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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: FUMO E CENERE
Genere: Sentimentale, Romantico, Drammatico, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: mirianasan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 15/06/2007 18:14:41

La mia prima fic su questo sito.Tratta da <<Le avventure dei malandrini>>by gattaitaly,la quale mi ha aiutato. Per le amanti della coppia Cristy/Evan.
 
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- Capitolo 1° -

Allora, come ho già fatto notare nella sintesi, la fic è una breve oneshot per coloro che amano la coppia Cristy per Evan, e che mi sa che mai la vedranno, purtroppo.
Gattaitaly si è gentilmente offerta di aiutarmi: Ha accettato con fatica dato che ha fatto una faticaccia a porre un happy ending per la coppia Cristy x Sirius.
Ma si è sentita in dovere per quelle poche e ardite lettrici (tipo la cara -cicus-, che ha minacciato di uccidersi nel caso Cristhine e Evan non fossero stati assieme) che amano la coppia e che non l'hanno vista fiorire.
Un piccolo avviso:
Le seguenti azioni non sono mai esistite nella fanfic, ma sono di mia pura fantasia ed invettiva.













Eccoti lì.
Capelli neri, lunghissimi e lucenti, raccolti in una coda bassa, tutta scarmigliata.
Occhi chiari, occhi fatti di neve e ghiaccio.
Ma che, appena scocca la scintilla, diventano fuoco.

“ Bello e dannato.”

Ti porti una sigaretta alle labbra con un gesto leggero ma deciso.
Poi la getti a terra, quasi scocciato, e scendi da quella staccionata, avvicinandoti a me.
Scoperta in pieno, ma d'altronde sono io che volevo farmi scoprire da te.
Arretro di qualche passo, mi porto i libri al petto, stringendo così forte da farmi male.
Non ho dimenticato.
Non ho MAI dimenticato.
E pure tu non sembri aver dimenticato le tue abitudini perché sorridi, maledetto, e ti avvicini così tanto che sono costretta ad appoggiarmi al muro.
<<Allora, che hai da guardare?>>
Abbasso lo sguardo.
Avverto la tua mano alzarmi il viso, deciso ma delicato.
<<Non abbassare gli occhi. Non farlo mai.>>
Dio, mi sembra ieri quando tu mi hai gettata a terra, malamente, e hai cercato di …di farmi del male.
E mi sembra ancora ieri quando mi sono ritrovata le tue rose rosse colme di scuse.
Sei un demone, Evan, e un demone resterai.

“Ma anche i demoni possono amare?”

Ti guardo negli occhi.
Sono belli, un po’ allungati, e diventano ancora più terrificanti quando la pupilla diventa verticale, e schegge rubiconde ti feriscono le iridi azzurrissime.
Tu ricambi lo sguardo, sorridendo di sbieco.
<<Dovresti essere dal tuo Sirius Black, Cristhine.>>
Sussulto.
Cristhine…raramente qualcuno mi chiama per intero.
L’unico a farlo era stato Sirius.
Il mio futuro marito.
Colui che amo.

“Colui…che…amo?”


Maledizione.
Maledizione!
Solo tu riesci a infondermi questo stranissimo sentimento.
Solo tu riesci a confondermi.
Sei il peccato, Evan Ross, e io sono solo una ragazza malata e ingenua.
L’angelo e il peccato…una coppia male assortita.
Si sa che gli angeli sono facili da sporcare, ma io voglio rimanere candida.
Mi scosto bruscamente.
<<Hai ragione. Addio.>>
Sento qualcosa afferrarmi il polso.
Chiudo gli occhi.
<<Evan…ti prego…>>
Braccia calde, calde come il fuoco, mi stringono forte, mozzandomi quasi il respiro.

“Potrebbero bruciare le mie ali, e potrei non volare mai più.”

