- Capitolo 1° -
Ormai erano passati due anni dai fatti di Sephiro.
Hikaru, Umi e Fu erano ormai tornate sulla Terra, anche se di quando in quando potevano andare a trovare i loro amici.
Un giorno, si incontrarono come al solito sulla Torre di Tokyo. Umi aveva i pensieri altrove, le amiche se ne erano accorte. Perciò le chiesero se per caso avesse qualche brutto pensiero.
"C'è qualcosa che non va, Umi?" le chiese Hikaru.
"Cosa? No, no... va tutto bene"
Hikaru non era convinta, ma preferì non chiedere altro. La sua amica aveva lo sguardo perso, come se stesse pensando a qualcuno che le mancava particolarmente.
"Si direbbe che tu sia innamorata" azzardò Fu, con l'intenzione di fare una battuta.
Si aspettava che Umi ridesse, ma invece l'amica arrossì in modo piuttosto evidente.
"Ho indovinato?" chiese Fu, piuttosto perplessa.
"... E va bene. Sì, hai indovinato"
Non disse nient'altro, ma il suo sguardo si perse nell'azzurro del cielo.
"Vorrei tanto tornare su Sephiro" disse a voce appena udibile, come parlando a se stessa.
"Vuoi tornare su Sephiro?" chiese Hikaru.
"Potevi dirlo... se vuoi, possiamo andarci anche subito"
Tutto fu deciso in quel momento: e le ragazze di trovarono nel corridoio del castello. Ad attenderle c'era Plesea, che le portò in sala grande dove c'erano Clef e Felio.
Pur essendo molto felice di rivederli, Umi si guardava intorno ansiosamente. Fu invece, non avrebbe potuto essere più felice.
"Umi, chi cerchi?" le chiese sottovoce Hikaru.
"Io? Proprio nessuno" mentì Umi. Aveva paura che, se avesse rivelato a qualcuno i suoi sentimenti, nessuno avrebbe potuto capirla.
In quell'istante Cardina, Lafarga e Lantis entrarono nella sala. Mancava solo Ascot e Hikaru, vedendo lo sguardo contrito di Umi, si rese conto che era proprio lui che l'amica stava aspettando.
"Dov'è Ascot?" chiese Hikaru, per aiutare Umi.
"Credo che sia in giardino" rispose Cardina, tenendo stretta Hikaru.
"O almeno, l'ultima volta che l'ho visto era lì"
"Scusate, io vado" disse Umi avviandosi verso la porta.
"Aspetta, vengo con te" disse Hikaru.
"No, Hikaru" rispose Umi "Devo parlargli un momento. Da sola"
Hikaru comprese, e la lasciò andare.
Umi, con il cuore che le batteva, raggiunse il giardino: Cardina aveva ragione, Ascot era lì.
Umi lo chiamò sottovoce.
"Ascot?"
Lui si voltò, e vedendola sorrise imbarazzato. La invitò ad entrare.
Umi entrò nel giardino, e sedette accanto ad Ascot. Si sentiva molto imbarazzata, ma non capiva che anche lui non era da meno.
"Senti..." cominciarono a dire tutti e due, ma si interruppero perchè avevano parlato insieme.
"Comincia tu" disse Umi "Che volevi dire?"
"Ecco... ti volevo dire una cosa che devo dirti da tanto tempo. Ma posso aspettare. Comincia tu"
"Bè... anch'io ti devo dire una cosa. Me ne sono accorta da poco, però ti volevo dire che... ecco... io credo di essermi innamorata di te"
Umi non osò alzare gli occhi, dopo aver fatto quel discorso.
"Che strano, anch'io ti volevo dire la stessa cosa" rispose Ascot.
"Ma penso che sia da più tempo di te"
In quel modo, Umi tornò vivace come un tempo, se non di più.
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