DI NUOVO INSIEME
- Capitolo 1° -
Note: Questa fanfiction è il sequel di " You are my precius star"
Con l’aiuto di una piccola accetta recido alcuni rami secchi da un vecchio albero che tante ere e battaglie ha conosciuto. Una volta terminato il mio compito, appoggiò una mano sulla ruvida corteccia e sussurro qualche preghiera di ringraziamento nell’antica lingua.
Duinhir il mio fido destriero si avvicina e poggia il muso sulla mia spalla sinistra, gli carezzo teneramente la lunga criniera scura sorridendo a quel gesto così semplice ma allo stesso tempo carico d’affetto.
Per la prima volta dopo molto tempo il sole pare di nuovo attraversare quella landa dimenticata da tutto e tutti. Alberi millenari sembrano conversare amabilmente con il vento, o più semplicemente esaminare la mia figura che con disinvoltura cammina per il bosco.
Sono ormai passate molte lune dal nostro ultimo incontro Estel, tu che non hai esitato a tuffarti in quelle acque gelide e infide pur di rimanere con me impedendomi di fuggire. Io sarei morta se non fosse stato per un miracoloso prodigio, sotto i tuoi occhi sono diventata umana esattamente come lo sei tu.
Probabilmente in quegli istanti, mentre tu mi tenevi tra le tue braccia ho desiderato con tutto il mio cuore di poter essere come te. Il mio desiderio forse è stato esaudito, così a lungo ho cavalcato con te ed al tuo gruppo guidato da Gandalf.
Avremmo potuto rimanere insieme, combattere l’uno accanto all’altra senza mai più doverci separare…invece sono stata io a volere che ciò non avvenisse. Le nostre strade si sono divise nel momento stesso in cui tu Estel, ti recavi a Edoras per portare la speranza.
Io dal canto mio sono tornata dal re sirenide mio padre, per tentare di convincerlo del fatto che era fondamentale per il nostro popolo andare in guerra. Sauron ogni giorno diventa sempre più potente, e non passerà molto tempo prima che la sua furia e brama di potere si abbatta su tutta la Terra di Mezzo.
Purtroppo però mio padre non volle sentire ragione, mai avrebbe dato aiuto a coloro che in ere passate gravi oltraggi avevano recato al suo popolo. Sono stata condannata all’esilio nel momento stesso in cui dissi di amarti Estel, di amare una creatura mortale.
Sarei voluta tornare da te, raggiungerti a Edoras e restare al tuo fianco per sempre come ci eravamo promessi tempo addietro. Però la vergogna di aver fallito nella missione che mi ero prefissa, è stato immensa e così ho deciso di trovare rifugio in questa foresta.
- < Mi avrà già dimenticato e una volta che questa guerra sarà finita tornerà da LEI perché è così che vuole il destino. La Stella del Vespro ha rinunciato alla sua immortalità per Estel…mentre io, quale sacrificio ho compiuto per lui?! >
Mi stringo al petto i rami che ho raccolto, un gesto istintivo il mio mentre con grande sforzo ricaccio indietro le lacrime che minacciavano di bagnarmi le guance a tradimento. Anche Gandalf mi aveva avvertito la sera stessa in cui l’incanto era avvenuto ed io sono diventata una tua pari razza Estel.
Se il nostro amore avesse continuato a crescere e consolidarsi molte persone ne avrebbero sofferto, prima fra tutti la Stella del Vespro. Tu hai donato il tuo cuore a lei, il ciondolo che porti al collo ne è una prova inconfutabile Estel e questo tu lo sai bene.
Nonostante tu mi abbia detto che LEI molto presto avrebbe raggiunto le Terre Immortali, io ho come l’impressione che il suo spirito in qualche modo sia sempre con te. Tra voi vi è un legame troppo forte che nessuno mai riuscirà a spezzare, neppure una sirenide come me innamorata di un mortale in cui destino è quello di diventare re.
- < Oh Estel perché non mi hai lasciato andare, quanta sofferenza alberga ora nel mio cuore. Cosa darei per poterti rivedere un’ultima volta, il mio destino non è quello di stare al tuo fianco ma…di soffrire sapendoti tra le braccia di un’altra donna. >
Mentre questi pensieri affollano senza un momento di tregua la mia mente, un rumore proveniente dalla boscaglia attira la mia attenzione. Getto a terra il fascio di legna che avevo raccolto poco prima, ed una volta sguainata la spada corro in direzione del fiume.
La scena che davanti ai miei occhi si palesa, basta a far nascere in me la paura che ogni attimo che trascorre divora il mio animo. A poca distanza dal letto del fiume c’è un cavallo dal manto scuro e dal regale portamento, che debolmente nitrisce come se stesse piangendo.
Riverso sul suolo pietroso ci sei tu Estel, i poveri abiti che indossi strappati in più punti e sporchi di sangue. Subito nella tua direzione corro, mi inginocchio al tuo fianco per accertarmi che tu sia vivo nonostante le ferite che sfregiano il tuo volto e un braccio.
Il cavallo che è con te mi si affianca come a volermi offrire il suo aiuto, sto per sollevarti e metterti sulla sua schiena quando tu apri gli occhi. Per un momento l’abisso limpido e cristallino incontra quello scuro, blu e profondo...il mio cuore palpita con forza per l’emozione che sento di provare in questo momento.
Nonostante tu sia debole e ferito, riesci per un fugace attimo a sollevare una mano insudiciata dal sangue e accarezzarmi il viso. Ciò che leggo nei tuoi occhi mi rincuora ed allo stesso tempo incute in me profondo timore, non è a me che devi donare il tuo cuore Estel. No!
- Galathil…meleth nin
Continua…
* Meleth nin= amore mio *
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