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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: One Piece
Titolo Fanfic: AENEIDE
Genere: Azione
Rating: Per Tutte le età
Autore: aenea galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 19/02/2003 00:13:38 (ultimo inserimento: 07/05/04)

ma che volete che vi dica? leggete no?!!
 
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SI COMINCIA!!!
- Capitolo 1° -

Il cielo quel giorno aveva assunto una incredibile sfumatura di azzurro.
Sulla distesa blu la caravella ondeggiava placida e indolente, solcando con pigrizia le onde del mare che si infrangevano contro lo scafo della Going Merry.
Un paio di gocce caddero addosso alla figura che sonnecchiava stesa vicina al gavone di prua.
Il ragazzo si scosse dal torpore, aprì un occhio, si mosse appena, infine richiuse gli occhi, proteggendosi dai raggi del sole.
Dal fondo della nave proveniva un piacevole profumo di mandarini, mischiato all’odore salmastro del mare.
Due figure erano affacciate sul parapetto del ponte del castello di prua, intente a parlare e a osservare la superficie schiumosa dell’acqua. Dall’espressione sui loro volti, sembrava fossero assorti in una qualche profonda discussione filosofica. Lievemente incuriosito Il ragazzo cercò di ascoltare quello che dicevano.
- Ti dico che è così!- diceva il tipo coi capelli neri e un assurdo naso appuntito.
- Nooo! ma sei fuori? Non può assolutamente essere come dici tu.... altrimenti i cavoli cosa servono a fare? E le cicogne poi... come spieghi la loro utilità se non in questa maniera?
Sembrava talmente convinto di quello che diceva che Usop non potè che mettersi le mani nei capelli e mugugnare spazientito.
Zoro sogghignò, si mosse nuovamente per trovare una posizione più comoda.
Stava per chiudere nuovamente gli occhi, quando una figura si stagliò davanti a lui.
-Beh?!- chiese lievemente spazientito. Trovava irritante essere interrotto nel sonno, cosa che succedeva piuttosto spesso, visto che quella sembrava la sua attività preferita.
- Come beh?! - rispose una voce femminile dall’alto. Sembrava arrabbiata.. tanto per cambiare.
La ragazza alzò di un ottava il tono della voce:
- Quando ti deciderai a sbatterti minimamente anche tu su questa nave? O vuoi continuare a dormire? Ormai non fai che quello!! Guarda Sanji, lui si che si impegna per tutti noi!!
Sentendosi nominare dalla diabolica creatura che adorava il cuoco apparve dalla porta della nave, quasi trasportato da una nube di cuoricini.
- Nami!! tesoruccio adorato!!! cosa vuoi per cena? sono disposto a fare tutto per te stasera.. tutto.. hai capito???- disse lanciando un’occhiata di sbieco allo spadaccino stravaccato sul legno, che per tutta risposta si strinse nelle spalle.
Nami invece non si fece ammorbidire dalle gentilezze del biondino, anzi, sembrava sul punto di sputare fuoco.
- Non fare tanto il gentile con me! A chi toccava stamattina di pulire il bagno?!-
Per la prima volta il cuoco pareva essere rimasto senza parole, piano piano divenne piccino piccino, e la nube di cuoricini che prima lo trasportava su tutta la nave ormai sembrava essersi dissolta con un sospiro doloroso.
- Ehm... beh... effettivamente...-
- Non una parola di più! Fila a pulire il bagno!!!- strepitò impietosamente, senza neanche fare caso ai lacrimoni che si erano formati agli angoli degli occhi di Sanji, che scese le scale sconsolato trascinando i piedi e tirando rumorosamente su col naso.
Ormai anche Rufy e Usop avevano smesso di parlare ( avrete capito di cosa, spero..) e guardavano Nami come aspettandosi che in pochi secondi si trasformasse in un drago.
Zoro chiuse nuovamente gli occhi, senza trattenere un’altro sogghigno.
- Cosa cavolo ridi a fare? Vai subito ad prendere secchio e spazzolone e pulisci il ponte!-
Lo spadaccino sbuffò. Poi lentamente e con indolenza, ovviamente per aumentare l’irritazione della cartografa, si alzò. Con imperturbabile calma si stiracchiò, fece scrocchiare le ossa delle dita e si grattò la testa. Poi guardò Nami, dalla cui testa a questo punto fuoriuscivano fulmini e fumi neri.
Usop e Rufy assistevano alla scena indecisi se divertirsi o preoccuparsi.
Nami aveva decisamente un bel caratterino, e Zoro non contribuiva certo a calmarla... anzi sembrava quello che più tra tutti loro avesse il potere di farla infuriare.
Intanto lo spadaccino sembrava essersi definitivamente svegliato.
Nami lo guardava torva, le braccia incrociate sul petto, il piede destro che batteva nervosamente sul ponte.
Zoro la fissò divertito, poi si girò, prese le spade appoggiate al parapetto e si avviò verso la cambusa.
Nami sembrava ormai fuori di se, gli altri due che assistevano alla scena erano pronti ad abbandonare la nave.
Lo spadaccino aveva quasi raggiunto la porta , quando si girò verso la cartografa, sogghignando.
- Mocciosa.. sei hai le tue cose non hai che da dirlo, ormai lo sappiamo tutti che diventi ancora più rompiballe!-
detto questo sparì dentro l’interno della nave.
Nami divenne paonazza, Usop e Rufy spostavano lo sguardo allibiti tra lei e l’uscio vuoto.
- BASTARDO!!!!!- gridò lei. Poi si girò verso i due che muti non sapevano cosa dirle per calmarla.
Usop rimpicciolì vistosamente, Rufy invece la osservava intensamente.
- Cosa vuoi!?- chiese aggressiva Nami.
Per tutta risposta il capitano si avvicinò a lei, le mise le mai sulle spalle, la guardò negli occhi.. poi sorrise.
- Allora se hai le tue cose tra poco al posto dei mandarini cresceranno dei cavoli!!!!!- disse convinto.
per tutta risposta ricevette un calcio in faccia, dopo di che venne scaraventato violentemente fuori bordo.





