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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Gundam
Titolo Fanfic: TU CHE SEI LA MIA VITA
Genere: Sentimentale, Azione, Avventura, Erotico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: AU, What if? (E se...), Lemon
Autore: ari91 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 01/05/2007 13:27:56 (ultimo inserimento: 07/05/07)

Un gundam spuntato dal nulla.....il pilota che lo comanda sconvolgerà la vita dei 5 ragazzi ma di 1 in particolare....
 
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-CAPITOLO 1°-
- Capitolo 1° -



Ciao gente…
Questa fanfic mi è venuta in mente riguardando un po’ le puntate di questo splendido anime….
La storia non segue l’anime…e i luoghi e l’anno è inventato da me…
Spero vi piaccia e che riceva tanti apprezzamenti....ma voglio anche critiche che le apprezzo molto perché mi aiutano…
Bene diamo il via al primo capitolo
Baci
Nicole





Anno 2000 Colonia della Neve.

Questa Colonia era sempre stata pacifica.
Nonostante il suo clima rigido,gli abitanti vivevano bene e il turismo non mancava mai.
Ma un giorno dei mobile suite,comandati dall’organizzazione di OZ attaccarono quella pacifica colonia distruggendola completamente.
Nessun sopravvissuto,o almeno così credevano perché non avevano calcolato il pilota di Gundam che abitava li.
E come poterlo calcolare?
Dopo tutti i piloti di Gundam erano solo cinque.
Il Gundam davanti a loro era completamente bianco,dalle ali d’angelo nere.
Nella mano destra una falce dalla lama bianca.
La rabbia che avvolgeva quel Gundam era quasi palpabile,delle lacrime invisibili lo bagnavano,ma le lacrime del pilota che lo comandava,quelle si erano vere.
Si levò il casco di protezione,sciogliendo una chioma corvina dalle punte bianche,quella era ancora una bambina non più di dieci anni.
Due iridi azzurre ghiaccio,lucide e arrossate.
Strinse con la piccola manina la leva di comando –Maledetta…Maledetta organizzazione di OZ…- si rimise il casco e tastò la tastiera di comandi e partì a tutta velocità.
Lasciando il suo pianeta che n’era rimasto solo un ammasso di polvere.
Si sarebbe vendicata,avrebbe vendicato la sua famiglia e il suo popolo.


