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Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Harry Potter
Titolo Fanfic: MATRIMONIO?NO, PREFERISCO VIVERE!
Genere: Romantico, Commedia
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot, OOC
Autore: -heaven- galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 11/05/2007 14:54:43

C'erano almeno duecento leggi della fisica, dell'astronomia e dell'associazione delle fattucchiere inglesi che impedivano quest'unione!
 
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JUST SMILE
- Capitolo 1° -

I fumi esalati dal calderone in rame formavano una cortina di condensa che aleggiava intorno alla sottile figura della ragazza.
L'ennesima bolla verdastra esplose sulla superficie melmosa in uno schiocco secco.
Probabilmente Grop, il gigante mingherlino di Hagrid, avrebbe apprezzato l'odorino pestilenziale.
Hermione Granger sbuffò tentando di respirare le poche molecole d'ossigeno rimaste nell'aria.
Porca vacca, inveì scocciata, cominciando a capire per quale motivo Piton puzzasse come i biscotti che Silente offriva nel suo studio.
Stava a contatto con quegli intrugli pastosi tutto il giorno, era una guerra batteriologica impari!
Mischiando tutto con un'allergia congenita allo shampoo e un'alitosi permanente l'odore di zolfo che sprigionava la pozione deteneva comunque il primato di schifezza dell'anno.
Prese una lingua essiccata di salamandra e la gettò, alla cieca, nel calderone.
Non era affatto giusto, convenne stufa, perché lei era l'unica che faceva il suo dovere insudiciandosi i vestiti mentre gli altri torturavano allegramente Neville?
Diede una poderosa mescolata assottigliando lo sguardo dalla stizza.
Che giornata di merda!
Come per omologarsi ai suoi pensieri la pozione prese un curioso colorito marroncino.
Era proprio stufa di essere la classica diciassettenne con una vita sociale pari a quella di Gazza.
Cos'avrebbe dato per accelerare i tempi e vivere come una giovane donna nel pieno della sua fiorente carriera.
Prendere una scorciatoia e imboccare la strada del futuro.
Allungò un braccio verso destra afferrando il prossimo ingrediente.
Dal pescaggio emerse Leotordo, il gufo con la labirintite di Ron, sbuffò contrariata.
Fissò il volatile negli occhi topazio e lo rimise a casaccio su un banco.
Ritentò, afferrando le radici di biancospino.
Serrò le palpebre e gettò anche l'ultimo ingrediente nell'intruglio ormai di un marrone equivoco.
La pozione soffiò una nuvola di fumo rossa imbrattandole completamente il volto.
Hermione tossicchiò conscia di assomigliare più ad un'indiana Apache che a una studentessa di Hogwarts.
La porta dell'aula di Pozioni cigolò ospitando un nuovo e sgradito arrivato.
-Granger..- celiò un ragazzo con sprezzo - sarà il caso che tu t'immerga in quella pozione perché, sfortunatamente, sotto lo strato vermiglio riesco ancora a scorgere la tua faccia!-
Fanculo, fu la diplomatica risposta che l'indiana Apache partorì nella sua mente.
Draco Malfoy era la ciliegina sulla torta per coronare una giornata all'insegna delle piaghe sociali.
-Se riuscissi a scorgere il tu culo aristocratico tra questa fumina..- scandì la Grifondoro - lo prenderei a calci..-
Una risata sarcastica e graffiante le pervase l'udito.
Riuscì a scorgere le iridi argentee del ragazzo brillare dall'ilarità.
La bocca piena piegata in una smorfia canzonatoria con la consueta sigaretta che giaceva tra le labbra.
Avrebbe dato qualsiasi cosa per essere proiettata nel futuro, qualsiasi.La cortina di fumo si addensò facendole lacrimare gli occhi.
Si portò le mani alla gola notando che la voce dello Slytherin giungeva ormai ovattata alle sue orecchie.
Le sembra di essere avvolta in una coperta di nuvole sospesa chissà dove.
Credette di perdere i sensi percependo le forze venirle meno e le gambe cederle.
Quando si riprese respirò con affanno immagazzinando una quantità considerevole d'ossigeno.
Sbarrò gli occhi guardandosi attorno spaesata.
Mosse le gambe per appurare la funzionalità degli arti inferiori.
Si accorse, precipitando nel panico, che era immersa in una sfarzosa vasca di marmo.
Nuda, logico, però pur sempre spiazzante.
Santa Mcgranitt, ma dove caspita era finita, in un video porno?
Lo sguardo le cadde su delle parti anatomiche visibilmente lievitate.
