STELLE NELLA NOTTE - Capitolo 1° -
PROLOGO
Harry James Potter si svegliò di soprassalto con le lacrime agli occhi.
Lacrime che si affacciavano ogni giorno con più facilità ai suoi occhi, ma che lui insisteva nel voler frenare, anche se cominciava a pensare che non sarebbe più riuscito a trattenerle.
Scuoteva il capo, serrava le palpebre, e tentava di concentrarsi su qualsiasi altra cosa che non fossero i suoi ricordi o quei dannati incubi che ogni notte tormentavano il suo riposo, già di per sé molto precario.
Lo fece anche questa volta.
No, non avrebbe ceduto.
Non si sarebbe lasciato sopraffare.
Si alzò e andò alla finestra, cercando aiuto e pace nell'immensità della buia volta celeste, e osservandola si calmò pian piano.
Il cielo aveva questo potere su di lui.
Rimase immobile per un tempo indefinito a fissare le stelle, quelle stelle che aveva maledetto così tante volte da pensarle ormai sprofondate nell'inferno, ma che invece rimanevano lì, immobili, brillanti come non mai, quasi a volersi vantare della loro eterna presenza.
Harry amava le stelle.
Le amava perchè sembravano dargli pace.
Le amava perchè erano le sole a vederlo come uno dei tanti.
Le amava perchè per loro era solo Harry.
Non Harry Potter.
Non il bambino sopravvissuto.
Non il salvatore del mondo magico.
Solo Harry.
Il suo sguardo accarezzò le costellazioni una ad una, mentre il suo cuore si riempiva di tranquillità.
E fu un attimo: i suoi occhi la videro.
Quella stella.
Una delle tante fino a poco tempo prima, fino a quando non era divenuta il simbolo del dolore più grande.
La testa gli gridò di abbassare il capo, di allontanare gli occhi e il cuore da quella vista, ma non riuscì a farlo.
Non riusciva a fare a meno di guardarla.
E allora rimase lì a fissarla, bella e luminosa, mentre il vento soffiava leggero e sembrava che una voce gli sussurrasse qualcosa.
E in quel momento comprese di non poter continuare a resistere.
Di non poter dimenticare o ignorare quel passato che tanto odiava.
Di non poter salvare un mondo senza prima salvare se stesso.
E lasciò che le lacrime scendessero, che il dolore del suo cuore esplodesse in mille singhiozzi, e che la sua voce divenuta roca sussurrasse al cielo il nome che da più di un anno lacerava il suo animo e che quella stella recava come baluardo dei suoi ricordi.
-Sirius..-
"Ti ho amato e ti ho perso, e perderò chiunque mi ami o io decida di amare" pensò.
"Perderò tutti, così come ho perso te, i miei genitori, Silente, Cedric.."
- Vorrei poter avere ancora qualcuno da amare..- sussurrò alle stelle
- Vorrei non essere solo..-
Abbassò il capo sulle braccia incrociate, e non vide una stella cadente fendere il buio e sparire oltre l'orizzonte.
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giuliath
giuliath
kiara91 - Voto:
g93m - Voto:
sei proprio brava.Sei parente della Rowling?