Anno 2007
Un ragazzo,capelli corti castano scuro,occhi blu prussica,vestito con una canottiera senza maniche verde e dei pantaloncini neri aderenti.
Era davanti a un computer e lo scrutava con attenzione.
-Allora…Heero scoperto qualcosa sul nostro amichetto?- attaccato con la schiena al muro,un altro ragazzo,braccia incrociate la petto.
Alto,una lunga treccia castana chiaro e frangia.
Iridi belle e profonde,color blu cobalto.
Vestito con dei pantaloni neri e sopra un giacchettino slacciato davanti che faceva intravedere una felpa rossa,un sorriso allegro stampato in faccia.
L’altro lo guardò con la cosa dell’occhio –No…Nessuna-
-E allora fai una pausa no?Eddai Heero,abbiamo 17 anni se non ci divertiamo adesso…Dai andiamo in giro per ragazze- si avvicinò a lui e li mise un braccio intorno al collo –Non esiste solo Relena a questo mondo- lui lentamente li fece levare il braccio.
-Abbiamo una missione Duo…Questo Gundam è spuntato fuori dal nulla sette anni fa,e non abbiamo ancora scoperto la sua identità-
L’altro roteò gli occhi –Vuoi dire che è da quando abbiamo dieci anni che ci sei dietro?Ma tu sei malato-
-Si…Visto che sto qui a parlare con te- e ripose l’attenzione sul computer.
Duo si lasciò andare sul letto e sospirò –Sei palloso-
-E tu petulante,perché non te ne vai da Hilde?-
-Io e lei abbiamo chiuso-
Heero soffocò una risata –Cos’è non te la da più?-
Il ragazzo si alzò a sedere di scatto –Ma che ti sei fumato?Certe volte parli quando dovresti stare zitto-
-Pensa che è quello che fai tu tutti i giorni-
-Ma sta…- non finì la frase perché sullo schermo del computer apparve un ragazzo di 18 anni ,capelli castani con un ciuffo che li copriva l’occhio sinistro,occhi verde scuro.
-Hei Trowa- si avvicinò allo schermo Duo.
-Ragazzi il Gundam è stato localizzato sulla colonia L-123…Ha distrutto la base prima che Wufey potesse agire- spiegò il ragazzo –Io sto andando li,ho avvisato anche Rareba,parte subito-
-Ok,arriviamo- chiuse la comunicazione.
Uscirono dalla stanza e scesero le scale fino al Garage-officina,dove vi era il loro Gundam
Quello di Heero era il Wing Gundam Zero.
Quello di Duo il Deathscy the Gundam Hell.
Salirono e partirono sparendo nel cielo azzurro.
Poco dopo arrivarono sul posto e incontrarono Rareba e Wufey.
Il primo,carnagione chiara,capelli biondi e occhi blu-verdi.
Il secondo,di origini cinesi,capelli neri legati in un codino e occhi neri come la pece.
-Hei salve ragazzi- li salutò Rareba.
-Ciao Rareba…Dov’è Trowa?- domandò Duo
-Eccolo- esclamò Wufey.
Il Gundam di Trowa che era il Heavy Arms Gundam si affiancò agli altri due.
Quello di Rareba era il Sandrock Gundam e quello di Wufey Altron Gundam o come lo chiamava lui “Ningia”.
-Allora dov’è?- domandò serio come sempre Heero.
Gli altri non ebbero il tempo di rispondere visto che un raggio d’energia rischiò di prenderli in pieno.
-Per un pelo- sospirò Duo che si era preso un infarto.
Sul suo schermo apparve Heero –Sei vivo- disse quasi deluso.
-Problemi?- domandò irritato,aprì la comunicazione anche con gli altri tre –Tutto ok ragazzi?-
I tre annuirono –Guardate la- esclamò il biondo.
Voltarono il capo e videro un Gundam bianco con le ali d’angelo nere e impugnava saldamente una falce dalla lama bianca.
-Ma guarda pure quel Gundam ha la falce,spero che il pilota non sia come te Duo-
-Senti Heero ma che ti sei mangiato oggi a pranzo?-
-Ragazzi non mi sembra il caso di litigare- li riproverò Wufey.
Il pilota del misterioso Gundam aprì la comunicazione con tutti e cinque,il viso coperto dal casco di protezione –Spostatevi- la voce femminile rimbombava nel casco.
-Una…Una ragazza?- spalancò la bocca Duo.
-Dicci chi sei- disse Trowa.
-E perché dovrei?- rise lei.
-Perché di si,ti immischi nelle nostre missioni- le rispose freddo Heero.
-Ooh quanto mi dispiace- disse sarcastica.
Con la falce attaccò il Gundam Zero che la schivò,lei lo sorpassò e parti a tutta velocità.
-Non mi scappi- e anche lui partì.
-Heero!!- lo chiamò Duo –Maledizione!!- anche lui partì con a ruota gli altri tre.
Il Gundam bianco era molto veloce,ma Heero riusciva a starli dietro.
Gli altri li si affiancarono –è veloce- disse a denti stretti Wufey.
-Già…Mi piacerebbe vederla in volto- disse Duo.
-Ragazzi a tutta velocità!!- esclamò Trowa aumentando la velocità.
Entrarono in un campo di asteroidi,più volte persero il Gundam misterioso,all’improvviso scomparve del tutto.
-Cazzo!!- sbraitò Duo –Dove diavolo è finita?-
Heero scrutava dappertutto ma senza risultato.
La ragazza si era nascosta nella incavatura di un asteroide,si levò il casco e sospirò,quei cinque era dannatamente veloci.
Si sentì un esplosione molto vicino al suo asteroide,si sporse un poco e per culo evitò un raggio di energia,davanti a lei Heero che aprì la comunicazione –Finalmente ti vedo in faccia-
Lei imprecò a denti stretti,uscì completamente dalla grotta.
-O mi dici chi sei e le tue intenzioni…O ti uccido adesso-
Lei rise priva di divertimento –E allora uccidimi-
Il pilota non se lo fece ripetere due volte,li puntò il cannone addosso e la colpì con un raggio di energia che la prese in pieno.
Il Gundam precipitò,sotto di loro il pianeta terra e precipitò li.
Duo si affiancò a Heero –è viva?-
Lui annuì –Si,andiamo a recuperarla- e partirono in picchiata tutti e cinque.
Il Gundam bianco era precipitato su una spiaggia,lei era svenuta,il capo sanguinava e una striscia di sangue segnava la sua guancia,aveva botte e tagli dappertutto.
Lentamente riprese conoscenza e aprì gli occhi,cercò di alzarsi e anche se a fatica ci riuscì-
Riuscì ad uscire da Gundam e si lasciò andare sulla sabbia giallastra,il tramonto dipingeva il cielo di rosso e arancio.
I cinque Gundam atterrarono poco lontano,scesero dal loro Gundam e raggiunsero la ragazza.
Duo s’inginocchiò accanto a quell’esile corpo ricoperto di botte e tagli che sanguinavano.
-Ci potevi andare più leggero- si voltò verso Heero,quest’ultimo alzò le spalle –è viva e questo basta-
Rareba scosse il capo rassegnato.
Lei aprì lentamente le iridi azzurre e incrociò quelle blu cobalto del ragazzo.
Duo rimase impalato a fissare quelle iridi fredde ma stupende,deglutì,quella ragazza riusciva a mettergli i brividi solo con lo sguardo –Trowa aiutami- deviò lo sguardo,mise il braccio della ragazza intorno al suo collo e l’amico fece lo stesso.
La ragazza non oppose resistenza,era senza forze,si abbandonò a loro e svenne.

