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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: LE SIMPLE MAGIC
Genere: Sentimentale, Avventura, Fantasy
Rating: Per Tutte le età
Avviso: OOC, AU
Autore: andre4e galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 22/06/2007 16:38:09 (ultimo inserimento: 17/07/07)

7 ragazze scoprono di avere responsabilità e poteri straordinari. Con questi dovranno sconfiggere il malvagio Lord Killer
 
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IL DESTINO SEGNATO
- Capitolo 1° -

il destino segnato
In una stanza dell'ospedale di Foglia Nuova sette bambine piangevano scalciando a destra e a sinistra. Andre, nata insieme aprì i suoi piccoli occhietti marroni e vide davanti a se una luce abbagliante che la spaventò. Anche le altre cinque la vedevano e,insieme ad Andre, si misero a piangere. Le fate-tate accorsero da loro con un biberon, ma vedendo che non smettevano di piangere capirono che queste piccole fatine avevano visto la luce della predestinazione. Così chiamarono i genitori e dissero loro quello che pensavano.
-Com'è possibile?- chiese Lucia, la mamma di Andre
-Già, sono ancora così piccole!- disse Raffaella, la mamma di Babi
- Si, ma ciò vuol dire che avranno poteri straordinari!- disse Angela, la mamma di As
- Già, ma ciò significa che saranno ricercate da tutti- disse Teresa, la mamma di Desi
- Non siamo sicure che abbiano davvero visto quella luce- disse una dottoressa
-Ma solo quando un neonato la vede piange in questo modo- disse un'altra.
Voi vi chiederete cos'è questa "luce della predestinazione", bene ve lo spiego subito: questa luce può essere vista solo da quelle persone che, e questo lo sanno solo i membri del congresso di Ferides, sarebbero diventate S.M. e cioè guardiane protettrici della terra. Inoltre le persone predestinate avrebbero visto questa luce contemporaneamente. La cosa negativa era che se la luce sarebbe stata vista da piccole quando si sarebbe diventate grandi non ci si sarebbe ricordati più nulla! proprio come sarebbe successo a loro.
-E così, è proprio quella luce- disse Lucia
-Si,è proprio quella- disse una fata-tata
-Beh,se non altro le nostre figlie saranno famose. Anzi... è vero che non si ricorderanno!-disse Susanna, la mamma di Caro
-Beh, è meglio! così il potere non le darà alla testa- disse Anna, la mamma di Miki molto preoccupata.
Pochi giorni dopo queste piccole fatine furono portate nelle proprie case, ognuna con i propri genitori.


Molto, molto lontano da lì un bambina di tre anni circa, chiamata Ale stava facendo l'ennesimo incubo, uguale a quello che faceva ogni notte: sognava di essere persegiutata da un diavolo che la voleva portare dalla parte del male. Lei però non voleva e così apriva gli occhi...beh non era quello il miglior metodo ma per ora era sufficiente.Così si alzò, si affacciò alla finestra e vide che il cielo era popolato dalla luna, dalle stelle e da tante fatine notturne. Da quando la madre era morta, Ale aveva continuato a sperare nelle stelle che, come la maestra della scuola magica di infazia diceva, portavano fortuna e ridavano il coraggio e la speranza.Così dopo aver fatto quell'incubo orribile si affacciava alla finestra e osservava, per un po' di minuti, le grandi stelle dorate. Poi cominciò a piangere pensando alla madre dalla quale le era stato affidato un incarico per lei troppo difficile:assumere i poteri di guardiana delle metà. Per questo piangeva, perchè lei pensava di deluderla e di non riuscire a compiere quell'importante incarico e, anzi, nemmeno di cominciarlo. Poi andò verso la camera del padre.
-Papi, non riesco a dormire. Ho fatto ancora quell'incubo orribile!- disse, tristissima
-Cara la mia piccola. Devi stare tranquilla e continuare a credere nel potere stellare che...- disse il padre
-No!io non credo più in questo potere. Le ho guardate le stelle ma sta volta non sono riuscita a contenere le lacrime. Ora basta, devo smetterla di credere in queste sciocchezze: voi adulti siete solo bravi a mentire!!- disse Ale e scappò via, piangendo.
La sorella più grande, Giuli, l'aveva sentita piangere e le aveva chiesto il motivo.
-Le stelle non mi danno più la forza di prima e il papà non mi dà più la fiducia che mi dava prima. Non ce la faccio più: rivoglio la mamma!- disse Ale ricominciando a piangere
-La mamma è diventata una stella e tu, non puoi non crdere in lei!- disse Giuli -Ora torna a dormire e stai tranquilla!- aggiunse poi, con aria materna.

Nel frattempo Andre era nella sua culla e, come tutte le altre, stava dormendo sogni tranquilli.
 
Continua nel capitolo:


 
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