- Capitolo 1° -
"Affissai lo sguardo alla luna che con quel suo chiarore abbagliante vinceva le tenebre della notte facendo da guida alle stelle infinite... La fresca brezza marina che si era levata mi scompigliava i capelli che ondeggiando mi solleticavano il viso ancora rigato dalle lacrime... Il mormorio del mare nelle orecchie mi cantava una dolce ninna nanna... Ripensai a quanto appena accaduto e scoppai in un pianto liberatorio, perchè finalmente tutto era finito, perchè finalmente potevo tornare a respirare quell'aria fresca che avevo sognato per otto lunghi anni, quella stessa che avevo sfiorato con loro e che non potevo avere... Da quel momento in poi, però, tutto sarebbe cambiato di nuovo, in bene questa volta, anche se... Non c'era più nulla da fare ormai... Lei non c'era più, e anche se loro mi avevano strappato via da quell'odioso incubo, dentro di me sentivo un vuoto incolmabile... Bellmer... Mia madre... una donna completamente fuori dalla norma, da ogni logica... Era fatta a modo suo, così stramba e musona, irascibile e testarda, ma dal cuore e dal sorriso immensi... più dello stesso cielo... E di nuovo le lacrime mi sommersero di un'indicibile nostalgia... Erano dietro di me, lo sapevo, li sentivo anche se restavano muti e fermi come fossero stati rocce... Mi guardavano con l'animo straziato perchè mi amavano come io amavo loro... Nessuno aveva il coraggio di disturbare la mia sofferenza e la mia libertà... Mi bastava solo questo, mi bastava sapere che almeno loro quattro fossero lì con me... Ma non potevo continuare a piangere in eterno... Alzai il capo asciugandomi il viso, presi un grosso respiro e mi rimisi in piedi gettando un ultimo lungo e silenzioso sguardo alla sua tomba... Non so ancora spiegarmi il perchè, ma sorrisi... Mi voltai indietro con animo leggero: erano lì per davvero, tutti e quattro i miei angeli, che aspettavano solo me... E corsi, corsi da loro con il cuore che esplodeva di gioia, perchè ora ero libera, perchè ora avrei vissuto la mia vita, perchè ora avrei potuto rincorrere i miei sogni, perchè ora ero libera di amare senza avere più quella folle ed opprimente paura di soffrire ancora, perchè ora ero libera di essere... Grazie, mamma, per aver mandato quattro angeli a vegliare su di me..."
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