- Capitolo 1° -
666 Satan Kujaku e Kirin
Due fratelli due gemelli odio , risentimento invidia , rancore una punta d’amore, i sentimenti che li legano.
Kirin aveva ereditato il terzo occhio, l’occhio del ciclope, il potente occhio del padre.
Kujaku possedeva la bellezza della madre ma non era ciò che voleva, lui voleva l’occhio, il potere dell’antico sangue che gli era stato negato.
Kirin non voleva tre occhi, lui voleva essere come suo fratello, con un pugnale si trafisse un occhio umano il terzo occhio era indistruttibile pertanto sarebbe divenuto il secondo, era come suo fratello ora.
Kujaku voleva il potere, vendette il suo corpo come dimora di un demone una delle dieci bestie l’ottava, Adoramarek , l’avarizia, ora aveva la forza per realizzare i suoi obbiettivi.
Kirin era abile con la spada combatteva senza odio aveva il rispetto del padre.
Kujaku era convinto che suo padre non lo amasse, per questo lo uccise, ma lui credeva in una menzogna.
Kujaku voleva il potere di Kirin Kirin desiderava essere come Kujaku.
Il padre amava entrambi Il migliore avrebbe ereditato la spade, shunka shutou. Kujaku lo uccise. Kirin ebbe la spada anche se era molto abile non era il migliore. Kujaku doveva avere la shunka shutou, ma aveva ceduto il suo cuore all’odio, il padre era rammaricato, ma Kujaku non aveva capito Kirin invece si.
Ora il demone dentro a Kujaku è distrutto ora si è accorto dell’occhio mancante di suo fratello, e dell’amore del padre per lui, del suo nome inciso sulla spada.
Kirin ha ritrovato suo fratello, il fratello che ammirava tanto, ora piange, il suo cuore si è pentito, la spada è tra le mani del predestinato.
Voltandosi si dicono addio.
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Good-bye uncle......
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