CAPITOLO 1
- Capitolo 1° -
-KAGOMEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!!!!!-
“chi è che mi chiama….. non vedo nessuno…” nella sua mente iniziarono a formarsi delle immagini: un ragazzo vestito di rosso, i capelli lunghi e neri ricadevano spettinati sulla fronte.La fissava, la fissava intensamente con quegli stupendi e terrorizzati occhi color nocciola.
“chi sei? Non riesco a riconoscere il tuo viso… chi sei?”
MAMMA-Kagome…kagome… guardate si sta svegliando-
La ragazza iniziò ad aprire gli occhi… tutto era confuso attorno a lei. Una patina opaca le offuscava gli occhi, la stessa che li copre ogni mattina al primo risveglio.
Lentamente si distinse una grande stanza bianca intorno a lei: era sdraiata su un letto d’ospedale.
Sua madre le era seduta accanto con gli occhi rossi, evidentemente aveva appena smesso di piangere. Il nonno in un angolo della stanza, appena accortosi che la nipote si era svegliata, si era precipitato vicino a lei. La guardavano tutti e due con infinita compassione.
MAMMA-Piccola mia… sia ringraziato il cielo- la madre la abbracciò forte
KAGOME (toccandosi il capo) - Accidenti che mal di testa!!!!!! ma…che… che è successo?-
NONNO- mentre andavi a scuola un camion ti ha investito… hai… hai un piccola trauma cranico niente di preoccupante secondo i dottori… hai bisogno solo di un lungo periodo di riposo-
KAGOME: -ca..capisco…-
“strano non ricordo di essere andata a scuola stamattina… sarà colpa del trauma cranico…”
La porta della camera si aprì di scatto ed entrò nella stanza un bambino. Teneva in braccio un piccolo batuffolo di pelo bianco
KAGOME –Souta!!!!! Sei venuto anche tu!!!! Ma…. Cos’hai in mano?-
SOUTA: -sorellona, questo è il nostro regalo per la tua guarigione!!!-
Detto questo mostrò a Kagome cosa teneva in braccio: un bel cucciolo di volpino.
KAGOME: -Che carino!!!! Souta su fammelo tenere!
Il piccolo fece salire sul letto il cagnolino che iniziò a leccare il viso di Kagome.
KAGOME: -Dai così mi fai il solletico! Sei proprio un cucciolo simpatico sai?-
La madre di Kagome uscì in corridoio.
Ripensò a quello che le aveva detto Inuyasha il giorno prima
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INUYASHA: -per favore non le dica nulla di me e degli altri. Non deve ricordare. È talmente cocciuta che tornerebbe dall’altra parte a rischiare di nuovo di perdere la vita…
MAMMA: -tu lo sai non è vero? Ormai te ne sarai accorto… Mia figlia è innamorata di te… ogni volta che entra da quella porta sorridente o in lacrime io so che ha avuto una discussione spiacevole o piacevole con te. Io non posso farle un torto così grande…non posso permettere che ti dimentichi…
INUYASHA: -alcune volte la cosa giusta da fare non corrisponde a quella più conveniente… la prego… le dia solamente questo- le allungò una catenina con un frammento roseo poi tornò al vecchio pozzo. Un attimo di esitazione poi vi saltò dentro.
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Ora era lì a stringere quella collana. Cosa doveva fare?
Intanto nella stanza kagome familiarizzava con il suo “regalo”.
KAGOME: -… e dimmi Souta ha già un nome?-
SOUTA:-No, dato che è il tuo regalo abbiamo pensato che volessi darglielo tu-
KAGOME: -dunque… tu hai un musetto da… HINTA!!!!!-
SOUTA: Hinta???? Sorellina ma così tutti gli altri cani rideranno di lui!!!! Non hai proprio gusto per i nomi!!-
KAGOME: -cosa hai detto moccioso?!! Aspetta che mi alzi da questo letto e….-
Lo sbattere della porta interruppe i loro discorsi…
MAMMA: -Vedo…vedo che ti sei ripresa in fretta cara…mi fa piacere! Questo è per te…- le mise al collo la catenella
KAGOME: -Mi piace tanto! grazie mammina!!!!!!!!-
“Che strano… guardandolo meglio… io questo frammento l’ho già visto… sarà una di quelle pietre porta fortuna che vendono nei negozietti…o forse no…. Sento di aver dimenticato qualcosa di terribilmente importante…ma cosa?”
NONNO: - Kagome, il dottore ha lasciato detto che quando ti saresti svegliata saremmo potuti tornare tranquillamente a casa… che ne dici? Ti senti in forze?-
“Strano loro sembrano così naturali… forse è solo una mia impressione…”
KAGOME: -io? Sto bene e lo starò ancora di più fuori da questo mortorio… su torniamo a casa! Non vedo l’ora di rivedere le mie amiche a scuola!-
MAMMA: -calma cara…ora tu devi solo riprenderti e non pensare ad altro…-
KAGOME: -si, hai ragione!-
“Chissà forse è la stanchezza… tornando a casa tutto tornerà come prima…… lo spero…”
salvee! cm primo cap è 1 po' corto lo so...spero vi piaccia! aspetto tanti commenti e impressioni!!!! Ciao -bibi-
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