LA CACCIATRICE DI ILLUSIONI
- Capitolo 1° -
La cacciatrice di illusioni
A volte capita di sentirti vuota come un foglio bianco.
Una sensazione quasi incomprensibile.. come se avessi perso tutto,come se non avessi più nulla.
Fin da piccina,ogni autunno,speravo di poter catturare una foglia morente appena staccatasi da un albero nel lungo viale del parco della mia città.
Là si diceva riposassero tutte le foglie stanche di vivere che non avevano più nemmeno quel poco di forza per rimanere appese ai loro rami..il vento fiacco si limitava a cullarle fino a terra.
Una strana ambizione.
Si diceva che riuscendo a prendere una foglia cadente tra le mani,in volo prima che si poggiasse a terra,un tuo desiderio poteva essere esaudito.
Ma ogni mio tentativo era vano,ogni volta che ci provavo mi rendevo ridicola ad occhi altrui mentre cercavo disperatamente di non perdere di vista la foglia dei desideri del momento che si lasciava trasportare da quel leggero vento freddo.
Ed ad ogni occasione mi sfuggiva sempre: a volte era troppo lontana,a volte la mancavo per un soffio.
Divenne da subito un’ossessione,un obiettivo da raggiungere,un sogno da realizzare,un foglio bianco da riempire con chissà quali parole.
Ci provai così tante volte che ora non saprei davvero dire quanto tempo della mia vita ho finto di essere una cacciatrice di foglie che potevano esaudire i capricci più nascosti.
Quattro,cinque anni di agonia forse,per la cattura di una semplice foglia morta.
Ma il tempo cambia tutto,e come lui anche le persone cambiano e accadono avvenimenti che ti portano a riflettere.
Non si dimentica mai,ma i vecchi ricordi vengono sostituiti e nascosti nell’anima e nella memoria.
Si crede di aver dimenticato e non si cerca più ma non basta sotterrare.
Un giorno come tanti altri,una folata favorevole mi fece ritrovare tra le mani una foglia d’acero,senza soffrirne la porsi subito ad una persona poco distante da me dicendo:
“tieni!Puoi esprimere un desiderio.. ma fai attenzione!è preziosa,io l’ho cercata per anni ed ora è qui.. non stringerla troppo o si potrebbe rompere.. ora è tua”
Troppo banale?
Un gesto affrettato e stupido forse…
Avevo catturato il mio sogno e lo avevo buttato.
Osservandolo bene aveva un aspetto rozzo e disdicevole per un’utopia durata cinque anni..una lunga illusione regalata ad uno sconosciuto che non la desiderava affatto...
Ma ero sicura che quella non era la mia foglia,il mio desiderio non si sarebbe mai fatto catturare così facilmente.
Sorrisi.
Avrei seguito il mio cammino,avrei raggiunto i miei sogni con le difficoltà presenti sui miei passi..
Ora che ci penso…se bastasse una foglia caduta dal cielo a far esaudire i tuoi desideri,sarebbe fin troppo facile.. e non sarebbero più tanto impossibili,non sarebbe più così meraviglioso impegnarsi tanto per sperare di vederli realizzati.
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