GIULIA - Capitolo 1° -
Come al solito il viaggio di ritorno per Harry era durato un istante, odiava tornare a casa per le vacanze estive, desiderava che il treno non si fermasse mai, ma, il momento dell'arrivo giungeva sempre. Harry guardò Ron e Hermione mentre scendeva dal treno, si erano già scambiati le consuete promesse di scriversi e Harry non voleva trattenersi a parlare con gli amici maghi davanti agli zii, sapevano essere vendicativi!!! Attraversò però la barriera del binario 9 e 3/4 insieme alle famiglie Weasley e Granger che si fermarono attoniti davanti ai Dursley e quella specie di elefante che si ostinavano a chiamare "piccolo Diddy". Quest'ultimo, chissà per quale assurda ragione, portava appeso al collo un enorme cartello giallo che gli arrivava alla cintura (e per coprire quel pancino doveva avere per forza una notevole estensione!) con su scritto a caratteri cubitali il nome GIULIA... Chissà perché i Dursley si alterarono molto quando le due famiglie e il ragazzo quasi si rotolarono in terra per le risate alla vista di quello che sembrava un cartellone pubblicitario di qualche prodotto scadente. Pacate però le risate Harry dovette salutare i suoi amici e dirigersi, col passo di chi va al patibolo, verso i suoi zii. -Sbrigati Potter, dobbiamo andare a prendere una persona- sbraitò zia Petuna senza neanche un saluto. Mentre si dirigevano verso un'altra parte della stazione zio Vernon si preoccupo di ragguagliare Harry sul motivo di quel ridicolo cartello. -Oggi arriva una ragazza dall'Italia che verrà ospitata da noi per le vacanze, non fare stranezze e non mostrare in alcun modo la tua natura...strana!!- Eloquente...ma perché mai i suoi zii accettavano un estraneo in casa? -Mi raccomando piccolo mio, fai da bravo con Giulia così ricambierà l'invito e noi non saremmo gli unici del vicinato ad avere un figlio che non è mai stato in Italia- disse Petunia al figlio con voce nauseabonda. "Ecco spiegato il motivo di tanta ospitalità" pensò Harry mentre aspettava davanti al binario che arrivava dall'aeroporto e rifletteva sul fatto di dover sopportare in casa un'altra persona sicuramente snob e odiosa come i suoi zii. Il treno arrivò dopo pochi minuti e dalla fiumana di gente che si dirigeva verso l'uscita si staccò una ragazza, era di media statura, con i capelli corvini e ricci che gli arrivavano alle spalle e gli occhi verdi come due smeraldi, il sorriso era il più bello che Harry avesse mai visto, la carnagione leggermente abbronzata era imperlata di sudore per lo sforzo di trascinare due enormi valigie e uno zaino. Harry rimase come incantato nel guardare quella che, secondo lui, era una dea scesa dall'olimpo. -Muoviti e vai ad aiutarla con le valigie inutile scansafatiche- La voce sibilante della zia irruppe nei pensieri di Harry che si riebbe e si avviò a passo veloce verso di lei, inciampando ovunque, degno quasi del coetaneo Neville e arrivò dalla ragazza dopo aver urtato almeno sette persone, inciampato quattro volte e sbattuto contro un pilastro, il tutto in quattro metri scarsi di percorso!! Arrivato dunque accanto a lei biascicò un ciao (che suonò più come "cnoo") e, tutto rosso per la vergogna fece per prendere le due valige. Sicuramente Giulia interpretò male il gesto perchè strinse la mano destra di Harry nella sua e disse allargando ancora di più quel bellissimo sorriso: -Io sono Giulia, piacere di conoscerti-. Ora, il galateo vorrebbe che ci si presentasse e si dicesse per lo meno "piacere mio", ma il nostro impacciatissimo eroe non riuscì a dire altro che un "ahh" imbarazzatissimo prima di afferrare le valigie e correre verso i Dursley. Urlando dentro di se per la vergogna e per la figura fatta si diresse dritto verso l'uscita senza neanche aspettare che Giulia facesse la conoscenza degli zii e pensando a che estate assurda gli si prospetava davanti.
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lilicartman - Voto:
archangeluca