DESIDERO SOLO MORIRE
- Capitolo 1° -
“Desidero solo morire”
Nda-questa dev’essere la fic più triste e piena di sangue che abbia mai scritto,mi sento in dovere di dirlo,non so da dove mi sia venuta fuori xD…ok ok non c’è nulla da ridere,anzi direi che c’è da piangere o da tagliarsi le vene,al massimo. . .
Vabbeh,il protagonista è Kanky, e la fic è ispirata ad un mio stesso disegno che ha una frase riportata anche all’inizo di questo oneshot. . .
I personaggi di Naruto sono © Kishimoto
La sottoscritta non si prende la responsabilità di eventuali infarti o suicidi a causa della sua terrificante fic!ù_ù
Vi prego di non linciarmi xD
ONESHOT : “Desidero solo morire”
La morte. . .
Prima o poi . . .
Bussa alla porta di ognuno. . .
Ma. . .
Avrei preferito. . .
Non arrivasse così presto. . .
A bussare alla mia. . .
Sangue.
Attorno a lui solo sangue.
E lui,lì in mezzo,tra pezzi delle sue marionette,in un lago di sangue,con il corpo a pezzi,piangeva.
Piccole lacrime salate gli rigavano il volto,lasciando un scia bianca tra il sangue.
Non aveva più nulla ormai,niente,nessuno che potesse farlo vivere.Perchè oramai era morto.Morto.
Sabaku no Kankuro,burattinaio di Suna,fratello di Gaara e Temari,era morto.
Squarciato dalle ferite,senza un braccio e una gamba,giaceva immobile.
Le sue dita non si muovevano più.
Non le avrebbe più usate per muovere le sue marionette.
Non c’era più vita.Mai più.
E non ci sarebbe stata nemmeno per le sue marionette.
Perché le sue mani non si muovevano più.
Il suo cuore non batteva più,no,non avrebbe mai più potuto,era stato strappato a forza dal suo petto.
Era lì da qualche parte,vicino alla testa frantumata di Karasu.
I suoi occhi erano vuoti e semiaperti,gli occhi di qualcuno che aveva lottato per sopravvivere.
Sì,lui aveva lottato per far ritorno.
Perché ora,finalmente,aveva qualcuno che lo stava aspettando.
Gaara e Temari non avrebbero più potuto aspettarlo,nessuno avrebbe più voluto aspettarlo.
I morti non si aspettano.
I morti si lasciano indietro.
E questa era la sua sorte.
Ora che aveva trovato la sua felicità.Ora cha stava bene con i suoi fratelli.
Ora gli era stato portato via tutto.
Che Destino crudele.
Ma lui non credeva nel destino.
Lui non credeva a nulla.
Comunque non avrebbe più potuto credere in qualcosa.
Mai più.
Mai più.
Si alzò il vento.S’intrufolò nei suoi abiti strappati e tra i suoi capelli.
Però,quello non era vento.
Qualcosa si stava avvicinando.La Morte?Non,quella era già arrivata da un pezzo.
C’era qualcosa di peggiore ancora,qualcosa che tutto sommato avrebbe fatto preferire la morte a Kankuro,un’ombra.O forse un anima senza corpo.
Era un demone.
Se fosse possibile sentire dolore anche da morti,il burattinaio lo scoprì solo in quel momento,quando quella cosa entrò nel suo corpo.
Gaara e Temari non avrebbero più potuto aspettarlo,nessuno avrebbe più voluto aspettarlo.
O forse no?
Il suo corpo era straziato,il suo cuore da qualche parte,ma lentamente,si trascinò fino ad esso,lo prese in mano,e una voce arrivata dall’oltretomba disse:
-Questo dev’essere mio.
Rimettendolo al suo posto.
Sarebbe stato un nuovo inizio.
Era ancora vivo,ma avrebbe preferito essere morto.
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