SPIEGAZIONI PLAUSIBILI
- Capitolo 1° -
hola! questa fanfic è stata scritta da sweet-inside e kiahb26, anche se tengo io i commenti... è stata una gran fatica scriverla (special thanks to messenger) ma alla fine... ce l'abbiamo fatta! Kia! Siamo miticheeee!!!!
fateci sapere cosa ne pensate lasciando un commentino per favore...
Grazie ^_^
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“Non ho più intenzione di avere a che fare con voi tre” disse freddamente Yuriy mentre i suoi compagni di squadra lo guardavano stupefatti. “Yu ma perché?” chiese Boris con gli occhi lucidi, “che ti abbiamo fatto?” chiese piangendo. “sono affari miei!!! Dovete sparire da qua!” ringhiò il rosso. Ivan e Sergej uscirono fuori rassegnati, ma Boris no. “Se non mi dai delle spiegazioni plausibili non mi muoverò da qui” disse risoluto. “spiegazioni plausibili? Non voglio più stare con dei perdenti come voi!” urlò il rosso buttando fuori anche Boris.
E così in due posti diversi due ragazzi legati da tanti anni di amicizia piangevano, uno per la brutta azione, l’altro nel sentirsi rifiutato…
“non è possibile… ma perché fa così?” singhiozzò Boris raggiungendo i suoi compagni di squadra. “non siamo dei perdenti… non lo siamo non lo siamo non lo siamo!!!!!!” gridò fra le lacrime. Ne era convinto. Non erano dei perdenti…
“Yuriy non è normale. Aveva qualcosa di diverso… non lo so, sembrava spaventato… o preoccupato” disse Ivan. “cosa?” “ma sì, non hai visto i suoi occhi?”
“i…i suoi occhi?”
Boris li conosceva bene i suoi occhi. Due meravigliosi frammenti di cristallo, azzurri come il cielo...il cielo dentro al quale si perdeva spesso… “Sai che hai ragione Ivan? Penso che Yuriy ci nasconda qualcosa...”
Boris non era tipo da arrendersi facilmente. Sarebbe tornato da Yuriy la notte stessa e avrebbe sistemato la faccenda. Quella sera entrò in casa, mangiò un boccone e si diresse verso l’abitazione di Yuriy. Le finestre erano chiuse e le luci spente. “forse dorme già” pensò, poi si diresse alla porta per bussare. Ma notando che era aperta, Boris entrò facendosi coraggio. Senza far rumore si diresse verso la camera da letto, e aprì uno spiraglio di luce…
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