L'APPARTAMENTO
- Capitolo 1° -
"3° piano, appartamento 52 melbourne street" così era scritto sul biglietto che miroku leggeva e rileggeva. "dannazione con il navigatore rotto è un casino! dove diavoloè melb... com'è che si legge? va bè.. ho capito... mi sa che non la troverò prima di una settimana..." la macchina faceva e rifaceva lo stesso giro per lo stesso isolato da ben 20 minuti, ma la strada non si vedeva."basta ora chiedo a qualcuno... quello che m'ispira di più..." deciso come non mai il nostro miroku decise e si buttò "scusi?...scusi?...."
"uhm?" un tizio alto circa 1,90 circa, dalla corporatura robusta e gli occhi profondi rispose piuttosto seccato a miroku il quale un tantino intimorito da questo iniziò titubante a chiedere la strada "si.. ehm...senta dove si trova melbourne street?"
"sempre dritto e al terzo incrocio gira a destra... serve altro???"
"n-no... eheh.. bè... grazie". miroku sparòl'accelleratore a tutta velocità e sparì veloce tra le case. l'apppartamento si ergeva su una bella strada, cosparsa di verde e alberi appena fioriti. per arrivare al portone principale c'erano all'incirca otto scalini, affiancati da due scorrimano deliziosi (decorati con dei fiorellini in pietra) e l'ingresso era incorniciato da pareti leggermente arancioni, che illuminavano il palazzo, così serio e elegante a una prima e fuggevole occhiata. miroku, sceso dalla sua auto, prese le valigie e borsoni vari e iniziò a salire le scale che precedevano l'ingresso. una piccola "vetrina" a destra faceva intavedere un ometto quasi completamente calvo che portava occhiali spessi quasi come fondi di bottiglia, leggeva concetrato il giornale. "mi.. mi scusi? lei è il portiere?"
"uh?.. ah si... ti serve qualcosa figliuolo?"
"s-si una ma..ma...aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaah!"
miroku era caduto all'indietro con tutti i bagagli addosso.
"ehi ti sei fatto male?"
"n-no...eh...scusi... mi aiuta a rialz... ah! dannati bagagli!"
"si si tranquillo giovanotto"
il vecchietto, presoi il borsone più piccolo e leggero sospirò "ah! voi giovani... tutti uguali pieni di gioia... ma sprovveduti"
"ma che diavolo sta farfugliando?" disse il poveretto alzandosi
"piuttosto a che piano è l'appartamento n° 52??"
"oh bè.. scusa... ma perchè proprio quello?"
"ma come non sai che è stato affittato da quettro persone?"
"ah ma... voi siete il secondo componente?"
"il 2°? perchè il primo chi è?"
"vuoi dire la prima...."
"non mi starà dicendo che è 1 ragazza?"
"e... invece si.."
"PREGO?...l'annuncio diceva un appartamento per quattro maschi"
"figliuolo, purtroppo c'è un altro ragazzo e basta. sarete 2 maschi e 2 fanciulle"
"2? nooo... non è possibile io..."
"allora vuoi che ti accompagni al''appartamento o rimani qui tutto il giorno?" miroku era in preda al panico, proprio non se lo aspettava. intendiamoci, non che la cosa non gli piacesse, ma nella stessa casa, sarebbe stato un vero pasticcio. "si... va bè..dov'è allora?"
"seguimi" il vecchietto iniziò a dirigersi verso l'ascensore "vieni, le valigie mettile in ascensore è molto piccolo o stai tu o stanno le valigie"
"ah, non ne posso più!"
"dai giovanotto, l'appartamento è al terzo piano! che dici, tre rampe di scale sei in grado di salirle?"
"tzk. certo che si." detto così infilò le valigie nell'ascensore e premette il 3°piano.
"allora figliuolo, benvenuto e pre qualsiasi cosa chiamami" detto questo, il bizzarro vecchietto tornò a sedersi dietro la vetrina e s'immerse nuovamente nella lettura del quotidiano.
"se... grazie" detto questo miroku iniziò a salire le scale. salito l'ultimo gradino, estraendo i bagagli dall'abitacolo, si guardò intorno e il n° 52 era proprio dietro di lui. così, ingoiando il groppone a causa dell'inaspettata notizia, prese fiducia e suonò il campanello.
"arrivo" una voce chiara e distinta arrivò dritto alle sue orecchie e dopo poco la porta si aprì e fece vedere la persona che si celava dietro.
"ciao benvenuto. tu devi essere uno dei tre inquilini che mancano no?"
"si.."
"prego accomodati". il ragazzo, trascinandosi all'interno la montagna di bagagli, li posò per terra e si voltò a fissare la giovane.
"io sono sango. piacere. tu 6?"
e così dicendo gli porse la mano ma lui...la spostò da una parte, fece un opasso in avanti, i loro visi erano vicini, e entrambi sentivano i loro cuori battere veloci.
"io.. sono miroku"
"dicendo così, con la mano avvicinò il viso al suo, e le diede un bacio sulla guancia dicendo "il piacere è tutto mio".
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