise fa una pausa ma lascia intendere che vuole continuare e nessuno si azzarda a parlare, a continuare la frase è Gaara: “sei in più colpevole di aver aggredito per fuggire uno dei sacri oracoli! E di aver fatto resistenza alle forze dell’ordine per molteplici giorni!…” anche lui sospende il discorso facendo capire che non è ancora finita, Kurama e tutti i suoi amici sono tesissimi, la tensione è palpabile, ora è Ranma a parlare: “è anche vero che dopo cinque giorni hai deciso di consegnarti volontariamente e senza opporre resistenza, e in più dai dati di cui siamo venuti a conoscenza da poco avevi anche un movente valido per agire così disperatamente…”, Jakotsu continua senza farsi aspettare: “in base ai dati che ti accusano ed in base ai dati che ti assolvono parte delle colpe siamo giunti ad una conclusione…” la tensione è sempre di più e temo che da un momento all’altro uno di loro cadrà svenuto per la tensione “dovrai essere consegnato a chi di dovere per assolvere completamente le tue colpe…” tutti a sentire questa notizia si scoraggiano o stringono i pugni per l’irritazione, la ragazza con i capelli celesti sta per intervenire ma Kurama la blocca ed si appresta a parlare ma non gliene do il tempo: “ma non subirai la pena completa, infatti abbiamo anche deciso che ci appresteremo a presentare le tue motivazioni come attenuanti e che ti prenderemo personalmente sotto custodia e controllo…” tutti sono stupiti da questa aggiunta e non sanno né come reagire né cosa dire ed aggiungo: “in quanto Hunter di classe S superiore la mia parola ha un certo peso, per cui chiederò che ti venga data come punizione la libertà vigilata e che sarò io la tua garante e custode” tutti sono più stupiti di prima e la ragazza scoppia a piangere dalla gioia mente gli altri rimangono interdetti e Kurama mi guarda con sguardo riconoscente poi interviene Ranma che sorridendo sconsolato fa: “sai il nostro punto debole è che siamo troppo buoni!”, Alvise poi aggiunge: “senza contare che non ci piace condannare gli innocenti!” “e poi con a capo Akane è difficile essere contrari! Se no ci convince a suon di pugni…” non fa in tempo a finire la frase che si becca un mega pugno sulla testa! Lui subito urla: “HAI! MI HAI FATTO MALE!” io lo guardo con occhi assassini e con voce macabra gli chiedo: “hai qualcosa di cui lamentarti. Fratellino?” lui subito si inginocchia e dice: “le chiedo umilmente perdono mia signora! La supplico abbia pietà” tra gli sguardi sconsolati dei nostri compagni e quelli un po’ stupiti ed un po’ divertiti. Dopo un po’ di rissa e di baccano ci ricomponiamo e diciamo: “domani alle otto di mattina verremo a prenderti…mi raccomando non deluderci” poi ci voltiamo per andarcene ma la ragazza con i capelli celesti ci ferma e dice: “se volete fermarvi qui…sarete i benvenuti…voi non siete malvagi come credevo e mi voglio scusare…poi sta per rimettersi a piovere…” la guardo intenerita e gli dico: “grazie del pensiero ma non ti devi preoccupare sappiamo cavarcela…per quanto riguarda l’essere noi persone malvagie farai meglio a tornare sulla tua posizione iniziale cioè di crederci tali…bene credo sia ora di andare…arrivederci a domani mattina signori…”detto ciò apriamo la porta ed usciamo…lasciando dietro di noi delle persone molto stupite.
La notte passa velocemente nonostante la tensione di sapere se kurama era veramente degno di fiducia…
La mattina giunse in fretta per tutti, era piovosa e non sembrava avere intenzione di migliorare, puntuali all’ora stabilita i cinque guerrieri andarono a prendere il demone…ma…