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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Libri e Film (da libri)
Dalla Serie: Il Signore degli Anelli (The lord of the rings)
Titolo Fanfic: YOU ARE MY PRECIUS STAR
Genere: Sentimentale, Fantasy
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot
Autore: gnoma85 galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 25/04/2007 15:21:02

Aragorn sta riposando in riva al fiume e una misteriosa quanto famigliare creatura, sale in superficie per poterlo incontrare di nuovo.
 
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CAPITOLO UNICO
- Capitolo 1° -



* Dedicata ad una persona veramente speciale, alla mia migliore amica Deborah grande fan di Aragorn. *



* Dedicata ad una persona veramente speciale, alla mia migliore amica Deborah grande fan di Aragorn. *

“ Emergo in superficie e lascio che la notte con i suoi dolci suoni e le sue ombre, mi nasconda alla vista come uno scuro manto. Conosco alla perfezione i rischi dell’atto che sto per compiere ma, a dire il vero non me ne importa.
Sono trascorsi molti anni eppure il ricordo della tua voce, dei tuoi occhi cristallini e anche del tuo giovane volto non hanno mai abbandonato la mia mente e soprattutto il mio cuore. Senza volerlo mi ero addentrata in un reame di elfi e per la prima volta avevo scoperto cosa si celava al di fuori dell’acqua.
Tanta era stata la gioia in quel momento che non potei fare a meno di intonare una melodia, seduta su una roccia piatta e bassa. Fu li che tu mi vedesti e che i nostri occhi si incontrarono per la prima volta, a lungo ci guardammo mentre io indecisa non sapevo se fuggire o restare.

- Il mio nome è Estel, quale è il tuo nome creatura dei mari?

Fosti tu a rompere quello strano ed allo stesso tempo magico silenzio, mi rivelasti il tuo nome che nella antica lingua significa “Speranza”. Anche io avrei voluto rivelarti il mio, ma se lo avessi fatto avrei rischiato di perdere l’anima e ciò non sarebbe mai dovuto accadere.
Per questo motivo fui costretta a fuggire, sparire in quegli stessi flutti che mi avevano dato la vita molti anni prima. Nella mente l’eco della tua voce che mi pregava di non fuggire, di allietare il tuo cuore con la mia voce.
Mi avvicino un poco alla riva erbosa, scruto ogni angolo nella speranza di poterti finalmente rivedere. Conosco la tua vera identità già da diverso tempo, tu sei Aragorn figlio di Arathorn ma ciò non mi importa.
L’unica cosa che desidero veramente è poterti rivedere ancora, molti anni sono trascorsi dal nostro ultimo incontro Estel. Tante cose sono cambiate, il tuo destino a breve si compirà e prima che ciò avvenga io voglio rivedere il tuo volto, i tuoi occhi di cristallo e soprattutto cantare per te.
Per tutti questi anni non hai fatto altro che cercarmi, in ogni specchio d’acqua che ti si palesava davanti ai tuoi mortali occhi tu vi hai scrutato all’interno nella speranza di potermi ritrovare. Quando una sirenide incontra una creatura della terraferma, il suo cuore apparterrà per l’eternità a quest’ultima.
Tu questo lo sai Estel una parte del tuo cuore mi appartiene da moltissimo tempo, ma io non potrò mai diventare ciò che entrambi tanto desideriamo. Il mio sguardo si posa sulla riva dove quello che voi uomini chiamate “fuoco” scoppietta rilasciando qualche scintilla rossastra nella fredda aria.
A poca distanza da esso tu siedi, gli occhi limpidi e cristallini che tanto amo fissano le braci ormai consumate. A cosa stai pensando Estel? Quali dubbi o tormenti divorano la tua anima, impedendoti di esser felice come quando ci incontrammo la prima volta?!

- Non desidero altro se non poterlo rivedere un’ultima volta!