Il sole era ormai scomparso dietro alla coltre nera del mare. Un velo scuro copriva ogni cosa quella notte.
Seduta sul parapetto di prua Nami poteva scorgere la luna e le stelle...alte nel cielo, ma qualcosa tuttavia non la lasciava tranquilla, non le permetteva di abbandonarsi a pensieri sereni.
Il log Pose che aveva allacciato al polso si comportava in maniera bizzarra, continuando ad oscillare frenetico, come indeciso sulla direzione da indicare.
La ragazza tornò a scrutare l’orizzonte alla ricerca di un qualche indizio, per capire dove cavolo erano finiti, ma tutto quello che riusciva a scorgere era solo acqua, acqua e ancora acqua.
La luna effettivamente si trovava spostata rispetto al posto che doveva occupare secondo le previsioni della ragazza, e alcune stelle le erano sconosciute.
Come poteva dire ai ragazzi che si erano persi?
Sembrava impossibile anche a lei, eppure non riusciva a trovare alcun riferimento.
Normalmente avrebbe atteso pazientemente di scorgere qualcosa, ma quella sera era inquieta, non riusciva a spiegarsi perchè...
I suoi pensieri vennero interrotti dalle urla di Sanji che annunciava che la cena era pronta.
Sentì il familiare scalpitare delle scarpe dei suoi compagni affamati che accorrevano in cucina, e la seguenti cucchiaiate che Sanji infliggeva al primo malcapitato che entrava in cucina, colpevole soltanto di non essere Nami, e le conseguenti bestemmie e baruffe.
Sorrise tra se, pensando a quei balordi dei suoi compagni, che nella maggior parte del tempo sembravano dei veri buffoni, ma al momento giusto sembravano svegliarsi improvvisamente, diventando dei guerrieri potenti e senza scrupoli, ed erano pronti a tutto per difendersi l’un l’altro, senza chiedere nulla in cambio.
le tornarono alla mente i momenti dell’ultima lotta ad Arlong Park, la furia con la quale tutti si erano battuti, per difendere lei e il suo villaggio, ma sopra a ogni cosa, per riscattarla da quella assurda situazione per poterla avere sulla Going Merry.
Si riscosse dai suoi pensieri quando un refolo di vento ghiacciato le solleticò la pelle delle braccia, facendola rabbrividire.
Con un moto di inquietudine alzò lo sguardo, cercando nell’oscurità.

All’improvviso la scorse.