<< Domani parto, bambolina. Per Durmstrang. Sei sicura che non vuoi venire con me? Non ti sposare con Sirius Black…vola via con me. >>
Avverto il tuo respiro sul collo.
Nonostante le fiamme che ardono il tuo cuore, il tuo alito è fresco.
Vuoi venire con me?
Non chiedermelo.
Non farlo, Evan.
Io amo Sirius Black, con tutta me stessa.
Io sono sua, gliel’ho detto.
Sua e di nessun altro.
Eppure sono così confusa…
<<Non posso.>>
La mia voce esce in una specie di rantolo.
Rallenti la presa e mi giri verso il tuo viso.
Mi guardi, serio come non mai, bello come l’inferno, ma altrettanto letale.
<<Lo ami?>>
<<Ovvio!>> rispondo con foga, agitandomi tra le tue braccia. <<Darei la vita per lui!>>
Mi sbatti contro il muro con violenza.
Avvicini le tue labbra.
No, ti prego.
Non farlo.
Non potrei più resistere, altrimenti.
Tra i tuoi capelli neri, che ricadono sul tuo bel viso, intravedo un ghigno.
<< E’ amore questo, o senso del dovere?>>
Di nuovo abbasso lo sguardo.
Dio, non ci riesco.
Non riesco a guardarti negli occhi e dirti che non ti amo.
Ma amo anche Sirius.
Dopo tutto quello che è successo…amore…sì, è amore.
DEVE esserlo.
Devo amare Sirius Black.
Inizio a piangere sommessamente.
Sono confusa.
Sono terribilmente confusa, e non so accettare una mia scelta.
<< Va tutto bene, bambolina.>>
La tua mano mi accarezza la guancia, con affetto, senza più foga sessuale.
Mi ricordi Sirius, tenero e dolce Sirius, mio futuro marito.

<< Ti amo.>>
Queste sono le mie, di parole.
Non so come abbiamo fatto a uscirmi dalle labbra.
Dio, fai finta di niente.
Fingi di non sentire, ti prego.
E invece no.
Perché sei un demone, un demone maledetto, e ti piace far del male.
O far del bene.
E’ tutta una questione di punti di vista.
<<Anche io.>>
E i nostri respiri si uniscono.
Un bacio.
Caldo, infuocato, che sa di sigaretta.
Eppure è un tuo bacio, e io non so resistergli.
Quando ti stacchi, respiri ansante, e sei rosso in viso.
Mi allontani.
<< Quando Narcissa ti ha chiesto di uccidere quella bestia, io ero lì. E sapevo che non avresti mai accettato. Perché sei una brava ragazza, Cristy Mcranney.>>
Rimango ferma.
Non riesco a muovermi.
Non riesco a capire il motivo di questa tua frase.
<< E come tale, porteresti nel cuore un rimorso nel venire via con me. E non è ciò che voglio.>>
E’ la verità, ma fa male comunque.
Non ti credevo capace di questo, Ross.
Tu sei un demone, e i demoni si prendono sempre ciò che vogliono.
Quella sera, nelle segrete, ne è stata una prova.
Sarei stata tua, se non fosse accorso Sirius a salvarmi.
Tua…
Mi sposti un ricciolo di cioccolata dagli occhi nocciola, e mi accarezzi di nuovo il viso umido di lacrime.
<<Non piangere. Evidentemente non era destino, bambolina.>>
Scosto la mano con violenza.
<<Sono stanca del destino!!! Sono stanca di non poter essere libera di scegliere!!!>>
Nemmeno mi accorgo che sto urlando.
Nemmeno mi accorgo che ti sto amando con tutta me stessa.
Inizia a piovere.
Pioveva anche quel giorno, o meglio quella sera, quando Sirius Black mi aveva convinta a scendere da quel cornicione.
E mi aveva chiesto se volevo sposarlo.
Sì, sì, volevo sposarlo.
Ma ora, sento un piccolo vuoto, insistente nel mio eterno amore.
La consapevolezza, o il dubbio, di quel che sarebbe successo se avessi risposto di no e fossi venuta da te.

“L’angelo che tramuta in demone e per di più lo fa con angelica innocenza.”