Oh, quello era un interessante passo avanti.
Si accorse che ormai l'acqua profumata di mughetto era tiepida.
Poggiò i piedi sul pavimento in marmo rosa drappeggiandosi con un asciugamano candido.
Rimase senza fiato notando la bellezza e lo stile classico dell'immenso bagno.
Quasi fece un salto di gioia notando che i rubinetti erano d'oro, luccicante e pregiato oro.
Era il paradiso delle donne?
Con un sorriso sognante sulle labbra passò una mano sullo specchio liberandolo dal vapore.
Si accorse, sorpresa, di portare un meraviglioso anello all'indice.
Oh cielo, rimase di sasso come quando Mrs Purr aveva avuto un tête-à-tête con il basilisco, era sposata!
Contemplò i lineamenti del viso sulla superficie vetrosa.
Le labbra erano color ciliegia, morbide e piene.
I crini ricci raccolti in un improvvisato chignon facevano risaltare la linea affusolata del collo.
Sbattè le lunghe ciglia scure con aria civettuola, era decisamente migliorata.
Rinfrancata veleggiò verso l'appendi asciugamani su cui aveva posato dell'intimo lilla.
Lo indossò, mentre il coro dell'alleluja si spandeva in un boato da stadio, non era rimasta intrappolata nella silhouette da adolescente.
Possedeva forme aggraziate e femminili, ora ne era sicura, in quella pozione aveva gettato una manciata di funghi allucinogeni.
-Posso entrare?-
La voce maschile la colse di sorpresa facendole prendere una testata contro il lavandino.
Premette una mano sulla parte offesa chiedendosi se non si fosse definitivamente fottuta la materia grigia.
Afferrò nuovamente l'asciugamano e si accostò alla porta del bagno.
Bene, suo marito doveva essere una persona a modo, educata ed estremamente romantica.
Se lo sentiva.
Sbirciò dal buco della serratura, giusto per concedere all'occhio la sua parte.
Non aveva esattamente una panoramica completa del suo consorte, però poteva bastare.
Sbarrò le iridi color caramello e la mascella cadde in rotta libera verso il suolo.
Poteva scorgere dei pantaloni dal taglio classico e una camicia bianca che vezzeggiava il torso snello del uomo.
Appariva evidente un particolare, che Hermione considerava un tocco di pura sensualità, ovvero una marcata linea che conduceva alla zona inguinale.
Analizzò gli addominali definiti che rendevano quel corpo d'alabastro semplicemente statuario.
-Dio esiste!-
Per quella visione celestiale poteva anche commuoversi, era sposata con l'uomo più sexy di tutta l'Inghilterra.
Grazie Godric, sacrificherò una giovenca in tuo onore!
-Hai detto qualcosa?- domandò l'adone dall'altra parte della porta - facciamo così, mi allacci la cravatta e poi ti lascio in preda ai tuoi vaneggiamenti..-
Hermione non sentì neanche una parola limitandosi a spalancare la porta con un sorriso che avrebbe invidiato anche Mrs America.
Violentare il consorte non era reato, si disse con gioia.
Era a piedi scalzi, notò trasognata, soffermandosi sulle gambe muscolose fasciate dai pantaloni scuri.
Ripercorse il torace marmoreo e quasi non si tamponò gli occhi dalla commozione notando le spalle ampie e le braccia tornite.
Proseguì nella radiografia e con sommo gaudio appurò che possedeva una mascella virile.
Il viso aveva tratti armoniosi e regali.
Una massa lussureggiante di capelli chiari spioveva sul viso attraente accarezzando la fronte.
Incrociò lo sguardo perdendosi in due spettacolari iridi liquide come piombo fuso e che promettevano notti pregne di passione.
Non sapeva nemmeno il suo nome e già poteva dirsene innamorata.
I neuroni della Grifondoro, momentaneamente soffocati dallo stato ormonale, resuscitarono mandando segnali d'allarme grandi quanto quella casa.
Un attimo, doveva esserci un errore!
No, decisamente no, cazzo no!
Indietreggiò allarmata cozzando contro il lavandino, che ormai minacciava di riempirla di ecchimosi.
Mise la mani avanti come per bloccare l'ipotetica avanzata del biondo.
Draco Lucius Malfoy non poteva essere suo marito!
C'erano almeno duecento leggi della fisica, dell'astronomia e dell'associazione delle fattucchiere inglesi che impedivano quest'unione!
Boccheggiò e tentò di riordinare le idee.
Probabilmente, in quel momento, aveva l'espressione di un cerbiatto intimidito dagli abbaglianti di un'auto.
