DOPO L'ATTACCO! - Capitolo 1° -
- Capitolo 1 -
Albus Silente si Materializzò davanti ai cancelli del parco di Hogwarts. Una crudele brezza fredda spazzava tutto il cortile; ma nell’aria si poteva avvertire l’odore e il profumo della libertà, della salvezza. Finalmente il mondo magico era in salvo; finalmente il crudele Lord Voldemort era stato sconfitto… ma il prezzo che era stato pagato per tale felicità era stato molto alto. S’incamminò verso il magnifico castello. Molte luci erano ancora accese anche se era già molto tardi. Sapeva che la notizia della caduta del Signore Oscuro si era già diffusa a tempo di record per tutto il mondo magico e che tutti sapevano, a grandi linee, cosa era successo quella notte. Immaginò che gli studenti fossero nelle rispettive sale comuni a festeggiare il lieto evento. Sorrise al pensiero che i professori, bene o male, non potevano far niente per evitare che continuassero a festeggiare. Forse, alla fine, si sarebbero uniti anche ai loro allievi. Varcò il portone che conduceva nella Sala d’Ingresso e quello che vide lo stupì leggermente. Radunati alla base della scalinata di marmo, c’erano Minerva McGranitt, Severus Piton, Filius Vitiours, Pomona Sprite e Hagrid. Tutti, a quanto pareva, aspettavano il suo ritorno e, quindi, notizie più certe su quello che era e che sarebbe accaduto. -Buonasera,- sorrise amabile come al solito. -Albus… allora? Cosa è successo?- chiese la McGranitt senza mezzi termini. -E’… è vero quello che si dice?- chiese la Sprite. -Temo proprio di si,- annuì tranquillo il Preside. -Intendi… Lily e James… morti?- chiese titubante Vitiours. Silente annuì. -E il piccolo Harry?- chiese Hagrid. -Harry sta bene,- sorrise Silente, felice. -E’ sopravvissuto? Veramente?- chiese Piton, parlando per la prima volta da tutta la sera. Albus annuì nuovamente. -E ora dov’è?- chiese Pomona. Come se avesse voluto rispondere personalmente a quella domanda, un piccolo strillo di pianto si udì nella Sala d’Ingresso, proveniente da sotto il mantello di Silente. Albus sorrise e aprì il mantello. Dopo averlo prelevato dalla casa distrutta dei suoi genitori, aveva messo il piccolo Potter al caldo, sotto il suo mantello evitandogli di prendere freddo. Tutti si strinsero intorno al vecchio mago, osservando il visino del piccolo Harry, del piccolo eroe che era diventata la speranza del mondo dei maghi, l’unica persona che era stata in grado di sconfiggere il Signore Oscuro. Minerva si portò le mani alla bocca. Tutto il visino del neonato era sporco di sangue, mentre sulla fronte, visibile attraverso il piccolo ciuffo di capelli corvini, spuntava una strana cicatrice a forma di saetta. -Albus, non dirmi che è lì che…- sussurrò. Il vecchio Preside annuì, senza riuscire a togliere gli occhi di dosso al piccolo bambino tra le sue braccia che lo guardava con aria serena, senza sapere cosa era successo. Albus guardò quelle stupefacenti iridi smeraldine che gli sorridevano. -Nonno,- balbettò il piccolo neonato felice. Il vecchio mago sorrise. -Voldemort ha tentato di ucciderlo ma non c’è riuscito. Quella cicatrice gli rimarrà per sempre sulla fronte,- rispose senza levare gli occhi di dosso dal neonato. -Dove starà?- chiese Vitiours, fissando allegro il bambino. –Dovremo affidarlo a qualcuno, Albus, non credi? Che ne dici di una famiglia di maghi?- -No, il piccolo Harry, adesso, è nello stesso pericolo di prima,- rispose Albus, distogliendo lo sguardo dal piccolo e guardando i suoi colleghi. –Non possiamo affidarlo ad una famiglia di maghi, sicuramente i Mangiamorte tenteranno di rapirlo, o peggio, ucciderlo, e non possiamo permetterci una cosa del genere.- -Cosa hai intenzione di fare, Albus?- chiese Minerva. -Rimarrà qui,- sentenziò Silente. –Qui, nel castello di Hogwarts, sarà al sicuro. Come vedete, Harry mi ha adottato come suo nonno, e ora che ha perso i suoi genitori, avrà comunque bisogno d’affetto. Hogwarts sarà la sua casa, e i suoi occupanti la sua famiglia. Questo bambino è un puro di cuore e tentiamo di farlo rimanere tale, d’accordo? Ha una magia incredibile e noi dobbiamo aiutarlo a svilupparla!- Minerva sorrise, imitata subito da Pomona, Filius e Hagrid. Severus rimase in disparte a guardare torvo il neonato che sorrideva felice, fissando i volti di tutte quelle persone che gli erano intorno.
Spazio Autrice: Ciao a tutti, ragazzi e ragazze! Che ne dite della mia idea? Mi è venuta leggendo una fanfic, più precisamente un capitolo in cui si parlava di un ricordo. E mi è venuto questo pensiero: Perchè non scrivere un fanfic in questa prospettiva? Da quel che ne so (e ne so molto poco!), nessuno aveva mai pensato a una fanfic come questa!
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lilylunapotter - Voto:
belliximooooooooooooooooo
sei bravissima
hai avuto un\'idea fantastica
aggiungi presto
baci
kikka
ciao ciao
by -MeFfY-
baci
Serenity-lily