VACANZE E PRIMI INCONTRI
- Capitolo 1° -
Capitolo 1
Vacanze e primi incontri.
Era il sabato della seconda settimana di giugno, e la scuola finalmente era finita già da una settimana ormai, ma Kaname non era molto contenta come sperava. La madre era dovuta partire a inizio estate per lavoro e sarebbe stata via un anno, d’accordo che era già stata a casa da sola ma però un intero anno senza la madre…già le mancava… ma c’era un’altra cosa che le dispiaceva più di tutte…ed era il fatto che io, Kioko, sua migliore amica, proprio quella mattina ero partita per il mare una settimana…certo non era un anno… ma non eravamo mai state una settimana senza vederci, no ora che ci pensavo solo quella volta della broncopolmonite…
Erano le quattro del pomeriggio e Kaname era seduta sul divano che, indecisa sul da farsi, faceva zapping tra i canali. Dopo avermi mandato un messaggio per sentire come mi trovavo e che stessi facendo, decise di andare a cambiarsi e farsi un giro nel centro di Tokio prendendosi un frappé o un gelato. Indossò una maglietta e dei pinocchietti, e dopo aver controllato di avere con se chiavi, cellulare e soldi, usci di casa. Una volta arrivata in centro scelse una delle tante gelaterie e ci entrò. Il gelataio chiese l’ordinazione e lei prese una granita alla menta. Mise i due euro sul bancone senza chiedere il prezzo che ormai sapeva a memoria, peccato che quelli non fossero due euro cosa che il gelataio le fece notare.
Uomo:Signorina, la granita costa due euro, non uno.
Kaname:Oh m…mi scusi “E adesso che faccio avevo portato via solo quelli”
Mentre pensava una voce di ragazzo le giunse alle spalle.
?:Non si preoccupi pago io la granita alla ragazza…
Kaname strabuzzò gli occhi incredula. Si girò verso la persona che voleva aiutarla, e rimase estasiata. Il ragazzo che le si presentò davanti doveva avere sui 17 anni. Aveva capelli verdi lunghi che gli cadevano a ciocche sulla schiena, alto più o meno 1,79 e fisico perfetto. Indossava una t-shirt nera, dei jeans al ginocchio e ai piedi le all star nere. Il ragazzo pagò la sua granita e quella di lei e si diresse verso Kaname porgendogliela.
?:beh, non la vuoi più?
Disse visto che la ragazza non la prendeva. Quando quelle parole arrivarono alle orecchie di Kaname, lei rispose prontamente.
Kaname:Si, si certo…
Uscirono dalla gelateria e il ragazzo parlò presentandosi…
?:Scusa se no mi sono presentato prima…io sono Envy!
Kaname:Io invece sono Kaname…e ti ringrazio infinitamente per l’aiuto.
Disse lei un po’ imbarazzata. Sperò che il ragazzo se ne andasse la rendeva nervosa, ma questo sembrava intenzionato a restare.
Envy:Visto che sono da solo, che ne diresti di venire a fare un giro con me, sempre se non aspetti qualcuno…
Kaname:Molto volentieri^^
Come aveva pensato di poterlo mandare via, già le stava simpatico quel ragazzo. In quei venti minuti che girarono per il centro, Kaname scopri che c’era qualcuno che le voleva davvero bene da qualche parte. Scoprì cose sul ragazzo tutte a suo vantaggio. Envy cercava casa li in centro a Tokio, proprio nei pressi del suo quartiere, frequentava la terza superiore al suo stesso istituto d’arte, e Kaname notò che era strano visto che non l’aveva mai visto, ma cosa più bella di tutte era il fatto che era single…Envy si propose di accompagnarla a casa visto che aveva lo scooter. Così dopo dieci minuti arrivarono e lui la fece scendere davanti al cancelletto di casa sua…
Kaname:Se vuoi puoi salire che ti offro qualcosa…
Ma Envy dovette rifiutare…
Envy:Mi dispiace, ma ora devo veramente andare…
Kaname:”Ecco lo sapevo, è stato con me solo per passare il tempo, non gli interesso affatto…”
Envy:Guarda che non salgo perché ho un impegno, tu mi stai molto simpatica…e sei anche carina…
A quelle parole Kaname, come immaginavo, divenne color porpora. Quel ragazzo non era uno di quei tiretti timidi…
Envy:Che ne dici se ci vediamo domani pomeriggio qui a casa tua?
Kaname:O..ok allora a domani
Envy le diede un piccolo bacio su una guancia molto vicino alla bocca…e dopo essersi messo il casco partì…
Kaname rimase li per cinque minuti a chiedersi se quello appena successo fosse vero… poi entrò in casa e, cosa che chissà perché mi aspettavo, prese il cellulare e mi chiamò finalmente era passata a Vodafone.
