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Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Yu-Gi-Oh!
Titolo Fanfic: COSÌ SI SCOGLIE UN ICEBERG
Genere: Sentimentale
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot, AU
Autore: mistuki galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 03/06/2007 17:55:18

un Au raccontata in prima persona da Atem
 
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CAPITOLO UNICO
- Capitolo 1° -


COSI' SI SCOGLIE UN ICEBERG

salve a tutti!!questa ke mi accingo a scrivere è un'altra ficcy su Yu-Gi-Oh.A differenza delle altre questa è un AU(cioè una ficcy ke nn segue l'anime) e i protagonisti principali sn Atem e Rika.Tutti i personaggi sn maggiorenni e tutti(fatta eccezion x Rika) sn del sensei kazuki Takahashi è una one shot ed è raccontata in prima persona dallo stesso Atem
one shot
Svuotavo le valigie,sistemavo la roba nell'armadio e intanto mi guardavo intorno.L'appartamento era piccolo ma accogliente.Era stato un buon affare.Lavoro presso la Kaiba Corporation e fino al giorno prima ero stato banconista nel negozio di giochi di mio nonno.Da tempo volevo trasferimi in una casa tutta mia come già succedeva x mio fratello Yugi e i miei amici.Ed ero stato accontentato.Un volta sistemato tutto decisi di uscire a fare un pò di spesa.Sul pianerottolo vidi una giovane donna ke stava aprendo la porta dell'appartamento di fianco al mio.
-Buongiorno..mi chiamo Atem è sn il suo nuovo vicino-la salutai
Lei si voltò lentamente e mi squadrò cn aria di sufficenza
-Rika-si presentò porgendomi una mano gelida prima di sparire dentro al suo appartamento.
Notai ke era piuttosto carina.Peccato ke sembrasse piuttosto antipatica.Nn aveva manifestato neanche un minimo interesse nei miei confronti e nn si era neppure mostrata minimamente cordiale.La incontrai qualche giorno dopo.Lei usciva e io rientravo.La salutai sfoderando il mio sorriso più accattivante ma lei rispose solo con un cenno del capo.Sempre fredda sempre scostante.La osservai scendere tutta impettita le scale e provai un moto di insofferenza.Neanche uno sguardo di sfuggita.
è proprio un iceberg pensai o forse era così fredda xkè era molto timida?Nn la rividi più fino alla domenica successiva quando venne a suonare alla mia porta
-Ciao Rika-la salutai piacevolmente sorpreso
-Atem ke ne dici di abbassare lo stereo?la tua musica indiavolata è una vera tortura x le mie orecchie-protestò
-Nn ti piace il pop?-la provocai seccato
-Nn molto per la verità!Anzi ti consiglierei Mozart o Vivaldi..mai sentiti nominare?-
Quella saccente mi stava dando dell'ignorante.Comunque nn risposi alla sua provocazione
-Ad ogni modo dovresti tenere il volume dello stereo un pò più basso.Lo prescrive il regolamento condominiale e anke la buona educazione-continò lei imperterrita
Sillabava le parole con una calma irritante e quel suo atteggiamento da professoressa mi stava mandando su tutte le furie
-Sai una cosa?Mi ricordi tanto una mia porfessoressa d'italiano-le risposi pungente.
-Deformazione professionale sn anke io un'insegnante d italiano-
E' così dicendo mi salutò e tornò a casa sua.Spensi lo stereo di malumore.Quella scorbutica mi aveva fatto passare la voglia di ascoltare musica .Comunque mi rendevo conto di aver esagerato cn il volume in fondo ero abituato a fare tutti i rumori ke volevo senza problemi dato ke abitavo in una villa e nn c'era pericolo ke disturbassi qualcuno.Mi dispiaceva ke le mie relazioni sociali di condominio fossero iniziate in quel modo.Però quella Rika mi ricordava proprio la mia porfessoressa d'italiano ke era acida come un limone andato a male.Più tardi uscii e quando fui sul pianerottolo rimasi un attimo a origliare accanto alla porta dell'iceberg.Dal suo appartamento nn proveniva nessun rumore.Sembrava ke nn ci abitasse nessuno lì dentro.Immainai come doveva essere il suo appartamento.vetro..metallo...pareti bianche...mobili freddi e lucidi un ordine perfetto.Eppure quella donna era carina e aveva un" certo nn so ke"
ke mi piaceva nonostante con me era sempre antipatica e scostante.Nei giorni successivi me le inventai tutte x rivederla escogitai i pretesti più stupidi x poterla incontrare e per poterle parlare.Nn volevo ammetterlo ma una parola gentile da parte sua bastava a mettermi di buonumore.Purtroppo riuscivo a vederla soltanto di sfuggita e quando ci incontravamo sulle scale evitava i guardarmi e arrossiva se io mi soffermavo troppo cn lo guardo sul suo viso.Una volta mi sembrò perfino di leggere nei suoi bellissimi okki una sorte di dolce malizia.Stava uscendo dal suo appartamento e teneva una torta di cioccolato in mano.Io uscivo da casa mia e x un breve istante ci trovammo uno di fronte all'altro a fissarci.
