NIENTE DA PERDERE
- Capitolo 1° -
Non so come da da un pò
Sento la necessità
Di sfogare la mia rabbia in queste pagine
oggi mentre viaggiavamo verso ovest, come al solito, ci siamo fermati in un villagio, e la locandiera mi ha regalato questo diario. mi ha detto che ci posso scrivere sopra tutti i miei pensieri, "un'amico fidato" ha detto lei.
c'è un unica cosa che occupa e turba i miei pensieri : il mio sole.
Indovina come mai
Ce l'ho proprio su con te
Sulle tue frequenze sembrano resistere
ogni maledettissima volta che piove, è come se la sua luce si spegnesse, si affievolisse fino a quasi scomparire.
mi sento in dovere di chiedere "posso fare qualcosa per te"?.
ma la risposta che ottengo è sempre la stessa : "non mi scocciare scimmia".
ho sempre l'impressione che non mi calcoli neanche, mi sento preso in considerazione al pari di un soprammobile.
per la miseria!, non sono solo una scimmia parlante!, ho delle emozioni, me lui per carità, non si degna neanche di pensare che con questo suo attegiamento potrebbe ferirmi.
Ormai è un'abitudine
Non riesco a credere
Sono stato troppo tempo zitto ed immobile
Ora sono polvere...pronto per esplodere!
Basta!, sono arrivato al capolinea.
sono stanco di fare la "brava scimmietta" che prende bastonate sulla testa.
io non sono un bambino.
sono una persona.
adesso entro in quella fottutissima camera,e gli faccio vedere io cosa può fare una scimmi incazzata....
Non ho niente da perdere
Continuo a urlare
Non potrai resistere
Far finta che io non sia qui
E' inutile tu non potrai piu fingere
entro nella squallida camera della locanda, e lo trovo lì, a fumare e a guardare la pioggia che scende, illuminato a tratti dalla luce dei fulmini.
"hai bisogno di qualcosa"? chiedo.
spero bene per lui che risponda....
perchè ora risponde....
vero?.
c'è solo un silenzio assordante interrotto a tratti dal rombo del tuono.
basta, ora non ce la faccio più!.
<< sanzo, smettila >> ordino infuriato.
<< non scocciare scimmia >>.
scimmia.
scimmia, scimmia, scimmia.
sono solo questo?, bene, molto bene.
<< sanzo la devi smettere di ignorare la gente che ti sta intorno e si preoccupa per te! >>
<< io vivo solo per me stesso >>.
non si è neanche voltato, dice quelle parole fumando la sua sigaretta, ripetendosela come a impararla a memoria e convincersi da solo di quello che dice.
<< questo non c'entra!, tu devi collaborare con noi! >>
si gira, mi perfora col suo sguardo d'ametista.
frustazione, come se avessi toccato un tasto dolente.
conosco quello sguardo, fà sempre così quando mi vuole ferire.
<< cresci bamboccio >>.
ecco come si difende.
non riesce a fare altro che ferire le persone.
<< io non sono un bambino. >>
<< allora comportati da adulto e cresci, invece di venire qui sorridendo e pretendendo che ti dia retta, a me non importa di te >>.
sono queste le parole che mi fanno più male.
stringo i pugni, sentendo dentro di me il sangue che cola giù lento dal mio cuore.
Sei sicuro di star bene
Sembri come allergico
Al mio suono un pò piu elettrico del solito
Stai provando a farmi fuori
<< sanzo, non mentire a te stesso, sei troppo preso dal compito di fare il duro per accorgerti che veramente tieni a noi. >>
prende la pistola, me la punta addosso.
ora sono le mie parole che feriscono
<< vattene >>
<< mi vuoi uccidere sanzo? >>
so che dirà di si.
so che un giorno premerà quel grilletto piuttosto che mostrare la propia fragilità.
<< vattene >> mi intima di nuovo caricando la pistola.
alzo le mani in segno di resa, e mi drigo verso la porta, esitando un attimo prima di chiuderla.
alzo la testa, e senza guardarlo gli sputo in faccia la verità.
<< sai cosa penso sanzo?, fra me e te quello che deve cresciere non sono io. >>
il rumore della porta che si chiude sbattendo aleggia nella camera del biondo.
Tanto in giro non si sa
Che io riesco a stare a galla anche senza di te
Non è mica semplice
Non riesco a credere
io non ho bisogno di quel bonzo isterico.
io nutrivo gratitudine nei suoi confronti, una gratitudine e un'ammirazione che rasentavano il servilismo.
ma per cosa?, per essere trattato come un'animale?.
è lui il ragazzino, in cerca di attenzioni.
io non so se voglio passare il resto della mia vita a cercare di farmi accettare dagli altri, da sanzo.
sono quello che sono, e non c'è niente di meglio al mondo.
*Non riuscirai più ad evitarmi*
Più a privarmi della voglia
*Che hai rinchiuso in un cassettto*
Prima di buttar la chiave
*Ti concedi un pò di tempo*
Ma alla fine non potrai ignorare che
Non ho niente da perdere
rientro subito nella camera, e corro verso Sanzo, trovandolo nella stessa posizione di prima.
lo afferro per la tonaca, e prima che se ne possa rendere conto, gli sferro un pugno, lasciando un livido su quella bella pelle diafana.
cerca di prendere la pistola, ma un mio potente calcio allo stomaco glielo impedisce.
<< che ti salta in mente Bakasaru! >>
sorrido sadico.
il potere è una senzazione strana,
è la prima volta che provo queste cose.
<< questo è il mio addio sanzo. >> prendo la pistola sul comodino, e faccio fuoco.
l'ho colpito a un braccio.
sento Goyjo e Hakkai che accorrono.
sfondo la finestra, uscendo la pioggia mi bagna il viso.
finalmente libertà.
libertà è quando non hai niente da perdere, niente a cui pensare.
io sono un demone, un'eretico.
tutti mi guardavano male , additandomi e dicendo "guardate chi si porta dietro il venerabile sanzo Hoshi."
ora non sono più la scimmi del venerabile sanzo.
Sono solo Goku, anzi,
sono Seiten Taisen Son Goku, la mia vera essenza, un demone eretico.
perchè voi mi guardate male perchè sono diverso.
io vi guardo e rido perchè siete tutti uguali!
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