- Capitolo 1° -
Era inverno ormai da quasi 3 mesi, fiotti di neve misto grandine nn smettevano mai di scendere da quel cielo grigio, scuro e brontolone. Ogni tanto qualche flebile raggio di sole faceva capolino tra le dense nuvole... creando luccichii e giochi di riflessi di luce davvero eccezionali. Ovviamente il passatempo comune dei + piccoli, erano lotte infinite a palle di neve oppure la costruzione del pupazzo di neve più grande e maestoso.
Proprio in questo divertimento takeru non era di meno a tutti gli altri, anzi il suo pupazzo avrebbe fatto invidia a chiunque.
Solo una cosa non andava: un occhio blu e uno marrone lo rendevano quasi assatanato.
<<Stupidino ma che hai combinato>> gli urlò dietro una voce per lui fin troppo famigliare; <<Yami ciao ben tornato>> rispose il piccoletto tutto pepe. <<Beh che c'è nn ti piace?>> <<Si è molto ben fatto, ma nn credi che quegli occhi abbiano qualcosa che nn va?>>
<<Oh quante storie se nn ho due bottoni uguali...>> furbetto come era prese a parlare ininterrottamente e a distrare il suo fratellone con 20000 domande al secondo... e al momento opportuno ecco fiondarsi su uno dei bottoni della divisa di yamato...che era giusto giusto marrone come l'altro occhio.
<<Brutto landruncolo vieni subito qui...>> urlò yamato <<Seh domani>> gli ribadì il fratellino scappando alla + nn posso.
Yama nn perse tempo a giocare con lui e si diresse dritto in camera sua, tirò fuori i libri e si mise a studiare diligentemente.
Certo come no... questo era quello che avrebbe dovuto fare, ma solitamente appena rientrato a casa si levava quella frastidiosa divisa scolastica, si apriva un bel paccozzo di patatine e iniziava a guardare la tv a tutto spiano.
Il tutto però venne interrotto da quel fastidioso squillo che continuava incessante.
Che diavolo era? Allungo al meglio l'orecchio per capire da dove quel trillio venisse, quando vide il cellulare di suo padre bello in vista sul tavolo. "Che idiota che sono" andò a pensare " ce ne ho messo di tempo per capire"
Prese in mano l'apparecchio e rispose senza mezzi termini.....
<<Si?>>rispose facendo la voce tutta altezzosa e da adulto.
<<Ormai la tua ora è giunta>>ribadì l'altro. Era una voce a sua volta camuffata, ghicciante e per di più con un lato come perverso.<<Sarai mio, MIO per sempre, devi solo rilassarti yamato e aspettare che io venga a prenderti e poi...HIHIHIHI>>la risata forse più sconcertante che avesse mai sentito, anzi addirittutra disumana. <<HIHIHIH....ARRIVERO' E' SOLO QUESTIONE DI TEMPO E POI SARAI MIO....SOLO QUESTIONE DI POCHI GIORNI, ANZI DI ORE... E PERCHE' NN SOLO DI QUALCHE PASSO?>>
La chiamata fini' e alle sue spalle senti' quella terribile risatina malsana e acchiacciante.
Si voltò l'unica cosa che riuscì a vedere fu una piccola ombra saltargli addosso, stramazzarlo al suolo a fargli percepire il suo pesante e incessante fiato sul collo.
Yamato preso dalla disperazione inizio' a lanciare urli su urli.... seguiti da gemiti di paura e fremiti agghiaccianti.
Aprì gli occhi e l'immagine del suo fratellino vestito di nero, con il crodles di casa in mano...tutto soddisfatto, gli fecero capire la terribile pigliata in giro.
Possibile che era così tonto da scascare in ogni macarella fatta da suo fratello.
Bhe lo era e questo ne era la prova... come lo era anche le continue attenzioni che il suo caro amico taichi aveva nei suoi confronti.
Tonto,sbadato e distratto erano gli aggettivi che meglio gli si addicevano; i quali venivano pienamente sostituiti dalla sua allegria, determinazione (beh solo in alcune occasioni) e purezza di sentimenti. Inoltre oltre ad essere un bellissimo ragazzo, yamato aveva un qualcosa che poteva essere considerato come un bene, ma anche come un grosso male.
UFF come inizio non mi entusiasma molto...però se nn altro è sempre qualcosina...ora devo pensare su come continuarlo...e come si dice sempre i consigli sia buoni che negativi sono accetti....
alla prossima
§Rei§
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