-Stavi uscendo?-mi chiese lei
-Si un paio di amici mi aspettano in centro ma tu ke kos'hai di buono lì?-le chiesi
-E' soltanto una torta al cioccolato.Ti piacciono le torte al cioccolato?-
Mi fece un sorriso così solare ke mi scaldò il cuore
-No veramente io detesto il cioccolato xrò il profumo di questa torta e invitante.X ki è questa delizia?-cercai di rimediare vedendo sparire quel bellissimo sorriso
-Oh be...credo ke la darò al figio della portinaia-tergiverso lei
Fu il mio amico Joey a farmi notare più tardi quando gli raccontai l'accaduto ke quella torta Rika l'aveva preparata x me e io come uno stupido avevo rovinato tutto.Da quel giorno Rika era diventata ancora più scostante barricandosi dentro silenzi imbarazzanti e gesti timidi e impacciati.Sembrava a tutti i costi volermi evitare e ogni mio tentativo di mostrarmi un vicino gentile e affabile fallì miseramente.Così cn il passare dei giorni decisi di nn sprecare più tempo ad arrabbiarmi cn quel ghiacciolo e ad ampliare le mie conoscenze femminili.Conobbi Rebecca...Ishizu..e Mai.Per la verità le incontrava anke Rika visto ke quando le portavo a casa mia immancabilmente finivo x incontrarla sulle scale.Nn mi davano granchè queste avventure superficiali e sopratutto mi seccava leggere negl'okki di Rika la sua dissaprovazione.Mi rendevo conto ke le stavo mostrando il peggio di me.La superficialità di un playboy da strapazzo ke ogni settimana si portava a casa una ragazza diversa.
Kissà ke idea si è fatta di me pensai ogni tanto
La prima ragazza ke portai a casa era Rebecca.Rika la incontrò un sabato sera.
Suonò il mio campanello e quando aprii me la ritrovai sulla soglia cn un sorriso timido e una torta in mano.
-Come mai sei a casa di sabato sera?-mi chiese curiosa
-Veramente sn in compagnia-cercai di spiegarle imbarazzato
In quel momento Rebecca comparve alle mie spalle e come Rika la vide
arrossì e abbassò lo sguardo
-scusate nn volevo disturbare-borbottò
La salutai e solo in quel momento realizzai ke aveva una torta di mele tra le mani si era perfino ricordata ke nn mi piaceva il cioccolato e io nn le avevo nemmeno chiesto il motivo x cui era venuta da me.Ma potevo essere più stupido?Il giorno dopo cercai di rimediare e di farmi perdonare portandogi un ricco dolce cn panna e fragole preso in pasticceria x l'occasione.
-E la mia torta preferita-le dissi
Lei mi guardò perplessa è un pò delusa .Già nn avevo pensato ke Rika ke preparava solo torte semplici e casalinghe avrebbe preso quella mia affermazione come una conferma al fatto ke a me i suoi dolci caserecci nn mi piacevano per niente.Insomma nn ne combinavo una giusta cn lei.Qualche mese dopo conobbi Tea la incontrai in discoteca.L'attrazione fu immediata e reciproca.Tea mi piaceva ma nn ne ero innamorato.Stavamo bene insieme e apprezzavo molto la sua allegria e il suo ottimismo.Il rovescio della medaglia erano i suoi capricci la sua superficialità del suo carattere quel volere essere al centro dell'attenzione quell'invadenza ke mi irritava.Quando veniva a casa mia Tea alzava sempre al massimo il volume dello
stereo e a niente servivano le mie proteste e le mie raccomandazioni di nn disturbare i vicini.Lei era fatta così nn le importava niente degli altri e faceva sempre quello ke le pareva io però avevo il terrore ke Rika venisse a protestare.
-Tu nn conosci la mia vicina dell'appartamento accanto e una ke pianta grane-tentai di spiegarle
-E tu infischiatene-disse lei
Infischiarmene di Rika?Impossibile!Ogni volta ke la vedo anke solo di sfuggita sentivo una strana stretta allo stomaco e il mio cuore accelerava di battiti mi si azzerava la saliva mi sudavano le mani.E immancabilmente mi mettevo a fare il cretino a sparare battute ke nn facevano ridere nessuno.Nn avevo mai fatto tante figure da stupido come le stavo facendo cn lei.
-Dai Tea abbassa quello stereo.La vicina ha già minacciato di rivolgersi all'amministratore del condominio e nn ho nessuna voglia di avere problemi-insistetti
Tea rise e mi attirò a sè.
-Adesso smetti di pensare alla vicina .Vieni qui-sussurrò
Eravamo nel mio letto quando il campanello squillò rabbioso a più riprese.Tea ebbe un moto di fastidio.
-Nn andare-suggerì
Ma io sfuggì alla sua stretta abbassai lo stereo mi infilai di corsa l'accappatoio e mi avviai alla porta.Appena aprii lei "iceberg" mi trafisse cn un okkiata velenosa
