L'AMORE È FORTE.
- Capitolo 1° -
Quella sera stessa chiesi a Kujo di incontrarci nel parco vicino all'istituto, e ha accettato senza chiedermi nulla.
E' ancora in grado di fidarsi di me dopo tutto quanto ho causato, per fortuna.
Quando arrivai, lui era già qua ad aspettarmi.
"Di cosa volevi parlarmi Kadoma?"
"Kujo-senpai, volevo chiederti ancora scusa per quello che abbiamo combinato."
"Dovevi dirmi solo questo?"
Il suo sguardo sempre serio è sempre in grado di trafiggermi e perciò ciò che sento in fondo mi spaventa, il cuore batte all’impazzata, ma devo parlargli.
"Kujo-senpai, io, non volevo chiederti solo questo, perciò ti prego, fammi finire di parlare, per me è cosi difficile esprimermi, soprattutto con te!"
Mi guardò con il suo solito sguardo, uno sguardo davvero strano, però mi sorride.
Un sorriso per me davvero molto dolce.
"Va bene, comincia pure"
"Grazie, io mi sento tanto in colpa perchè ti ho ingannato, mi sono prestato a quell'orrendo scherzo e anche per aver disonorato anche il tuo amato club"
"E' tutto finito, lo sai, non tormentarti e se proprio vuoi espiare datti anima e corpo al club di Karate."
"Va bene Kujo-senpai…"
Plic Plic Plic
Perchè proprio adesso? Perchè piove proprio adesso?
"Sta iniziando a piovere, torniamo al dormitorio"
Lo seguo, si lo seguo fino ad arrivare a quella che suppongo sia camera sua.
Mi guardo attorno
"Hai una camera singola. Che fortuna"
Ha cominciato a fissarmi.
"Spesso mi sento solo qua...comunque sbrigati, spogliati e indossa questi, ci siamo bagnati un pò per strada, non devi prenderti un raffreddore"
Per un momento esito, non siamo poi cosi tanto bagnati…
"...Va bene"
Vado in bagno a cambiarmi, indosso il pigiama verde che mi ha dato, è davvero enorme, sia la maglia sia i pantaloni, Kujo è davvero alto e robusto in confronto me.
Poi torno da lui in camera, si è cambiato anche lui nel frattempo, adesso indossa un pigiama azzurro, che riesce in qualche modo a farlo sembrare tenero…
Mi viene da sorridere.
"Certo che i miei vestiti sono proprio larghi per te."
"Non importa, sono molto comodi, mi piacciono…"
Forse però dovrei dire che tu mi piaci…
"Davvero? Anchio ti piaccio?"
Cosa? Perchè? Come?
Non è possibile.
Il mio cervello è andato in tilt, mi sembra che si stia avvicinando a me, il mio volto fra le sue mani, si è dovuto chinare parecchio, le sue labbra premono sulle mie.
E’ impazzisco..
Non ho la forza di reagire, non c'è l'ho mai.
Si, è una fantasia meravigliosa.
Poi si scosta da me, tenendo comunque il mio volto in una presa forte ma dolce.
Devo trovare come quella volta un pò di coraggio...
"Si Kujo-senpai, mi piaci molto...Forse ti amo"
"Senza forse… "
"Si"
Ci confessiamo cosi i nostri sentimenti reciproci, poi ci sediamo vicino al letto, cominciamo a parlare di tutto fra intervalli di baci al miele, e cosi ci conosciamo meglio, dal peluche regalato all’ottavo compleanno dalla prozia al primo torneo di Karate vinto quel lontano giorno di primavera!
Mi sento cosi bene.
Verso le ventitre, decido di andarmene in camera mia, ci salutiamo con un altro bacio.
"Ci vediamo domani, dormi bene Kadoma-chan."
Arrossisco a quelle parole, ma ne sono felice e sorrido serenamente mentre vado fino in camera mia.
Il più bello dei miei sogni si è avverato in modo cosi inaspettato…
Hykary90: Breve One-shot senza pretese, dolce, carina, ecc ecc, spero vi sia piaciuta.
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