Il suo presunto marito, la speranza è l'ultima a morire, scrollò le spalle per poi accingersi ad infilare i bottoni nelle asole.
-Malfoy..- lo chiamò circospetta - c'è qualche probabilità che io sia una malata di mente?-
Forse, una che poneva una domanda del genere non necessitava di una risposta.
Però la botta psicologica era tale che, persino Silente vestito da donna mentre si rifiutava di consegnarle il diploma, impallidiva di fronte alla realtà
-Granger..- pronunciò il suo cognome divertito, come se non lo facesse da una vita - se ho accettato io la tua scarsa sanità mentale, puoi farlo anche tu..-
Hermione, suo malgrado, si ritrovò ad annuire mentre teneva saldamente incollato al corpo l'asciugamano.
Chiuse gli occhi di scatto quando vide il Serpeverde slacciarsi i calzoni per infilarvi la camicia.
-Herm, ora mi preoccupi..- sbuffò togliendole di dosso l'asciugamano e sollevandole il mento per incontrare il suo sguardo - fosse la prima volta che mi spoglio di fronte a te!-
Hermione avvampò mandando lampi dagli occhi, ci mancavano le allusioni sessuali.
Lui le porse la cravatta sorridendole spiazzato dal suo comportamento.
La Grifondoro si mostrò oltraggiata arricciando il naso alla vista della cravatta verde.
-Senti, guarda che non esistono due colori in natura..- sbottò - potresti allargare il repertorio, non ne hai una di raso bianca?-
Malfoy rivolse, teatrale, gli occhi al cielo ricomparendo con l'accessorio che si confaceva ai gusti della moglie.
-Lo sapevo che non eri totalmente impazzita..- asserì convinto - avevi la mia stessa faccia di quando, ai tempi di Hogwarts, ti dimenticavi i tuoi insulsi accessori Gryffindor nella mia camera..-
Hermione passò un lembo della cravatta sotto il colletto per poi allinearla alla stessa lunghezza ed accingersi a fare un nodo perfetto.
-Io non ho mai nemmeno respirato nella tua camera!-
Draco avvicinò le labbra alle tempie della mora profondendosi in una risata proveniente dal diaframma.
La ragazza poteva quasi sfiorare la pelle morbida del suo collo sentendo la fragranza muschiata del biondo invaderle le narici.
Fece scivolare le mani lungo il petto sentendo la sguardo illanguidirsi e il cuore battere concitato.
-Hai ragione..- ritrose il Serpeverde - tu ansimavi nella mia camera, vero tesoro?-
Ignorò, per la prima volta una sua provocazione.
Afferrò la cravatta e lo baciò.
Un lento sfiorarsi di labbra sino a sentire la lingua calda scivolarle nella bocca e accarezzarle il palato.
E lei aveva buttato diciassette anni di vita senza baciare Malfoy almeno una cinquantina di volte nella giornata?Scandaloso!
Infilò le dita tra le ciocche seriche di capelli approfondendo il contatto tra le loro bocche.
Secondo appunto mentale: Pansy Parkinson ha capito tutto dalla vita, tu proprio un cazzo!
-Beh, avete finito di pomiciare?..- berciò scocciata una bambina dalla deliziosa boccuccia imbronciata e dai lunghi riccioli dorati - qua c'è qualcuno che deve andare all'asilo, porca paletta!-
Hermione imprecò, ti prego Godric, dimmi che ho fornicato con il postino!
Ma che razza di creatura potrà mai uscire da me e Malfoy?
Un'assassina assetata di potere con la passione per Jane Austen?
-Meredith..- l'apostrofò Draco - prima devi svegliare tuo fratello e poi togli quella ventina di libri che hai cacciato nello zaino, hai le stesse tare mentali di tua madre!-
-Ehi!-
Si lamentarono all'unisono le due donne di casa incrociando le braccia al petto, indispettite.
-La mia mamma è la strega più intelligente che lavora al Ministero!-
Hermione sorrise compiaciuta -Davvero?-
Padre e figlia si guardarono perplessi per poi schiaffarsi una mano sulla fronte.
La bambina, in un turbinare di boccoli biondi, filò a chiamare il fratello con un ghigno sadico sul volto.
Hermione seguì Draco nella camera da letto sprofondando in una poltrona rivestita di velluto porpora.
Le pareti erano screziate d'oro, rendevano la stanza luminosa.
Il mobilio, di ottima fattura, era sicuramente italiano come alcuni suppellettili in vetro soffiato che provenivano da Venezia.
