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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Yu degli Spettri (YuYu Hakusho)
Titolo Fanfic: *IL SAMURAI & L'ANGELO NERO*
Genere: Soprannaturale, Dark, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Avviso: Yaoi
Autore: ladykokatorimon galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 04/06/2007 17:43:26 (ultimo inserimento: 10/06/07)

-Perchè non riesci a lasciarmi andare... piccolo Yusuke?- Shinobu Sensui X Yusuke Urameshi
 
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PROLOGO
- Capitolo 1° -

Scusatemi... sono in biblioteca e vado di fretta -__- Il mio pc era un colabrodo, pieno di virus, così ho pensato di portare quello che potevo su questo pc dal quaderno finché ero in tempo. Doveva essere una one shot, ma oltre ad essere troppo lunga non avevo il tempo materiale di scriverla tutta adesso §_§ spero vi piaccia... nonostante il pairing inusuale, e che lasciate il vostro parere mentre non ci sarò §_§ sigh... basi e alla prossima!


-Ti decidi a lasciarmi in pace?-
Cosa ha da guardare in quel modo, da analizzare così minuziosamente, come con qualcosa che non si riesce a comprendere. Un'altra delle tante cose che la tua mente tarda non riesce ad afferrare.
-Hai dimenticato il 'bastardo'-
Dio, questo avresti dovuto afferrarlo al volo. La faccenda urge soluzione.
-Ti decidi a lasciarmi in pace... 'bastardo'?-
Assesta le gambe sul muretto di pietra, appoggia la schiena con tutto il peso, divisa dal vuoto soltanto dalla rete di fil di ferro, rattoppata ovunque ma ancora in piedi, perlomeno. Lui non doveva essere ancora in piedi, non più, non ancora una volta.
-Cosa cazzo vuoi? Vuoi farmi uscire di testa come hai fatto tu?-
Fa un sospiro... ma perché l'aria non si muove?
-Ti sto facendo un favore, ringraziami-
Le sue gambe sono esageratamente lunghe... oh si l'hai pensato, gliele hai invidiate fin dal primo momento, fin da quando erano state sul punto di frantumarti qualche costola, fin da quando ti avevano messo davanti all'evidenza del fatto che le tue erano le gambe di un bambino in fasce. Se solo quelle gambe fossero state di carne.
-Ah davvero? Come quello che volevi fare all'umanità?-
Se ti sei creduto pungente, sappi, non lo sei stato. Mai stato. Come se si potesse pungere dove non ci sono né muscoli né carne. Come se si potesse fare un occhio nero all'aria che dovresti respirare. Eppure avresti voluto farlo. Cazzo se avresti voluto farlo.
-Già, approfittane. Io non ho avuto nessuno da incolpare per la mia follia. Ti faccio da capro espiatorio... ringraziami per questo-
Il tuo respiro smuove l'aria, si sovrappone al profilo delle nuvole di primavera. Se avesse potuto farlo lo avresti invidiato perfino per quello. Per un respiro.
Ma lui non può farlo.
-Immagino che sia così che si finisce a voler distruggere l'umanità-
Quando la smetti di sparare a salve qualche colpo riesce a sfiorare il bersaglio.
Il pavimento diventa improvvisamente gelato, sotto la schiena quasi nuda. Ti chiedi anche tu a cosa possa mai servire quella maglietta bianca che ha visto più volte le luci della battaglia, il sangue, che la lavatrice e l'ammorbidente.
E a cosa mai possano servire a lui due pezzi di stoffa, è solo mistero.
-Cerchi di far impazzire la pazzia?- serra le labbra.
Anche con le tue limitate capacità mentali riesci a comprendere che questa frase non ha senso. Guardi in alto, al cielo limpido, tenendo la bocca chiusa per evitare di sparare cazzate. Non dargli corda, non ascoltarlo, prima o poi svanirà.
Non c'è neanche bisogno che tu lo combatta, nessuno ti chiede di sconfiggere un nemico già sconfitto. Non hai nessuno gravarti sulle spalle. Basta soltanto aspettare e lui se ne andrà così come è venuto. Ma cazzo, è da un mese che te lo ripeti.
-Avrei dovuto immaginare che non fossi molto ferrato in filosofia-
-Beh lo ammetto... la scuola non è mai stata il mio ambiente-
Ti sembra di stare da uno strizzacervelli. E senza nulla di metaforico.
La sua figura scende leggera... e s'avvicina.
-Cosa cazzo hai da guardare?-
Dio, ma quanto cazzo è vicina la sua faccia adesso?
Un viso scuro, sottile. Non sembrerebbe affatto quella mera follia che in realtà è. I lineamenti duri e quasi scolpiti, così tangibili e all'immediata portata di una sfiorata di polpastrello, ed il sorriso scavato che ti fa venire soltanto voglia di spaccarlo a suon di pugni. Lo avresti fatto, se solo già un dito non gli avesse trapassato una costola senza danni.
-Fanculo bastardo-
Che cazzo guardi?
Che cazzo hai da prendere a calci?
Che cazzo hai da urlare?

...
..
..
..
-URAMEEEEEEEEEEESHI! TI VUOI SVEGLIARE?!-


 
Continua nel capitolo:


 
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