Una sensazione di panico si impadronì di lei, facendola pietrificare lì dove si trovava, sul ponte del castello di prua. Non aveva mai visto niente del genere, e ne era spaventata.
Poi si riscosse con un brivido violento, e corse nella cucina della nave.
Sanji era intento sui fornelli, dava le spalle agli altri, che si avventatvano sulla tavola apparecchiata.
Ma all’ingresso di Nami tutti si bloccarono come statue.
Rufy aveva due cosciotti di pollo incastrati in gola, Usop il naso infilato in un calamaretto, Zoro invece si stava portando un bicchierone di vino alla bocca, ma ora il suo braccio era sospeso a mezzaria, e il ragazzo guardava Nami, aspettando che parlasse.
- V... venite fuori subito per favore....- balbettò lei.
senza discutere i compagni la seguirono sul ponte, e guardarono dove lei indicava, verso l’orizzonte.
Una gigantesca nube rossa procedeva verso loro, anzi, era più appropriato dire che galoppava verso di loro, carica di lampi
e fulmini azzurrini.
- E’ diretta verso di noi?- chiese Usop allarmato, con la voce stridula.
Nami annuì senza fiatare.
- CHE BELLOOOOO!!!!!- gridò Rufy allungandosi per la felicità! Incredibile... nulla lo spaventava!
Nami lo guardò allibita, poi cercò con lo sguardo Zoro, ma anche lui non sembrava minimamente preoccupato dal quel fenomeno, anzi, aveva incrociato le braccia e si era avvicinato a Rufy, come in attesa.
- Secondo te cos’è?-chiese lo spadaccino al suo capitano
- Boh?! Io dico che è una nuova avventura!!!!-
La ragazza guardò Sanji. il cuoco le sorrise, poi cercò nella tasca della giacca la scatoletta delle sigarette, ne estrasse una, la portò alla bocca e la accese. Inspirò con forza, gustandosi tutto il sapore del tabacco come fa un buongustaio con un piatto prelibato, poi fece uscire il fumo dalle narici.
Nami era incredula. Quelli erano dei veri pazzi! Ma non li spaventava nulla!!? Poi il suo sguardo si posò su Usop che tremava nascosto dietro al cuoco, quindi la ragazza dovette ricredersi.
- Allora? cosa facciamo?-
chiese al capitano.
- Aspettiamo!!!!- rispose lui fiducioso, al suo fianco Zoro era imperturbabile, le fedeli Katane allacciate alla vita.
Sanji fumava indisturbato, appoggiato al parapetto, mentre Usop continuava a lamentarsi per la paura.
Nami inspirò forte. Doveva essere all’altezza dei suoi compagni.
Del suo capitano, così strano, così forte; dello spadaccino, determinato e burbero, ma con un animo gentile; del cuoco, che ingannava con le apparenze, mostrando poi la propria vera indole; il raccontastorie Usop, così ingenuo, e semplice, e buono.
Volse nuovamente lo sguardo alla nube che si profilava minacciosa all’orizzonte, rombando e ruggendo, in continuo movimento. Ormai l’impatto con la nave era prossimo, e la nuvola vista da vicino incuteva ancora più timore, con quel colore che le ricordava il sangue, e quei fulmini che agitavano il mare che sembrava essere divorato dalla corsa incessante e incontrollata della massa.
Nami si erse in tutta la tua statura, sorrise a Usop, cercando di infondergli lo stesso coraggio che lei stessa faticava a racimolare nel suo cuore, e affiancò il suo capitano e quella ciurma balorda sul ponte del castello di prua, dietro la strana polena di quella piccola caravella che sembrava avviarsi ormai verso una fine sicura.



 
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VOTO: (3 voti, 5 commenti)
 
COMMENTI:
Trovati 5 commenti
kyo250 - Voto: 31/01/09 12:11
la storia è bellissima!! fantastica! ti prego come gli altri di continuarla!!!!! è un peccato che non la continui! per favore! ç__ç
D'accordo con il commento: 1 si - 0 no, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

Rif.Capitolo: 30
mary-nana89 - Voto:
04/11/08 17:10
è da anni che aspetto che tu la continui... Ti pregoooooooooooooooooooooooo!!!!
ç_ç piango....
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

Rif.Capitolo: 30
similu88
16/09/08 20:19
Non puoi lasciarci così!!!Ti prego continua!!! La tua fanfic è molto bella mi piace tanto!
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

Rif.Capitolo: 30
giodan
07/07/08 16:41
ti prego continuala!!!!
D'accordo con il commento: 0, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

Rif.Capitolo: 30
shedevil - Voto:
22/05/08 12:37
Perchè non hai più continuatoooo???????????????
sob sob sigh!
La storia è stupenda, è davvero un peccato non concluderla. Morirò di disperazione se non la finisci!!!
D'accordo con il commento: 3 si - 0 no, e Tu? / No   |   Segnala abuso Rispondi

 
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