- Capitolo 1° -
Capitolo 1
L'inizio della fine
Era un caldo pomeriggio di mezza estate, ero affacciato alla finestra di camera mia nel tranquillo paesino di New Bark Town: il giorno seguente mi sarebbe toccato scegliere il mio primissimo Pokemon. Sinceramente non sapevo proprio quale scegliere, la mia forte indecisione mi faceva cambiare idea ogni momento. L’unica cosa di cui ero certo era che qualcosa di strano fosse successo: già da una settimana il cielo era ininterrottamente di un colore strano, quasi giallo smorto il dì, e la notte di un blu molto tenue, stranamente pallido. Molti erano stati i problemi in quella settimana d’inferno: lievi scosse di terremoto si erano sentite tutte le notti, e nonostante fossimo in estate molte piante avevano la chioma completamente secca.
Quella notte passò tranquilla: niente scosse, e non si sentirono neppure quegli strani versi di hoot-hoot.
Arrivò la mattina del grande giorno, in cui avrei iniziato la carriera di Pokemon Master: il mio sogno sarebbe stato quello di poter rivaleggiare con Ash, il famosissimo allenatore a cui tutti ci ispiravamo. Eravamo in pochissimi quella mattina, erano previsti 15 nuovi allenatori invece eravamo solo in 3.
Arrivò anche il mio momento: avrei potuto scegliere tra i famosi e adorabili cyndaquil, totodile e chicorita. Ad un tratto come una voce dentro di me, la mia coscienza presumo, mi suggerì di prendere la Pokeball del magnifico Pokemon di fuoco. La presi in mano sussurrando:
"Scelgo lui." Ma non riuscii a finire la frase che la ball si massimizzo e cominciò a scaldarsi, la mollai a terra solo quando non ce la feci più a resistere al tremendo bruciore.
La sfera emanò un piccolo lampo e una nuvoletta di fumo verde.
Io ed il prof Elm la guardammo quasi meravigliati. Lui prese la Pokeball in mano, e rigirandola per bene vide una crepa nella parte rossa superiore.
"Scusa Ck, ma dovrò darti un altro Pokemon!" Risposi preoccupato:
"No, no! Mi tengo cyndaquil, cosa devo fare per poterla riparare?"
Beh, dovresti recarti al Pokemon Center della città più vicina, ma senza un Pokemon non supererai mai il tragitto."
Non lo lasciai finire, presi la Pokeball con il mio Pokemon e corsi via verso Cherrygrove Town.
A nulla servirono i richiami di Elm, io ormai ero lontano, dovevo a tutti i costi arrivare a quel Pokemon Center, non potevo permettere che cyndaquil rimanesse intrappolato nella Pokeball .
Corsi fino alla nausea, ero così stanco che mi fermai vicino ad una sorgente ad abbeverarmi. Era un’acqua purissima, era molto strano trovare una sorgiva pura a quei tempi.
Mi sedetti a rimirare la ball rotta: non capivo perché si fosse crepata, non aveva battuto violentemente a terra eppure sembrava rovinata.
Ad un tratto sentii un enorme esplosione, dal bosco posto sull’altopiano vicino caddero cinque o sei alberi: io mi alzai in piedi e cominciai a scappare. Dalla selva arrivò un’enorme luce dorata, allora mi fermai di scatto e mi girai per vedere cosa sprigionasse una simile luce. Il bosco cominciò a tremare e da quest’ultimo ne uscì un enorme uccello.
Era molto simile ad un Ho-oh, mia madre aveva un debole per quel Pokemon leggendario e me ne parlava sempre fin da quando ero ancora piccolo, ma era completamente nero, ed avvolto come da una fiamma blu-rossastra. Dopo aver sbattuto le ali alcune volte emanò dal becco un’enorme fascio di energia rossa come il sangue, che colpì un punto qualsiasi del bosco.
Aspettò alcuni minuti e poi se ne volò via, in quel momento sentii un fruscio fra gli arbusti sopra di me.
Mi apprestai per affrontare la situazione di petto (ero pronto a fuggire), quando...
FINE del primo capitolo
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