-Prima di andare al ministero ricordati di passare da Madame Beauty per ritirare l'abito..-
Hermione non riuscì a nascondere lo sguardo leggermente perplesso.
-Per il matrimonio della Weasley..- sbuffò Draco - mezzosangue è un po' difficile dimenticarsi l'idea della Weasley che si sposa Goyle..-
Oh Gesù, Ginny si sarebbe sposata con l'anello mancante tra il Mammut e il paramecio?
Respirò a fondo, ma era contro natura!
Diamine, un obbrobrio, da sparsi nelle rotule seduta stante!
-Ma Goyle ha intenzione di grugnire nel momento fatidico o si sposerà con la torta nuziale?-
Malfoy arcuò un sopracciglio per poi sfoggiare un'espressione risentita.
-E' ben un mese che mi schianti se oso fare un commento sarcastico sul matrimonio e ora tu te ne esci con queste sparate?-
Hermione scoppiò a ridere ripensando a Goyle che rotolava sull'altare.
La Grifondoro raggiunse Draco che, nel frattempo, si era seduto sul letto per allacciarsi le scarpe.
Sorrise, abbracciandolo alla vita e posando una guancia contro la schiena ampia del biondo.
Si domandò per quale motivo non era mai andata al di là delle apparenze.
Con lui stava bene.
Era in pace con se stessa, si morse il labbro, indispettita dalla sua natura Gryffindor.
-Quando abbiamo smesso di odiarci?-
Sentì il biondo sospirare per poi accarezzarle una mano stretta sul suo petto.
-Quando mi hai sorriso..-
Hermione sobbalzò, era stato così semplice, bastava un sorriso per tramutare anni di pregiudizi in un sentimento spiazzante come l'amore?
Sì, confermò serrando le palpebre.
Un sorriso poteva distruggere ogni ferita, ogni umiliazione.
Poteva sbriciolare l'odio.
Un sorriso risultava più assordante di qualunque insulto, perché bello da mozzare il fiato.
-Sarà il caso che mi vesta altrimenti alla cerimonia di Ginny dovrò andarci in mutande!-
Draco si alzò, sciogliendo l'abbraccio e annuendo convinto.
-Ti avviso..- la redarguì - è stata spostata di una settimana, il prete è stramazzato al suolo..-
Hermione arcuò un sopracciglio, sbigottita.
-Ictus?-
Il biondo si passò una mano tra i capelli, sorridendo di sbieco.
-Almeno..- borbottò divertito - la migliore amica di Ginny, quella con una pronunciata erre moscia che sembra una V, si esercitava a leggere sul pulpito e alla frase "Regina dei cieli" ne è uscito "Vagina dei cieli"..-
Hermione si morse le nocche delle dita per non scoppiare a ridere.
Piazzò un leggero pugno sul petto del biondo, esibendosi in un collaudato sguardo ammonitore.
-Hai assistito, malefica Serpe?-
Malfoy annuì, sorridendo compiaciuto ricordando il prete che prima di collassare gridava allo scandalo.
Hermione scosse il capo avviandosi verso il bagno dove aveva preparato i vestiti.
Prima di chiudersi la porta alle spalle percepì la risata soffocata del consorte.
Fu con uno sguardo sorridente e il cuore gonfio di gioia che sentì la sensazione della nebbia che l'avvolgeva.
Boccheggiò, ora sapeva cosa fare.
Immersa tra volute di fumo biancastro si risvegliò.
Era sdraiata a terra, nuovamente nell'aula di pozioni.
Sbattè le palpebre un paio di volte per adattare la pupilla all'ambiente fiocamente illuminato.
-Granger, sarà il caso che ritiri i festoni per la tua dipartita?-
Hermione mise a fuoco la figura regale dello Slytherin inginocchiato al suo fianco.
-Mi gira la testa..-
Lui sbuffò, prendendola per la vita e tirandola in piedi senza sforzo.
-Sei svenuta e hai preso una poderosa craniata, la sfiga Grifondoro..-
La ragazza si massaggiò la nuca continuando a scrutare la figura del biondo.
Inclinò leggermente il capo.
E sorrise, solo per lui.
Poi marciò fuori dall'aula a passo di carica lasciando un Malfoy perplesso e spiazzato.
Il Principe delle serpi fece spallucce.
La Granger, rifletté, era deliziosamente stramba.
Crollò il capo per poi sorridere a sua volta.
Voleva proprio conoscerlo il pazzo che se la sarebbe sposata!

Spazio autrice:
Una stupidata, ma mi mancava troppo il mio stile demenziale.
Chiedo venia.
Baci.

 
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