Mi stringi di nuovo.
<< Tu mi hai cambiato.>> sussurri. << Sei stata l’unica. E lo sarai sempre. Nel mio cuore c’è posto solo per l’angelo che sei e che sarai. Ma ora devo andare via, e tu non mi seguirai.>>
Ricordi.
Tanti ricordi.
Quella notte in cui sono venuta da te e abbiamo fatto l’amore.
Unica notte di passione e di rimorsi.
Ero stanca, ubriaca, e disperata.
Eppure è stato bello.
Passionale come solo il non amore può essere, vero, ma nella passione c’è qualcosa, qualcosa che riesce a scaldare le tue notti più di un tenero bacio di vero amore.
E non ti ho infettato…no, tu sei un demone, e non sei legato alle malattie dei mortali.
<<Tu…sei stato con Narcissa.>>
Devo saperlo.
Devo saperlo, Evan, non posso vivere con questo dubbio, come non potrò vivere sapendo la tua risposta.
Rimani in silenzio.
<<Cristy…>>
<<Dimmelo, ti prego. Dimmi se sei stato con Narcissa Black.>>
<<Sì.>>
Lo sapevo, in fondo.
<< E l’ami?>>
<<No. Amo te.>>
Mi stacco.
Sorrido tra le lacrime.
<<Mi basta.>>
Sì, mi basta, demone maledetto, mi basta sapere che tu mi ami come non hai amato la Black.
Mi basta sapermi fonte dei tuoi pensieri, fonte dei tuoi ardori.
Ma ora è tardi.
La pioggia sta finendo e l’alba sta principiando.
Devo andare.
E anche tu.
<<Sii felice, Cristy Mcranney. Ti ho amata per davvero, per quanto può valere.>>
<<Voglio venire con te.>>
Via, via da tutto.
Solo per te, solo con te, solo in te.
Ti amo, e me ne sono resa conto, ti amo e voglio rimanerti accanto.
Non sono sicura di quello che faccio, non lo sono mai, ma mi aggrappo ad una tenue speranza.
Mi aggrappo anche alle tue spalle, baciandoti le labbra.
<<Portami con te.>>
Se c’è una cosa, che in te ho sempre adorato, è il tuo tono da duro, con quel lieve accento bulgaro.
E l’adoro anche adesso, mentre mi dici questo.
Mentre mi spieghi, dolcemente, che non è possibile.
Che devo rimanere.
<<Tu ami lui. Lui può darti la vita che cerchi. Io cosa ti offrirei? Sono di natura infuocata, malvagia, infida. Mi prendo ciò che voglio con la forza, e ho tanti, tanti nemici. Ti darei una vita fredda, fatta di sotterfugi, fughe, bugie.>>
Lo so.
Lo so, dannazione, lo so, ma nulla è importante nel sapere che ci sei tu, accanto a me.
<<Baciami.>> sussurro, in un fil di voce. <<Baciami come non hai mai baciato Narcissa, né altre ragazze. Baciami per l’ultima volta.>>
Mi baci.
Le tue labbra, che sanno di sigaretta, lambiscono dolcemente le mie labbra, per poi scendere al mio collo.
Avverto un piccolo dolore.
I tuoi canini, aguzzi, mi hanno morsa.
Sorrido malinconicamente, mentre assaporo quel dolore che sa di passione.
Sei un demone, e lo resterai fino in fondo.
Ti stacchi.
Mi guardi.
<<Partirò felice, avendo in bocca il sapore del tuo sangue. Un sapore che mi accompagnerà in eterno.>>
Asciughi una mia lacrima.
<<Non piangere più.>>
La stessa frase che mi aveva detto Sirius Black.
Ricaccio indietro le lacrime.
No, non piangerò mai più.
Un angelo non piange, un angelo è felice di esserlo.
Mi prendi la mano, la baci, scivoli fino al serpente, assaporando ogni centimetro di quella pelle maledettamente tatuata.
Poi alzi lo sguardo.
Mi ci perdo e vorrei perdermi lì dentro per l’eternità.
<<Addio.>>
Mi lascio scivolare lungo la parete di quel muro.
Non oso guardarti mentre te ne vai via, ho troppa paura.
Nascondo il viso tra le mani, mentre avverto il fragore delle fiamme.
Apro gli occhi.
Una fiammata, scarlatta e bellissima, davanti a me.
E poi, solo fumo e cenere.
Te ne sei andato per davvero.
Mi rialzo, mi sistemo alla meglio la lunga gonna di seta.
Sorrido tristemente, mentre le mie dita scorrono su uno spacco violento, sulla stoffa strappata dall’irruenza.
Forse non l’hai notato…ma ho indossato la stessa gonna che mi strappasti quella notte, in un tentativo violento di possedermi.
Ma ormai è tardi.
Devo tornare da Sirius.
Lui mi aspetta.
Mentre dietro di me…non è rimasto più niente ad attendermi.
Nessuna vita, nessuna esistenza.
Solo fumo e cenere.


“Io, Cristy Mcranney, sono un angelo.
Un angelo che vorrebbe sporcarsi ma non può.
Un angelo che è costretto a volare in cieli troppo alti per venir raggiunta dai demoni.”

 
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