Mi tuffo nelle fredde acque del fiume su cui tu hai deciso di sostare, aiutandomi con la coda di pesce che i Valaar hanno donato alla mia razza e raggiungo la riva. Tu sembri non esserti accorto della mia presenza, in quanto hai chiuso gli occhi abbandonandoti a quello che voi uomini mortali chiamate “riposo”.
Con qualche difficoltà mi siedo sull’erba, la sfioro per un momento scoprendola morbida e soffice sotto le mie dita. Sento delle voci a poca distanza da noi, neppure questa volta siamo soli Estel e il tempo non pare essere un nostro alleato.
Rimiro a lungo il tuo bel volto, una mano allungo e con essa sfioro una tua guancia coperta da una leggera coltre di barba. Un nuovo balzo il mio cuore avverte quando, ti vedo aprire i tuoi limpidi e bellissimi occhi.
Mi guardi ed io guardo te per un momento che pare durare un’ eternità, la mia mano si ritrova stretta dolcemente nella tua. Un tocco delicato ma allo stesso tempo forte e vigoroso, degno nella tua razza.

- Galathil sei tornata da me…

La paura comincia a dilagare in me, come fai a conoscere il mio nome Estel?! I tuoi occhi chiari fissi nei miei, in quel momento comprendo finalmente la gravità del mio errore. Lascio la tua mano e senza esitare abbandono la riva erbosa, tuffandomi nelle gelide acque del fiume.
Riemergo non poco lontano, lentamente mi volto e rivedo l’uomo che tanto amo troneggiare sulla riva in tutta la sua possente figura. Al suo collo pende un ciondolo di cui conosco il significato, io non potrò mai far parte del suo mondo e tanto meno del suo cuore.
Tu però non sembri pensarla allo stesso modo Estel, già una volta mi hai lasciato andare e non permetterai che la cosa accada di nuovo. Se solo potessi parlare ti impedirei di fare ciò che hai in mente, ma non posso perché ciò comporterebbe la mia morte.
Nel giro di un momento entri nel fiume e cominci a nuotare nella mia direzione, io ti guardo incapace di fuggire ma soprattutto incapace di smettere di amarti. Quando mi hai raggiunto però qualche cosa “scatta” dentro di me, sto per tuffarmi ma tu me lo impedisci attirandomi verso di te e il tuo corpo possente.
Cerco di liberarmi dalle tue braccia che con forza mi trattengono impedendomi ogni via di fuga, ciò che stiamo facendo è sbagliato e tu lo sai meglio di chiunque altro. Perché arrecare ulteriore dolore, tormento e sofferenza ai nostri cuori?!

- Ti prego non andartene di nuovo, resta con me Galathil!

Pronunci quelle poche e semplici parole con voce rotta dall’emozione ed io non riesco a fare altro, se non smettere di lottare e abbandonare il mio capo sul tuo petto. A lungo ascolto i battiti del tuo cuore, non posso parlare questo è vero ma posso farti comprendere quanto sia grande il mio amore per te.
Le tue braccia mi stringono con forza, neppure ti rendi conto del fatto che siamo immersi in acque gelide e soprattutto infide. Con una mano sollevi delicatamente il mio viso e per un momento i nostri occhi, i nostri cuori e le nostre anime diventano un unico connubio.
Poi avviene qualche cosa che mai mi sarei aspettata, le nostre bocche si incontrano per la prima volta in un bacio.
Un gesto semplice, dolce ma allo stesso tempo carico di significato.
Questo è quello che penso mentre chiudo gli occhi e mi abbandono non pensando nella più assoluta maniera a ciò che accadrà.

- Non posso Estel, se decidessi di seguire la strada del mio cuore, questa mi condurrebbe alla morte.

- Allora morirò con te.

Non oso replicare a queste tue parole, nient’altro posso fare se non tacere e lasciarmi abbracciare da te. Cosa mai potrei aver scelto?! Ho scelto te, la stella più bella che una sirenide possa ricevere.
Una stella preziosa.

 
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