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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Fullmetal Alchemist
Titolo Fanfic: L'OTTAVO HOMUNCULUS
Genere: Sentimentale, Drammatico, Introspettivo
Rating: Per Tutte le età
Avviso: What if? (E se...)
Autore: liziecross galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 23/05/2007 10:41:01 (ultimo inserimento: 16/08/07)

una trasmutazione umana fallita.....una città distrutta da un homunculus.....che cosa c'è nel futuro di Aurora, futura alchimista di Stato?
 
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E' SOLO COLPA MIA....
- Capitolo 1° -

Il mio nome è Aurora. Ho sedici anni e studio alchimia da quando ne ho 8. posso dire in tutta tranquillità di essere un’esperta nel settore, ma le mie conoscenze non sono bastate per aiutare il mio villaggio, la mia gente, la mia famiglia…….tutto è stato distrutto, non è rimasto niente di quel piccolo villaggio a nord di Central City, sulle sponde di un fiume che gira tutt’intorno a una collina ricoperta dalla vegetazione e dalla boscaglia.
Eravamo solo 4.000 abitanti. Gente semplice, senza troppe aspettative nella vita, ma con una gran voglia di lavorare e di vivere, di costruirsi una famiglia e di vederla crescere.
Dopo quel giorno molti bambini sono morti e molti non sono potuti nemmeno nascere perché passati a miglior vita troppo presto…quante vite stroncate, quanti sogni infranti, quanto dolore si è creato in meno di un minuto….e tutto per una dannata pietra filosofale, che oltretutto non si è neppure creata.
Sono l’unica superstite. Non volevo morire, avevo troppa paura di ciò che mi attendeva, così mi salvai chiedendo aiuto all’alchimia, ma in cambio detti tutte e due le braccia. La legge dello scambio equivalente è dura, ma è la legge che regola l’alchimia e la vita stessa, nessuno può sottrarsi.
Sono passati due mesi da quella mattina e in questi sessanta giorni ho studiato come un’ossessa, dal mattino alla sera, per cercare di capire che cos’era successo, come era successo e soprattutto chi era stato.
Ascoltando alcuni pettegolezzi dei militari, venni a conoscenza degli homunculus, esseri nati da una trasmutazione fallita, compresi come si creava una pietra filosofale e capii come mai il mio villaggio era stato completamente distrutto: la pietra filosofale per nascere necessita di molti sacrifici umani. Un villaggio o una città sono l’ideale.
Ma allora perché, nonostante il sacrificio, non si era creata nessuna pietra?
Con quella avrei potuto riportare in vita tutte quelle persone…..non avrei più commesso errori…..
All’età di quindici anni, tentai una trasmutazione umana, che naturalmente fallì. Mio fratello non ritornò in vita, se non per pochi istanti e sotto le sembianze di una creatura orrenda, quasi inguardabile.
Ma nonostante l’aspetto, quello era pur sempre mio fratello e quando lo vidi che mi fissava, con quegli occhi grandi e pieni di tristezza e dolore, non potei non provare una grande felicità. Certo, per quei pochi attimi avevo dato in cambio una gamba, ma che mi importava se mio fratello era vivo e vegeto davanti a me?
Quando però morì, una seconda volta, caddi negli abissi più profondi della disperazione. Non riuscivo ad accettare di avere fallito e soprattutto mi sentivo responsabile della sua seconda morte….se fossi stata più intelligente, se avessi saputo di più sulle trasmutazioni, non avrei fallito e non lo avrei ucciso…..non mi importava della gamba, quella poteva essere sostituita da un auto mail, ma mio fratello, non poteva essere sostituito….lui non sarebbe più tornato indietro…..ricordo che quando feci la trasmutazione, la mia casa sparì e mi ritrovai davanti a una grande porta interamente circondata dal nulla, poi la porta si aprì e centinaia di occhi cominciarono a fissarmi quasi con sadismo, finchè delle lunghe braccia nere non mi strapparono letteralmente la mia gamba sinistra. subito dopo ritornai nella mia casa e davanti ai miei occhi stava immobile quell’essere che avevo generato, morto.
Avevo fallito. E in quei giorni, la paura di aver creato un homunculus, una spietata macchina da guerra, non mi faceva dormire la notte.
Così decisi di entrare a far parte degli alchimisti di Stato e di rivelare tutto ciò che era successo e le mie intenzioni di localizzare gli homunculus e ucciderli con le mie stesse mani al comandante supremo.
Mancavano due giorni all’esame di ammissione e così decisi di darmi una giornata di riposo e di cercare di distrarmi per non impazzire dal troppo studio e lavoro.
Percorrendo le vie desolate di Central City, vidi, seduti in un piccolo bar dall’aria piuttosto squallida, vidi un ragazzino con dei lunghi capelli bianchi con in mano il tipico orologio degli alchimisti di Stato e accanto a lui un enorme armatura dall’aria un po’ minacciosa.
Ma certo, erano i fratelli Elric, Edward e Alphons. Chi non li conosceva?
