BAMBOLA
- Capitolo 1° -
Hyka:allora, prometto che i due personaggi che compaiono nella mia ficcy sono Karuto e l'exCacciatore.
Karuto è il fratello di Killua che sembra una ragazza, indossa sempre un kimono rosso e ha i capelli neri lunghi fino alle spalle.
exCacciatore è l'unico soppravvisuto di una banda di hunter che aveva assalito la famiglia zoldick, ma funoro quasi tutti uccisi da Kanaria.
Bene, aggiungo solo che non sapendo nulla di sti due, mi sono presa una grande licenza crativa, insomma non si sà quasi nulla di loro, perciò ho lasciato a briglia sciolta la mia immaginazione.
Spero che il risultato vi piaccia.
Sono nato essere umano.
Sono cresciuto circondato dal lusso, senza affetto ed allenandomi ad uccidere senza esitare, qualsiasi cosa sia la preda non importa, io devo solo eseguire un ordine: La devo uccidere.
Un anima bianca, nera e grigia, strattonato sempre e agghindado da quello che ormai sembra il fantasma di mia madre.
Sono diventato una Bambola. La sua Bambola
Come ripete mia madre, una bellissima Bambola, ma da quello che sò io, a nessuno piacciono le bambole sporche.
Tranne a lei, perchè la mia bellezza raggiunge il massimo quando uccido.
Ma di solito le bambole riposano sui mobili oppure dentro delle belle teche di legno e vetro lucido.
Invece io sono una bambola che si muove, che parla e soppratutto uccide.
Oh si, io uccido. Io vivo perquesto. No, per loro io devo vivere di questo.
Pero io credo di essere diverso, altrimenti non avrei suonato il richiamo.
C'era lui.
Famiglia, come fai, come fate?
Come potete dire: E' meraviglioso questo lavoro?
Secondo me è meravigliosamente schifoso.
Chiedersi che tipo di arma usare, poi decidere, pianificare un piano, seguire la preda come un lupo che assapora le sue fauci pensando alla preda che tra poco divorerà e per finire l'uccisione, rapida come uno sbattere di ciglia o cosi lento e straziante da sentire quanto male stai causando.
Alla fine però ci si sporca sempre.
Di sangue.
Quando torno a casa dal lavoro, per prima cosa mi lavo sempre le mani, mi sistemo, per essere sempre in ordine, si devo essere sempre perfetto.
La bella Bambola di mia madre, in bella mostra vicino a lei, sempre in ordine, sempre pronta per lei.
E sempre ogni giorno sento mio padre lodarmi e schifarsi vicino a me.
"Sei uno dei migliori della famiglia...peccato che sembri frocio, non troverai mai una fidanzata cosi"
"Chi ha detto che voglio una ragazza, potrei anche desiderare un uomo"
"Scemenze, me ne accorgerei se ti piacessero i ragazzi, ti ricordo che tuo fratello Killua ha un infatuazione per Gon"
"Ma lui non te l'ha mai confermato"
"Basta vedere i suoi occhi quando si parla di lui"
"...lasciami in pace padre"
E cosi più o meno finisco i discorsi...da quando Killua se ne andato di nuovo.
Sei stato bravo Killua.
Ma io, sono diverso da tè, vorrei andarmene, ne ho tutti i motivi e desideri, ma ho una ragione per rimanere.
Sono una bambola ed è per questo che sono bravo a nascondere un illusione, nascondero la mia illusione e cosi si avvererà un desiderio.
La sera vengo sempre da te...mia ragione.
"Ben arrivato signorino"
"Buona sera cacciatore, per poco in questi giorni non uccidevi il nostro fido"
"Mi spiace signorino"
"Volevi aiutare il mio fratellino è il suoi amici vero? Hai fatto bene"
"Scommetto che tu invece hai suonato il richiamo vero?"
"..."
"Sei l'unico che avrebbe potuto farlo"
"Non l'ho fatto per quegli intrusi, non l'ho fatto per Killua"
"Lo sò, l'hai fatto per me, grazie Karuto"
"..."
"Mi devi uccidere?"
"No, non preoccuparti"
Si avvicina a me, e mi stringe forte.
"Non sei una bambola"
E l'unica persona con qui riesco a confidarmi, ad aprire il mio cuore.
"Cacciatore, sono un tuo amico vero?"
"No, noi due siamo amanti"
"E' tanto diverso?"
"Si molto più diverso, io ti amo"
Mi distacco da lui e cominciò a parlare tirando fuori il mio veleno,
"ma sono una Bambola, sono un mostro, senza sentimenti, non soffro, uccido per divertimento e non faccio che far soffrire gli altri! E e..."
Continuo a parlare di tutto quello che mi passa per la testa.
"Io non posso amarti, sono una Bambola, non"
"Smettila, non te ne accorgi, se dici tutto questo, se pensi tutto questo, vuol dire che soffri tu stesso e questo pur voler dire solo una cosa, che hai dei sentimenti, le bambole sono oggeti, tu sei una persona! Ed è per colpa loro se soffri cosi, la tua anima è ferita, ma io ti sono accanto, lo sai, lo sai che ti amo e anche tu mi ami, oppure imparerei ad amarmi se per adesso non ti senti in grado di farlo"
Lo guardo davvero felice che lui mi sia cosi vicino, anchio lo amo, ma non riesco a dirglelo, prima o poi lo farò, per adesso no, non sono abbastanza forte.
"Cacciatore...posso rimanere qui con te stasera?"
"Meglio di no"
"Va bene, tornarò domani sera"
E cosai mi appresto ad andarmene ma prima che lui mi perda di vista riesce a dirmi
"Non sei la loro Bambola, tu sei Karuto, ricordalo"
Si lo sò, perquesto sirrido al buio, sorrido alla nostra illusione che finalmente forse prenderà forma e per questo che tornando a casa, vado subito a dormire.
E tutto ricmincia da capo il giorno dopo, ma io lò sò che qualcosa è cambiato, dopotutto sono fratello di Killua, dopotutto nulla è immutabile.
Lo sò, prima o poi riuscirò a cambiare.
L' hai detto tu stesso a nostro padre Killua, se puoi farlo tu, posso farlo anchio.
E forse cosi diventerò forte.
"Figliolo, cosa guardi da quella finestra?"
"Mamma sto guardando il nostro bosco"
"é interessante?"
Non le rispondo, so io cosa c'è di importante è il mio segreto, la loro illusione e finalmente la mia realtà.
Hyka:oddio, che cosa allucinante ho scritto, sapete ho in mente di farne un seguito.
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