- Capitolo 1° -
Hooooolaaaaaaa gente!!!
Ieri sera stavo leggendo l'ultimo nuomero di Wish, e mi è tornato in mente un sogno che ho fatto l'estate scorsa...
Buona lettura
È da quel fatidico giorno che continuo a pensarti. Il tuo pensiero si è insidiato nella mia testa e non mi fa dormire. Continuo a chiedermi come sarebbe adesso, se tutto fosse andato come gli altri giorni, se quel maledetto incidente non ti avesse portato via da me,
Ricordo tutto come fosse ieri. Tu e il tuo collega stavate tornando a casa: finalmente dopo una settimana di trasferta ti avrei rivisto. Ero al settimo cielo. Il tempo però era orrendo. Pioveva e sembrava notte inoltrata, quando erano in realtà solamente le quattro di pomeriggio. È successo tutto in un attimo: non hai nemmeno avuto il tempo di capire cosa stesse accadendo. Il camion che sbanda. Il vostro furgone che si cappotta e finisce contro lo spartitraffico. Il tuo collega esce illeso, ma tu No. Rimani incastrato nel furgone e incosciente. Il tempestivo arrivo dei soccorsi è ormai inutile: mi hai già lasciata.
Ma qualcuno lassù non era d’accordo: ti hanno dato un’altra possibilità. Loro però non possono farti tornare in vita: devi cercare un luogo speciale, dove lavorano degli angeli. Dovrai recarti da loro entro una certa data, e loro uniranno nuovamente il tuo spirito e il tuo corpo.
Hai scelto me per aiutarti nella ricerca, e questo mi fa stare peggio. Sono la sola a poterti vedere. Ti vedo, sento il melodioso suono della tua voce, ma non ti posso toccare. Se ci provassi, ti passerei attraverso. Dio solo sa quanto vorrei abbracciarti, baciarti, sentire il tuo peso sopra di me nel fare l’amore; con i nostri corpi che si sfiorano, le nostre anime che si toccano e si legano in un nodo che nessuno potrà mai sciogliere.
La ricerca si rivela più difficoltosa del previsto. Quel luogo sembra introvabile, e in più gli indizi a nostra disposizione sono pochissimi. L’unica cosa che ci hanno permesso di sapere, è che all’apparenza sembra un ufficio per le onoranze funebri. Tu sai anche il nome, ma a me non è concesso saperlo.
È ormai il quarto giorno di ricerche, e non abbiamo ancora trovato niente.
Mentre giriamo per la città, ad un tratto di fermi. Mi volto a guardarti. Stai fermo, immobile ad osservare la tua immagine che, cominciando dalle mani, sta scomparendo lentamente. Non riesco più a muovermi. Il mio corpo è come diventato di pietra. Non so cosa fare. Vorrei gridare al cielo e chiedere a che sta lassù di darti ancora tempo, ma la mia gola è serrata, e non riesco a parlare.
Delle mani mi afferrano e mi caricano con forza su un’auto. Mentre mi allontano, vedo il tuo spirito , non ancora completamente dissolto, salire al cielo scortato da una candida luce bianca.
Scoppio in un pianto disperato. Non ti rivedrò mai più, e non mi è stato permesso di darti un ultimo saluto, prima che tu salissi in cielo.
MI sveglio di soprassalto. Il cuscino su cui dormivo è bagnato e il mio viso è ancora solcato da calde lacrime.
Quando mi rendo conto che era solo un sogno, le lacrime iniziano a scendere ancora più copiose. Sono lacrime di gioia per il fatto che fosse un sogno; ma tra esse, ci sono anche lacrime amare, date dalla consapevolezza che un giorno la morte ci separerà, ma io spero che quel giorno arrivi tra molto molto tempo.
Dedicata all'amore della mia vita, anche se non la leggerà mai.
Spero di averti davero allungato la vita come si dice in questi casi ^^
Ti amo da morire cucciolooooooo!!!!!!!
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