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Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: RITORNERÒ DA TE
Genere: Sentimentale, Drammatico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: gnoma85 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 26/06/2007 13:35:03

<Severus>disse Silente rivolto a Piton, <sai che cosa devo chiederti di fare. Se sei pronto...se sei in grado...> < Lo sono> disse Piton
 
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RITORNERÒ DA TE
- Capitolo 1° -

RITORNERO' DA TE


La porta dell’infermeria si chiude alle mie spalle con un leggero tonfo, il silenzio poi mi accoglie nel suo abbraccio…ed io non riesco a fare altro che fissare il vuoto per un istante.
Ho appena detto al Preside di essere pronto, pronto per ricominciare a fare il doppio gioco con Voldemort…fingere di stare dalla sua parte, quando in realtà passo le informazioni a Silente. Invece non sono affatto pronto, e non riesco ancora a capire il motivo per cui ho detto l’opposto.
Incomincio a camminare lungo gli stranamente silenziosi corridoi, la notizia che il Signore Oscuro è tornato ha gettato l’intera scuola nel panico. Tutti gli studenti, hanno preferito rintanarsi nei dormitori delle rispettive case…probabilmente per riflettere, o piangere la morte di Diggory.
E’ un classico del Signore Oscuro non volere testimoni sconvenienti, e Diggory era uno di questi…avrà dato ordine a qualche suoi mangiamorte di ucciderlo senza troppi complimenti. A lui interessava solo Harry Potter, quel odioso ragazzino così somigliante a suo padre; ha usato il suo sangue per tornare in possesso del suo corpo.
Passo davanti ad una fila di quadri che mi osservano e borbottano in modo sommesso tra loro; ricordo con precisione l’espressione tra il terrorizzato e lo schifato di Caramell quando gli ho mostrato il marchio nero. Si è allontanato da me, come se avessi qualche brutta malattia…e quel idiota di Black anche se in vesti canine deve essersi fatto un bel mucchio di risate.
Come se non bastasse, Silente mi ha “ costretto” a stringergli la mano per simboleggiare una specie di collaborazione. Avrei preferito mille volte darla ad un Basilisco, ma non ho avuto scelta…e poi l’ordine di riprendere le mie vecchie attività.
Ricominciare a nascondere pensieri al Signore Oscuro, per non mettere a repentaglio la vita di molte persone…ma soprattutto la SUA vita. Ha deciso di essermi amica, restarmi accanto nonostante ciò che avevo commesso è ciò che sono diventato.
Anche quando ero un mangiamorte a tutti gli effetti, e cercavo in tutti i modi di tenerla nascosta dal Signore Oscuro lei…mi aspettava, aspettava una mia lettera per sapere se stavo bene e soprattutto se ero ancora vivo.
Ottavia, l’unica donna a cui sia importato davvero qualche cosa di me…non solo ai tempi di Hogwarts, quando ero vittima degli scherzi di Black e del suo amichetto Potter; ma anche adesso.
Silente la vuole al suo fianco, come membro ufficiale dell’Ordine della Fenice; avrei preferito non facesse una cosa del genere. So perfettamente che Ottavia, è una strega molto abile ed in gamba ma…se le succedesse qualche cosa?! Il solo pensiero mi fa orrore, lei è la persona più importante della mia vita, ed anche l’unica che io abbia mai amato.
Mi fermo davanti ad una colonna, e vi appoggio sopra una mano avvertendo in essa tutta la sua freddezza e rigida consistenza. Mi sembra passato un solo giorno, da quando la notte di Natale ha fatto il suo ingresso nella Sala Grande per il Ballo del Ceppo. La ragazzina alta e magra, con i capelli a caschetto dei tempi della scuola era scomparsa; al suo posto invece c’era una donna bellissima nel suo abito di raso nero dalla elegante scollatura dietro la schiena e i lunghi capelli raccolti in uno chignon.
L’avevo invitata io stesso al ballo, su “ ordine” di Silente perché voleva che tutti i professori avessero una dama. Quando mi si è avvicinata, le parole mi erano morte in gola…erano passati davvero anni dal nostro ultimo incontro.
In quel momento, mentre danzavamo sotto decine se non migliaia di sguardi avevo capito che non potevo più fare a meno di lei. Che d’ora in avanti, sarebbe stato per lei che avrei lottato…anche quando Silente mi avrebbe di nuovo chiesto di riprendere a spiare i mangiamorte e il Signore Oscuro.
Ricomincio a camminare e mi manca davvero poco per raggiungere la porta dei sotterranei…devo andarmene via il prima possibile, non voglio essere qui quando Ottavia arriverà. Vederla renderebbe tutto più difficile, ed io non potrei sopportare di vederla piangere di nuovo, non per me.
Durante tutti questi mesi, ho cercato un modo per dichiararle quello che provo per lei…ma non ci sono riuscito. Soprattutto perché da quando ha fatto ritorno in Inghilterra e ad Hogwarts come assistente della Caporall…quel codardo di Igor Karkaroff non le ha mai tolto gli occhi di dosso.
Arrivo finalmente davanti alla porta che conduce ai sotterranei, devo sbrigarmi altrimenti rischio di far incollerire il Signore Oscuro e soprattutto…sarebbe difficilissimo allontanarmi da Hogwarts se incontrassi Ottavia.