Quando si risvegliò era sdraiata in un letto,il capo fasciato da delle bende bianche,era piena di garze,sembrava una mummia.
La porta si aprì e entrò Rareba,non appena incrociò il suo sguardo sorrise dolcemente –Ti sei svegliata-
Lei lo guardò –Dove sono?-
-Tranquilla sei al sicuro…Nella nostra base- si sedette sullo sgabello in parte al letto.
-La vostra base?-
Lui annuì –Anche tu sei pilota di Gundam giusto?-
La ragazza annuì,ci fu qualche secondo di silenzio –Come ti chiami?- domandò lui spezzando il silenzio.
Lei esitò un momento ma poi decise di rispondere –Yuki Kimitaru-
-Kimitaru?Vieni dalla colonia della neve?- domandò stupito.
La ragazza annuì lievemente,ringraziò quel ragazzo con lo sguardo per non aver parlato di più della sua colonia ormai inesistente.
-è un bel nome Yuki…Significa Neve…Io sono Rareba Winner,provengo dalla colonia L-4- si alzò –Ora riposa-
-Quanto ho dormito?- lo bloccò.
-è da due giorni che dormi…Ne parleremo a tempo debito tranquilla- e uscì chiudendosi la porta alle spalle.

Passarono alcune ore e la ragazza era stufa di starsene nel letto.
Anche se a fatica riuscì ad alzarsi,era vestita con una camicia da notte bianca,le arrivava a metà coscia,lasciando ben in vista le sue gambe lisce e snelle.
Traballò un po’,ma poi riuscì a trovare l’equilibrio e uscì dalla stanza,si ritrovò in un corridoio lungo dalle pareti di ferro.
Si guardò intorno,non c’era nessuno,decise di andare a destra,ogni tanto le girava la testa e si appoggiava alla parete per non cadere.
Finalmente trovò un’uscita che dava a un piccolo cortile.
Respirò a pieni polmoni l’aria fresca e pulita.
-Tu non dovresti essere a letto?- lei si girò di scatto e incrociò lo sguardo di Duo,era lo stesso ragazzo che l’aveva aiutata sulla spiaggia.
Lei non rispose –Rareba ci ha detto che ti chiami Yuki e vieni dalla colonia della neve- si avvicinò a lei –Comunque,come ti senti adesso?-
-Ti interessa?- chiese fredda.
-Bhè se te l’ho chiesto- quella ragazza li ricordava molto Heero.
-Sto bene…Grazie- lo sorpassò.
-Chi sei veramente?- la bloccò per il polso,lei si voltò e lo scrutò con gli occhi di ghiaccio e si liberò dalla sua presa e rientrò.
Duo rimase li,impalato a fissare la porta chiusa.
-Che caratterino- si grattò la frangia e rise fra se e se.
-Cosa ti frulla in quella testa vuota?- li arrivò alle spalle Heero.
Lui si voltò e alzò le spalle –Nulla-
-Chissà perché ci credo molto poco-
-Duo sbuffò –Sei pallosissimo- e rientrò anche lui e Heero se ne andò per i cavoli suoi.

