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MANGA.IT FANFIC
Categoria: Manga e Anime
Dalla Serie: Bleach
Titolo Fanfic: VALENTINE
Genere: Romantico
Rating: Per Tutte le età
Avviso: One Shot, Shounen Ai
Autore: kisy-chan galleria  scrivi - profilo
Pubblicata: 23/04/2007 17:18:22

idiozie romantiche per la festa degli innamorati U_U (BykuyaxRenji)
 
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CAPITOLO UNICO
- Capitolo 1° -

Titolo: Valentine
Rating: PG- one shot
Pairing: ByakuyaxRenji
Disclaimer: I pg non sono miei (peccato, senò avrei fatto passare il loro tempo in modo più prolifero dell'andare in giro ad ammazzare hollow U_U) ma appartengono a Tite Kubo, io li sfrutto e basta : P

One shot senza pretese, breve e poco sensata X°D tanto per scrivere un pò di miele nel giorno dell'aMMore U_U Dedicata alla mia pucchi come regalino per il suo onomastico! XD :*** *tanti kisu* (la pubblico solo ora giusto perchè ho perso abbastanza dignità da mettere su una cosa ignobile come questa XD)
**********************


Il sole filtrava gentile dalle finestre. nella stanza ben illuminata vi era una temperatura tiepida e un aria serena.
seduto compostamente alla scrivania, Abarai Renji lavorava silenziosamente. gli occhi scorrevano veloci sulle noiose scartoffie e la mano scriveva rapidamente, sbrigando con insolita diligenza la colonna di documenti arretrati che si era ammonticchiata nel corso della settimana sulla sua scrivania.
Un broncetto sul viso, il ragazzo sospirò e rivolse lo sguardo alla scrivania del taichou, senza nessuno seduto a lavorarvi.
Era offeso.
Il calendario segnava il quattordici febbraio.
Esatto, il quattordici febbraio!
in quel giorno in cui avrebbe potuto dedicarsi ad un puerile ozio superficiale, era costretto a starsene in ufficio a lavorare!
E non aveva trovato nemmeno un pò di consolante, dolce cioccolata ad aspettarlo fuori dalla porta, com'era consuetudine in quella adottata "festa degli innamorati".
Ah, come avrebbe voluto un pezzo di cioccolata che gli si scioglieva in bocca...
Ma insomma, dov'erano finiti tutti i suoi spasimanti? si era così abituato a trovare montagne di cioccolata di fronte alla sua porta ogni anno, che aveva dovuto guardarsi attorno tre volte prima di constatare il nulla.
Niente! Nada! Nemmeno uno schifido cioccolatino già iniziato!
Era offeso, ecco.
Ma in fondo avrebbe anche potuto comprarsi il cioccolato da solo, se non fosse stato per quella busta che aveva trovato nel nulla al posto dei dolci.
Si era appena ripreso dallo shock no-cioccolata, e la stava aprendo convinto che si trattasse di qualche appassionata dichiarazione d'amore, il pensiero rivolto alla giornata di ubriacate da scapoli incalliti (per la precisione, lui, Kira, Shùhei e Ikkaku) quando la busta gli cadde di mano, mentre fissava inorridito il suo contenuto.
Nella sobria ed elegante grafia del suo Taichou, il foglio gli spiegava che "causa impegni inderogabili" non ci sarebbe stato tutto il giorno. ergo, il lavoro del capitano era tutto accollato sulle spalle del vice.
E questo poteva significare una cosa sola. A serra inoltrata non avrebbe ancora finito.
Crudele, infame mondo...
<<giuro che non diventerò mai capitano>> mormorò a se stesso il rossino.
Lanciò un occhiata alla triplicata dose di documenti sull'altra scrivania, rispetto alla sua, e un gemito di sofferenza attraversò la sua gola.
Uffa... voleva un pò di cioccolato da smangiucchiare tra un documento e l'altro...
