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Categoria: Originali (inventate)
Titolo Fanfic: LA VOCE DI UNA LACRIMA
Genere: Sentimentale, Romantico, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: whitelion galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 03/06/2007 02:22:01

Forse una delle più belle che ho scritto...
 
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LA VOCE DI UNA LACRIMA
- Capitolo 1° -

La chiave girava lentamente, verso destra, nella serratura. “Clack”… il piccolo lucchetto si aprì, una mano lo sfilò dai due minuscoli cerchi di ferro i quali, fino a ora, avevano tenuto le pagine bianche strette tra di loro come due mani intrecciate. L’ aria s’infiltrò fra i fogli e il quadernino gonfiò le sue pagine tornando a respirare, a rivivere fra le sue mani. Si fece più possente, più vigoroso, pronto a sopportare tutto ciò che gli sarebbe stato detto o scritto.
Le dita si fecero più caute, più leggere al tocco della copertina e lo aprirono come fosse una baule pieno d’oro, come fosse un donna da svestire.
Lo sguardo fisso sulla prima bianca pagina, la mano che si portava nervosamente e timorosamente verso la biro nera… tornando eccitata, sicura e vogliosa di mettere nero su bianco le meditazioni di chi la possedeva.
Sembrava una sfida ma non lo era, e pochi attimi prima d’ imprimere con l’inchiostro l’ ardimentoso foglio, tutto mutò in un dialogo fra due amici di vecchia data…

Mio fedele amico Diario,

è la prima volta che mi confido a te… è come il primo rapporto fra due fidanzati. Non fraintendermi, pensa a quello più positivo al mondo, quello dove non ci si scambia sesso ma Amore…
Strizzo gli occhi mentre ti guardo e ripenso alle cose perdute, lontane… mai avute. Delle lacrime nascono e si affollano sul mio sguardo. Le posso sentire, posso percepire la loro voce. Sono venute a ricordarmi di tutti i miei sbagli… a urlarmi le mie sconfitte, le mie fughe, a dirmi quanto ho sofferto e soffro ancora. Rimarranno indelebili su questa pagina, bagnata dalle loro carezze. Piangono i deboli i forti non piangono mai… lo so, però non ho la forza di trattenere neanche una sola lacrima, e se anche l’avessi le sentirei in fondo alla mia anima. Non ho motivo di nasconderle al mondo, che mi vedano pure! Soffrirei comunque, piangendo o facendo finta di non piangere. Certe volte avrei voluto versarne tantissime, sfogarmi ancora e ancora e ancora!
Nulla si è visto sul mio volto, nessun pianto, nessuna lacrima.
Sono stato meglio? Ero più forte? No!!!!
Dentro di me gridavano, le potevo sentire, erano di fuoco!
Ma questa volta c’era una differenza…
La voce era una, una soltanto. Le altre facevano da eco, amplificavano quella parola, tuonavano quel consiglio: Piangi! Piangi ribadivano. Piangi ancora…fallo ancora… di nuovo…
Non ce la faccio sussurrai.
Ho sempre cercato, desiderato una persona che mi desse dolcezza… amore e dolcezza. Ogni volta che la trovo però è sempre circondata da gente migliore di me. D'altronde chi vorrebbe una persona che scrive racconti, che scrive a un diario, che sogna a occhi aperti… che versa lacrime. Meglio amare, o credere di farlo, chi è più figo, chi ci fa uscire spesso, chi va di moda.
E piango.
Piango e non perdo solo lacrime… ma perdo anche te.
Forse sbaglio io, è giusto così. Che io rimanga pure con la mia lacrima a farmi da consolatrice. Aspetto solo che vada a gettarsi sul mio foglio, per poi aspettarne nascere un’altra. Perché la prossima è già pronta a scivolare sulla mia guancia, lo so.
In questo mondo di cartapesta due persone con la stessa dolcezza dovrebbero stare insieme, e non allontanarsi. Se non rispettiamo neanche questo concetto non piangerò mai lacrime di gioia ma verserò ancora lacrime di dolore, e la voce che sentirò provenire da esse sarà sempre lo stesso tenue lamento, che mi suggerirà, che forse, ho sbagliato mondo… che forse, non m’appartiene più.
Il sole e la luna sono la nostra forza. Dobbiamo assomigliarli, tu diventerai il mio sole e io sarò la tua luna…e poi ci stringeremo amorosamente nella più dolce delle eclissi.
La gente è cattiva ma noi siamo persone fuori dalla massa, ci meritiamo qualcosa di più, ci meritiamo un mondo tutto nostro.
Ora basta versare lacrime, basta starle ad ascoltare. Se per ognuna potessi esprimere un desiderio non mi basterebbe una vita per realizzarli tutti. Ma mi sarebbe sufficiente una vita per chiedere a ogni lacrima sempre lo stesso desiderio… il desiderio di realizzare la mia, e la tua favola… e farle diventare insieme la favola nostra…
Ora basta storie malinconiche, basta lacrime avverse, adesso ognuna deve divenire mia sostenitrice. Deve proclamare una mia vittoria, una mia gioia, deve scivolare su di me urlando al mondo che, finalmente, ce l’ho fatta anch’io a realizzare un mio sogno.
Voglio sentire quella voce, voglio farla sentire a tutti.
Tuttavia chissà quante lacrime ascolterò che mi feriranno ancora e mi butteranno giù, prima di ritrovarne qualcuna che mi faccia ascoltare la sua voce armoniosa.
Proprio come oggi.
Si perché fra le loro voci mi è sembrato di sentirne una fiera, imperiale, che tesseva le lodi di colui che gli aveva dedicato queste pagine. Chissà magari sono pazzo ma mi ha reso molto felice e l’ho voluta chiamare “la mia piccola goccia di pianto”.
Semmai ripiangerò o semmai dovessi vedere qualcuno farlo, mi ricorderò della mia piccola amica e spererò che prima o poi quelle tristi lacrime possano trasformarsi in un pianto di gioia...


La mano si spostò verso destra e allentò la presa sulla biro, facendola così cadere sulla scrivania. Riprese il piccolo lucchetto, poggiato pochi centimetri più in la dal diario. Un altro clack si sentì mentre lo chiudeva ma questa volta fu come un punto esclamativo a chiusura di una frase.
Mentre le lacrime senza fretta si asciugavano e portavano via le ultime immagini disegnate negli occhi, la piccola goccia di pianto si ricordò delle parole, alla fine del diario, in fondo all’ultima pagina, che aveva visto scrivere alla stessa persona che gli aveva dato quel nome, e gliele sussurrò:

“Questa è la mia vita. Ho preferito fondarla sui veri valori, così come mi hanno insegnato. E continuerò a farlo. Qualche volta ho vacillato nel rispettarli, delle volte non li ho ascoltati ma ho sempre capito che sbagliavo. Non posso fare a meno di prestargli fede.
Il mondo di chi non crede nelle cose pure non mi avrà mai. Non avranno mai le mie lacrime!!!!
Ho sempre cercato di vivere così, di circondarmi di persone dolci, oneste, brave. E continuerò a farlo. Perché se non fosse stato così avrei rimpianto di essere nato, le mie lacrime mi avrebbero sempre ricordato di quanto ero squallido. Invece piango, e ogni lacrima mi ribadisce sottovoce che mai nessuno mi porterà via il mio passato, il quale mi ha insegnato e mi ha fatto crescere con dei valori…

E ormai è un ricordo… solamente un ricordo… la voce di una lacrima.”

 
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