Nel frattempo io mi stavo godendo l’inizio della mia vacanza… i miei erano rimasti all’appartamento a disfare le valigie, mentre io, dopo aver ottenuto il permesso, ero scesa alla spiaggia per sgranchirmi un po’ le gambe…e poi camminare in riva al mare con la spiaggia deserta guardando il tramonto mi era sempre piaciuto. Indossavo dei pantaloni corti e il pezzo sopra del costume, come ormai da norma azzurro, e nella tasca dei pantaloncini tenevo il telefono, finalmente un Nokia N70, regalo per la mia promozione alla classe seconda. Camminavo con le infradito nella mano sinistra, mentre i miei piedi venivano bagnati ogni tanto dalle onde del mare…ad un tratto sentii il telefono vibrare. Lo tirai fuori dalla tasca e scoprii che era Kaname che mi chiamava… cosi feci partire la conversazione…
Io:Ciao…
Kaname:Ciao Kioko…allora come va la vacanza?
Io:Per averla appena cominciata…mi sento già in totale relax…
Kaname:Non indovinerai mai cosa mi è successo oggi…
Io:Che cosa? Non tenermi sulle spine…
E così mi raccontò di quanto successo qualche ora prima…
Io:Oh, che carino…magari anche a me capitasse uno così…
Kaname:Pensa che viene nella nostra scuola e non l’avevo mai notato…
Io:Io invece non ho ancora adocchiato nessuno -__-
Kaname:Ah, vedrai che trovi qualcuno, sei una ragazza a cui non manca niente…magari ne vedi uno anche adesso…
Io:…
Avrei tanto voluto rispondere, ma la visione paradisiaca che stava venendo nella mia direzione, mi impediva di aprir bocca. Alle volte, Kaname mi faceva paura, su certe cose ci azzeccava sempre. Non so se avesse un sesto senso nascosto ma quello che aveva appena detto si era avverato… La spiaggia era deserta… c’eravamo solo io e quel ragazzo che stava camminando nella mia direzione… Doveva avere sui 16 anni, era biondo con i capelli raccolti in una coda alta e gli occhi color ambra…alto 1.65 circa… e fisico perfetto, con un po’ di muscoli ma non troppo eccessivi… indossava solo dei pantaloncini e come me teneva le infradito nella mano sinistra…quando fu a pochi passi da me disse un'unica parola ma con estrema dolcezza
?:Ciao…^^
Io:C…ciao
Dissi io mentre lui continuava a camminare per la sua strada. Chissà se l’avrei rivisto… mentre lo guardavo allontanarsi la voce di Kaname mi giunse alle orecchie.
Kaname:Kioko…hey…Kioko…
Io:Si?
Kaname:Che ti sei incantata?
Io:Tu non sei normale…dimmi come hai fatto?
Kaname:Fatto cosa…ma stai bene?
Io:Come hai fatto a prevedere che avrei visto una visione angelica…che carino…
Kaname:Veramente hai visto un ragazzo…io dicevo per scherzare e dimmi com’è?
Io:Biondo, occhi ambra, fisico da urlo e altezza 1.65 circa…
Kaname:Hai capito…hai decisamente buon gusto…
Io:Tu però non mi hai detto com’è Envy…mi hai solo raccontato cos’è successo…
Kaname:Moro, più precisamente capelli verdi, occhi ametista, fisico perfetto e altezza 1.79…
Io:Neanche tu non ti tratti male, però c’è da dire una cosa, tu domani lo vedi…io non so neanche se lo rivedrò…
Kaname:Vedrai che lo vedrai ancora, se stava passeggiando per di li sicuramente sarà della tua spiaggia…
Io:Speriamo…senti ora devo andare…sicuramente sarà pronta la cena, comunque domani chiamami per dirmi com’è andata…
Kaname:D’accordo a domani…
Kaname chiuse la conversazione e si mise ai fornelli per prepararsi qualcosa da mangiare mentre io facevo ancora due passi, avendo la fortuna di trovare già pronto.
Si può dire che quella sera eravamo tutte e due di ottimo umore, lei si era trovata un ragazzo e io per il momento ne avevo intravisto uno…
Finito il primo capitolo…
E’ la prima fanfic che pubblico in vita mia e vorrei sapere se a qualcuno piace e può interessare il continuato… quindi sarei felicissima di ricevere qualche commento^^
P.s:Setsuka sei grande mi piacciono un casino le fic che scrivi… specialmente “L’ultima questione lasciata in sospeso” quella vince l’oscar^^
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