-Sn le undici di sera xkè tieni lo stereo così alto?Ma..stavi sotto la doccia?-disse notando ke ero in accappatoio
Tea mi raggiunse proprio in quel momento anke lei in accappatoio e negli okki di Rika passò un velo di amarezza ke mi colpì.
-Nn succederà più-mi scusai
-Lo spero bene-mormorrò lei arrosendo
Mi girò le spalle e io rimasi pietrificato sulla soglia.Fu Tea a chiudere la porta.
-Oh ma ke kosa t'importa di quell'arpia?-
Niente nn m'importava niente.Ma mi infastidiva ke Tea la chiamasse arpia.Era più forte di me nn sopportavo ke parlasse così di Rika.La domenica successiva di prima mattina stavo sotto la doccia quando Tea gridò dal salotto
-Atem posso accendere lo stereo?-
La sera prima eravamo entrati in casa in punta di piedi e le avevo proibito di parlare a voce alta e di accendere lo stereo.Nn volevo ke Rika sentisse la sua presenza in casa.
-No!E' nn gridare-la rimproverai irritato ucendo dalla doccia e raggiungendola
-Quanti riguardi x quella stupida oca ke ti abita vicino-sbuffò lei mettendo il broncio
-Ma ke t'importa?E la mia vicina di casa nn la tua-
Neanche a farlo apposta il campanello suonò proprio in quel momento.Velocissima Tea mi precedette e andò ad aprire.Era Rika ovviamente.
-Ciao cara hai bisogno di qualcosa?-le chiese Tea sfrontata
Rika la fissò sorpresa di trovarla a casa mia a quell'ora del mattino.
-Da te nn ho bisogno niente grazie-replicò in modo tagliente
Teneva tra le mani una torta alla panna e x un istante mi passarono davanti agli okki altre torte altre infelici circostanze.Possibile ke Rika arrivasse cn la torta sempre nei momenti sbagliati?Guardai le due donne fronteggiarsi:Rika era pallida e intimidita Tea fin troppo spavalda.Era quella sua sfrontata sicurezza a infastidirmi xkè mi ricordava una bambina viziata e presuntuosa ke voleva averle tutte vinte.
se Tea si azzarda a dire Rika qualcosa di offensivo la strozzo pensai in quel momento
D'accordo Rika era antipatica e petulante ma aveva due okki bellissimi un sorriso dolcissimo ke mi aveva rubato il cuore si muoveva cn un'eleganza ke incantava era raffinata e...nn volevo ke nessuno tantomeno Tea le mancasse di rispetto.Guardai la torta di panna ke Rika teneva in mano in equilibrio precario.
-Questa torta..e x me?-le chiesi cn dolcezza
Finalmente avevo detto le parole giuste xkè Rika accennò un timido sorriso
-Avevo preparato questa torta stamattina presto xkè volevo chiederti scusa.Riconosco di essere stata un vicina di casa piuttosto antipatica..... insomma era un modo x dirti ke mi dispiaceva e k io nn sn affatto così-disse lei
I nostri okki s'incontrarono e io lessi qualcosa di dolce e di tenero ke mi turbò.Nessuna donna mi aveva mai guardato in quel modo e io nn avevo mai guardato nessuna donna in quel modo.
-Questa panna mi sembra un pò molle.Dalla pure a me.Grazie x il pensiero-commentò Tea saccente
Così dicendo allungò le mani x prendere la torta.Rika si ritrasse e le piantò in faccia due okki ostili.
-Atem puoi pregare la signorina di consegnarmi la sua torta e di accomiatarsi?-ebbe la sfacciataggine di dire Tea fissando Rika cn un sorisetto maligno
-Tea nn essere scortese-la ripresi
-Vuoi la torta mia cara? Ti accontento subito ecco tieni è tutta tua!-disse tagliente
Con queste parole sollevò la torta sul palmo della mano e la spiacciccò in faccia a Tea ke lanciò un urlo.Tutta la panna e le fragoline ridotte in politiglia cominciarono a colare lente dal suo viso
-Ma guarda questa pazza isterica!-gridò furiosa tentando di togliersi di dosso quella schiuma biancastra
Rika girò sui tacchi e se ne andò ma io la rincorsi e la fermai sulla soglia di casa sua.
-Aspetta....quella è la mia torta..e adesso?-la bloccai
-Fattene fare una dalla tua amica-mi rispose lei furibonda
-Ma io nn voglio una torta da lei.La voglio da te.Xkè lo hai fatto?-ribattei afferandola x le spalle costringendola a guardarmi
-Xkè quella tipa nn mi è simpatica ecco-
-E' xkè nn ti è simpatica?O forse xkè ti da fastidio vederla cn me?Nn sarai gelosa....-
-Lo sai ke sei proprio presuntuoso?-
-Si ma un presuntuoso innamorato pazzamente di te-trovai finalmente il coraggio di confessarle prendendola fra le braccia.
Sono passati due anni da quel giorno.Da qualche mese ci siamo trasferiti in una villetta e adesso viviamo insieme.La casa e luminosa..caotica sempre piena di oggetti colorati e nel forno....una torta fragrante.Altro ke iceberg Rika è dolce e passionale e quando mi stringe fra le braccia sa scaldarmi il cuore come nessun'altra.
 
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