Le ore passavano. L'imbronciato vice lavorava senza sosta, la mano che gli doleva per la velocità con cui scriveva e firmava, nella tenue speranza di finire in tempo per andare a farsi almeno una bevuta coi suoi amici. Anche se le colonne di carta diminuivano con un lentezza a dir poco esasperante.
Si sfregò gli occhi stancamente, mentre si stiracchiava all'indietro, la schiena scricchiolante. Anche se a malincuore si concedette una pausa, spapranzandosi sulla sedia.
Più del non avere cioccolata, più del non poter fare casino coi suoi amici, più del dover lavorare come un matto, lo irritava l'assenza del suo capitano.
<<Impegni inderogabili...tsk>>
Perchè quel giorno?
Perchè dopo quelle voci?
Eh, già, perchè nell'ultimo periodo il pettegolezzo più gettonato della corta degli spiriti puri sosteneva che il rampollo della famiglia Kuchiki sembrava intenzionato a sposarsi nuovamente con una bella donna di media borghesia.. Si discuteva abbondantemente di chi essa fosse, e a quale famiglia appartenesse, se fosse abbastanza nobile per sposare il famoso Kuchiki Byakuya..
Ma a lui, che gliene importava di che famiglia era questa?!
era solo un randagio del rukongai, non ci capiva nulla di nobiltà!
La cosa principale era che Byakuya si voleva sposare!
SPO-SA-RE!
<<mh...>> socchiuse gli occhi tristemente. Le viscere gli si contorsero orribilmente, il cervello che galoppava libero.
Byakuya mano nella mano con una donna bellissima...Byakuya che pranzava con lei...Byakuya che passeggiava romanticamente con lei...Byakuya che la baciava e le chiedeva di sposarl...
<<NO!>>
Si ritirò su e scrollò con violenza la testa per scacciare quelle immagini.
la fronte aggrottata, incrociò le braccia sulla scrivania e ci lasciò cadere il viso con un sospiro stanco.
<<Taichou...>>
sospirò piano. il viso impassibile del capitano lo guardava con severità dal buio delle palpebre chiuse.
Non poteva sopportare l'idea di vedere il capitano in matrimonio. Era insostenibile, lo corrodeva, lo faceva soffrire...
Se si fosse sposato, non sarebbe mai stato suo...
<<stupido>> borbottò a se stesso. alzò il viso, guardando tristemente le ombre gettate sul pavimento <<come se ora fosse mio>>
Renji sapeva una cosa sola. si sarebbe fatto frustare pur di poter sfiorare quelle labbra.
Era cambiato. Era cambiato tutto. Così silenziosamente e fugacemente da non accorgersene nemmeno, i suoi sentimenti erano cambiati.
La rivalità si era trasformata in desiderio. L'ammirazione in amore. Lo sguardo non era più di sfida, ma di affetto. Osservava il suo corpo e rabbrividiva di voglia. Si specchiava nei suoi occhi e ne finiva ipnotizzato, fissava le labbra e voleva vederle piegarsi nel suo nome, voleva una carezza di quelle dita nivee.
Per abbreviare la cosa, aveva una cotta fulminante per il nobile Kuchiki.
Ma non voleva illudersi. i loro rapporto non andava oltre il mero contatto lavorativo. Cercava di distrarsi con qualche donna, ma gli bastava uno sguardo di quegli occhi notturni per provare la voglia di porgergli il proprio cuore su un piatto d'argento.
Era una situazione insostenibile.
Byakuya era l'astro più brillante del cielo, mentre lui...
<<sono solo uno stupido randagio...>>
Renji ritirò su il viso e si sfregò con forza gli occhi, prima di prendere in mano il pennello e volgere lo sguardo sui documenti..
Lavorò concentrato per tutto il resto del giorno, ma l'angoscia non abbandonò mai il suo cuore, il profumo dolce del capitano nell'aria che sembrava voler prendere in giro i suoi sentimenti.