§ Severus! Pensavi di lasciare Hogwarts così?! Come un ladro…

Sento il cuore cessare di battere immediatamente, riconoscerei la sua voce tra milioni...un nodo mi serra la gola impedendomi persino di respirare come si deve. Lentamente mi volto e i mie occhi incontrano i suoi, due piccoli pozzi di ametista che ora sono attraversati da un’ombra di tristezza quasi delusione.
Restiamo a guardarci per un istante, che a me sembra durare un eternità…poi la guardo avanzare verso di me. Indossa un semplice abito colore crema, che fascia la sua esile figura e sulla testa porta un grosso cappello dello stesso identico colore del vestito fatta eccezione per una grossa piuma rossa.
Ora siamo l’uno di fronte all’altra, io solo so quante cose vorrei dirle in questo momento ma…non riesco a parlare, un nodo fastidioso si serra sempre alla gola vietandomelo.

§ Ottavia tu…

§ Te l’ ha chiesto di nuovo, non è vero?

§ Si, Silente mi ha chiesto di spiare i mangiamorte e l’Oscuro Signore.

§ Ma è una pazzia, un suicidio Severus e lo sai anche tu!

§ Non posso fare altrimenti Ottavia, io sono l’unico in grado di adempire a questo compito.

§ Promettimi che ti rivedrò ancora! Perché se non dovesse accadere, io impazzirei.

Ti guardo esterrefatto per le parole che hai appena pronunciato, e tu fai lo stesso fissandomi a lungo prima di abbassare lo sguardo imbarazzata. Allora anche tu provi qualche cosa per me, ben diverso dall’amicizia che ci aveva legato un tempo! Il solo pensiero, basta a far battere il mio cuore con forza…lentamente mi avvicino a te, porto due dita sotto il tuo mento e ti costringo a guadarmi negli occhi.
Non so quale forza misteriosa mi abbia dato il coraggio, so soltanto che quello che sto per compiere …è quello che voglio e desidero forse da sempre. Circondo i tuoi fianchi con un braccio, e prima che tu possa chiedermi spiegazioni per un simile gesto…le mie labbra si posano delicatamente sulle tue.
Un bacio è il nostro, che racchiude tutto quello che da quella notte di natale, ho voluto dirti ma che…non ho mai avuto il coraggio di fare. Racchiude il mio amore e quel “ ti amo” che a parole non sono riuscito ad esprimere…ed anche per te è lo stesso, in quanto ricambi con altrettanta dolcezza questo bacio…una dolcezza che mai avevo creduto potesse esistere per una persona come me.
Passano diversi attimi, e poi per mancanza di fiato ci separiamo…tu mi guardi, ed io faccio lo stesso con te. Ti accarezzo una guancia teneramente, mentre penso a quanto sia difficile allontanarmi da lei ora! Come posso prometterti, che mi rivedrai quando…neppure io so se farò ritorno?! Tu distogli lo sguardo, e apri il palmo della mano sinistra…al cui interno si trova una spilla che molti anni fa tu stessa mi avevi regalato come porta fortuna.

§ Tornerò a riprenderla, te lo prometto Ottavia…

Non ti lascio il tempo di rispondere, forse un po’ troppo bruscamente mi allontano da te, apro la porta e sparisco inghiottito dal buio dei sotterranei. Posso avvertire con sicurezza palpabile, il tuo sguardo seguirmi in ogni singolo movimento…ci sarà tempo per mettere allo scoperto i nostri sentimenti, ma questo non è il momento. Una volta che avrò fatto ritorno, dall’incontro con il Signore Oscuro avremmo tutto il tempo per questo te lo prometto. Sei tu che adesso di mai la forza per sopportare tutto questo, forse è sempre stato così ma…prima ero troppo stupido per capirlo.
Ritornerò presto da te Ottavia, e non permetterò a nessuno di allontanarti da me…neppure al Signore Oscuro in persona.
 
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