Edward era il più giovane alchimista di Stato degli ultimi anni e a quanto si diceva in giro anche un piccolo genio. Entrambi avevano tentato di riportare in vita la madre perdendo Ed parte del suo corpo e Al tutto quanto.
Erano le persone più vicine alla mia situazione che conoscevo, così mi avvicinai al maggiore e dissi: “ Buongiorno, lei è Edward Elric?”
“ Sì, e lei chi è?”
” Mi chiamo Aurora. Sono prossima a diventare un’alchimista, se passo l’esame!”
“ Ah, buona fortuna! Ha bisogno di qualcosa?”
“ Dovrei parlarle di un episodio che coinvolge anche vostro fratello…”
Lo sguardo di Ed si fece serio all’istante. Si capiva che non gli andavo particolarmente a genio e che pensava che fossi chissà chi, magari pure un homunculus.
“ A cosa si riferisce?”
“ Alla trasmutazione umana che avete effettuato sul corpo di vostra madre. So che l’argomento è riservato, ma la prego, ho bisogno di alcune informazioni…io ho tentato di riportare in vita mio fratello, perdendo una gamba…” tirai su parte dei pantaloni di pelle nera per lasciare scoperto l’automail “…ci sono riuscita e per alcuni istanti lui ha ricominciato a vivere….” Potevo capire benissimo come potesse sentirsi Edward in quel momento. Mi addolorava fargli rivivere quel giorno, ma avevo bisogno di informazioni….
“…naturalmente non durò molto. Morì poco dopo e io scappai. Svenni davanti alla porta del medico del mio villaggio e quando mi risvegliai mi dissero di aver portato nel bosco il cadavere di quella creatura. So che gli homunculus nascono da una trasmutazione fallita e ho bisogno di sapere che cosa ne è stato del cadavere di vostra madre e se a sua volta si è trasformata in un homunculus”
Ecco, l’avevo detto. Volevo sapere se la creatura per diventare un homunculus doveva essere viva.
Se così fosse stato, mio fratello non poteva essere diventato un homunculus e quindi non poteva essere sua la causa della distruzione del villaggio.
“ Come fa a sapere degli homunculus?” Edward aveva il viso un po’ sconvolto e serio.
“ E’ una storia piuttosto lunga e dolorosa, la prego, non mi va di parlarne….”
“ Se è per questo neanche a me va di parlare della trasmutazione di mia madre! Per di più con una sconosciuta!”
“ Ha ragione, sono stata sfacciata. La prego di scusarmi” mi alzai e dissi: “ Spero di poterla rivedere al quartier generale di Central city, signor Elric”
Feci per girarmi e andarmene ma Edward mi richiamò: “ Aspetta. Non possiamo parlarne qui. Al, andiamocene!”
Mi portarono in una casa abbandonata al limite della città. Ed si sedette sopra a una vecchia sedia e Al rimase in piedi al suo fianco.
“ Se vuole informazioni circa il mio passato, io devo averne sul suo. È lo scambio equivalente!”
Già, lo scambio equivalente….
“ E’ vero, stavo per dimenticarmene…..un anno dopo la trasmutazione di mio fratello, il mio villaggio venne completamente distrutto……da un homunculus che in quel momento non riuscii a vedere….per creare la pietra filosofale…sono l’unica superstite. Mi sono salvata grazie all’alchimia, in cambio ho dato le mie braccia” mi tolsi i guanti e mostrai gli automail a dimostrazione delle mie parole.
“ Da quel giorno sono alla ricerca degli homunculus e soprattutto voglio sapere se è stato mio fratello a distruggere tutto…..se così fosse, io….” Non riuscii a finire la frase.
Edward mi fissava tristemente….
“ Ancora una volta gli homunculus….hanno fatto strage di gente innocente…..mi dispiace davvero per il tuo villaggio”
“ Ti prego rispondi alla mia domanda.”
“ Dopo aver creato nostra madre io dovetti legare l’anima di mio fratello all’armatura che ora gli fa da corpo. Subito dopo lui mi portò da mia zia, una costruttrice di automail, perché perdevo troppo sangue….a quanto ne so, al nostro ritorno non c’era più niente. Anche mia zia non trovò niente. Non si sa che fine abbia fatto, bhè, quel che è certo è che ora è un homunculus”
“ Quindi…..”
“ Lei è sicura che suo fratello sia morto dopo la trasmutazione?”
“ Bhè, ho visto che chiudeva gli occhi e smetteva di agitarsi. Ho dato per scontato che fosse morto!”
“ Ha fatto un grosso errore per un alchimista!”
“ All’epoca non pensavo di diventare alchimista. Studiavo e basta, più per passione”
“ Comunque c’è un’enorme possibilità che lui…….ora sia un homunculus!”
Non potevo nemmeno pensarci…..lui, un homunculus! La persone più gentile e altruista che io abbia mai conosciuto, uno spietato essere nato per uccidere….e io lo avevo creato!!!!!!
Le gambe cominciarono a tremarmi, la testa a girare…non mi sentivo granchè bene……di colpo tutto davanti ai miei occhi si fece nero e senza riuscire a fare altrimenti svenni.



Ok, come inizio fa un po’ schifo, ma l’ho scritto di getto, poco dopo essermi alzata una mattina. Avevo sognato appunto di essere la superstite di un villaggio distrutto dagli homunculus….^__^’’’
Cmq, spero di riuscire a far venire fuori una buona storia!!! Se volete recensire io ne sarei felicissima!!!^^


 
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