Yuki era tornata nella sua stanza,si fece una doccia e si infilò dei pantaloncini neri e una canottiera nera e dei stivali neri a tacco basso.
Si legò i capelli in due codini bassi e uscì dalla stanza.
Girovagò un po’ per la base senza incontrare nessuno,scese le scale e arrivò a una ringhiera di ferro.
Si sporse e vide i cinque piloti che stavano facendo palestra,più in la tutti i Gundam più il suo,era ridotto molto male.
Duo,che stava facendo gli addominali,la vide e si bloccò –Hei bella bimba-
Tutti si voltarono verso di lui –Che ho detto?- chiese ingenuo.
Heero scosse il capo e fissò la ragazza che tirò fuori dallo stivale destro un coltello e lo lanciò.
Il ragazzo non si mosse,l’arma cadde poco dietro il ragazzo,una scia di sangue li calò sulla guancia.
Aveva un taglio lieve e fine.
Nella stanza cadde il silenzio,lei saltò la griglia e atterrò davanti ai cinque.
-SE VEDO IN FACCIA IL PILOTA CHE HA RIDOTTO COSI’ UN GUNDAM GLIELA SPACCO- si sentì sbraitare,una ragazza non tanto alta avanzava verso di loto.
Indossava una salopette un po’ sporca,una brattella slacciata,sotto una maglietta a maniche corte rossa,cappellino sulla testa guanti da muratore alle mani,nella mano destra una chiave da meccanico.
Si piazzò davanti ai sei,aveva capelli lunghi castani e due iridi verde smeraldo –Dov’è il pilota?-
Loro indicarono la ragazza –Lei?- alzò un sopracciglio –Ah bhè allora niente- alzò le spalle.
-Hei aspetta un attimo,perché a noi ci fai sempre la sfuriata e a lei no?- la fissò offeso Duo.
In tutta risposta la ragazza li lanciò in pena faccia la chiave di ferro.
-Io sono Melissa- si avvicinò alla ragazza e le pose la mano togliendosi il guanto.
-Io Yuki- la strinse.
-Ok…Vieni ti faccio vedere i danni che ha il tuo Angel Gundam-
-Come…-
Lei le strizzò l’occhio –Conosco ogni tipo di Gundam-
-Lei è la maniaca con il cacciavite- si levò la chiave dalla faccia il ragazzo.
-Duo amore vuoi tutta la cassetta degli attrezzi in faccia?- li sorrise falsamente.
Gli altri si misero a ridere e ripresero i loro esercizi.
Melissa condusse Yuki al suo Gundam –Però…è ridotto maluccio-
-Bhè è stato colpito dal cannone di Heero…Che ho montato io stessa-
-Vuoi dire che questi Gundam li hai costruiti tu?-
Lei scosse il capo –Io sono la nipote del dottor S,mio nonno fa parte di un gruppo di Scienziati che ha costruito i Gundam e io mi sono affascinata così tanto che adesso li rinnovo io- sorrise –Bhè ora devo dare un’occhiata ai comandi,poi c’è un problema all’ala e anche in braccio a bisogno di una sistematina- si mise degli occhiali di protezione e saltò dentro il Gundam –Vatti a sfogare con un sacco da box…Io qui ne avrò per un bel po’- le urlò,la ragazza girò i tacchi e raggiunse gli altri.
In parte a Duo c’era un sacco a box,si fasciò le mani e cominciò a dare i pugni.
Tutti e cinque la guardavano con la bocca spalancata,si ripromisero di non farla mai incazzare.
Heero le mise davanti una pistola costringendola a bloccarsi –Guardiamo come te la cavi con la pistola-
Yuki la prese fra le sottili dita lo fissò e un ghigno le dipinse il volto.
I cinque piloti si guardarono,a quanto apre erano diventati in sei.

 
Continua nel capitolo:


 
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