°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Qualcosa frusciò in lontananza. Con un piccolo grugnito, il vice si svegliò sussultando e alzò il viso di scatto.
La stanza era in penombra, appena distinguibile con la lampada accesa sulla sua scrivania.
Renji sbadigliò sonoramente e si grattò la nuca piano. I muscoli indolenziti protestavano, così come le tempie leggermente pulsanti.
Non aveva idea di che ora era. Stava solo crollando dal sonno e si pentì di aver chiuso gli occhi per riposarli un pò mentre il sole tramontava.
<<Va bene, Abarai, finisci questo dannato lavoro e vattene a dormire, tanto ormai la giornata è andata...>> mormorò a se stesso con voce roca, prendendo di nuovo il pennello in mano e avvicinandosi l'ultima cinquantina di fogli.
sospirando ad ogni firma, la testa pesante per la stanchezza, Renji sbrigò con lentezza le ultime pratiche. Doveva essere notte fonda quando arrivò agli ultimi dieci fogli.
il polso era indolenzito mentre ne afferrava uno. Ci mise un pò a mettere a fuoco il contenuto di esso, sorprendendosi di non trovare la solita rete fitta e lineare dei documenti prestamapati, ma bensì una scrittura a mano.
avvicinò un pò il naso per leggere, gli occhi lucidi di sonno.
"caro Bya-chan"
La grafia era elegante e leggera. Il tenente rilesse tre volte la frase per essere sicuro di aver letto -Bya-chan-
<<oddio...>>
"come stai? io mi annoio tanto. mi manchi molto, vorrei rivederti...
A volte mi trovo a ripensarti, e mi rendo conto di com'è perfetto il tuo viso, emozionante la tua voce, dolci le tue carezze...
Mi mancano molto i tuoi baci, e non vedo l'ora sia febbraio. Per rivederti
"
Il cuore del tenente era pesante come il piombo. era una grafia femminile...
"e poi, un giorno, potrò stare sempre con te... questo pensiero mi rende felice più di qualsiasi altro...
Ora ti lascio, fra pochi giorni staremo assieme... la tua futura sposa
"
Il foglio scivolò leggero sulla scrivania, mentre il tenente fissava come inebetito il vuoto.
Alla fine, le voci erano vere.
Byakuya si sposava..
Le mani si strinsero, la gola bloccata da un nodo. voleva piangere.
Ancora alcuni fogli da firmare giacevano vicino a lui. Come un automa, li prese per levarseli di mezzo e andare finalmente a letto per mettere fine a quella tremenda giornata.
Ma di nuovo, si trovò davanti quella che sembrava una lettera. e la grafia era...
Taichou.
"sei geloso?"
Sbattè gli occhi, perplesso.
"io si, da morire"
Cosa???
"ti comporti come un moccioso"
...eeh?
"odio vederti sfarfallare da una ragazza all'altra"
...
"le cose sono due. decidi, ti piaccio o mi prendi in giro?"
ma...
"come ti sei sentito a quella lettera?"
io...
"se ti senti come me quando ti vedo prenderti in giro da solo, allora non bene di sicuro."
io...
"ad ogni modo, non posso più aspettarti"
...?!
"forse sei ancora troppo immaturo per una relazione seria"
aspetta un secondo!
"e io sono troppo vecchio per aspettare"
no!
"quindi...addio. io mi sposo"
NO!
"questa sera, al parco centrale"
no! no! no!
"addio... mi dispiace di non averti potuto sfiorare nemmeno una volta..."
<<BYAKUYA!>>
Con un tonfo, la sedia cadde a terra. il cuore gli batteva forte e doloroso, le mani tremavano.
Byakuya...la lettera...
Era per lui...era ovviamene per lui...
<<no...>>
Lacrime sincere sgorgarono dai suoi occhi, sbavando leggermente la grafia perfetta del capitano, cadendovi sopra.
Si era giocato ogni possibilità con lui...senza poter far nulla...senza poter muovere un dito...
Le gambe gli tremavano e ricadde in ginocchio, le mani al viso, singhiozzando di cuore.
cosa avrebbe potuto fare?
Come poteva sapere che il capitano provava interesse nei suoi confronti?
<<uh...sigh...Taichou...>>
No...non poteva permetterlo... non ora che sapeva.
scosse la testa e si asciugò di prepotenza gli occhi sul polso, alzandosi in piedi.
<<io non mi arrendo!>>
lanciò un ultimo sguardo alla lettera e corse fuori. corse a perdifiato. corse come avesse le ali ai piedi. Nessuno girava per le strade, e quando arrivò al parto anch'esso sembrava deserto.
gli ansimi gli scuotevano il petto mentre rallentava. Le vie del parco erano illuminate da piccole lanterne rosso ed oro, ma di segni di festa nessuna traccia.
<<...?>>
successe in un attimo. qualcosa gli piombò addosso. Gli occhi gli furono coperti e la bocca tappata, si sentì bloccare e mugugnò, cercando di ribellarsi. venne sbatacchiato qui e là. si rese conto che lo stavano spogliando della divisa e lo stavano rivestendo con qualcos'altro, sciogliendogli anche i capelli.
sbatacchiato come un peluche, la testa che gli girava, quando gli vennero tolte le bende dagli occhi e dalla bocca si trovava al buio, e non aveva nessuno attorno.
sbattè gli occhi perplesso, cercando a tentoni qualcosa. poi di nuovo, in un istante. Le luci si riaccesero di botto, accecandolo, e qualcosa lo trasse a se per la vita. il viso affondò morbidamente su un petto maschile, e le narici furono invase da un profumo molto familiare.
<<benvenuto, Renji>>
il tenente sussultò , scostando piano il viso dal suo petto.
<<...Taichou?>>
Gli occhi oltremare di Byakuya sembravano due zaffiri, illuminati dalle luci dorate dei fari.
Le nivee dita scostarono con pacata dolcezza un ciuffetto ribelle di capelli rossi dal suo viso.
<<sono felice che tu sia venuto>>
<<Taichou...io...voi...>>
<<ssh>> lo interruppe, poggiando un dito sulle sue labbra <<sei bellissimo>>
Renji arrossì e si guardo, trovandosi vestito con un bel kimono maschile che, anche se infilatogli alla meglio, esaltava il suo fisico sodo e slanciato.
<<voi...voi...vi state sposando?>>
Il cuore gli mancò d'un battito quando vide le labbra di Byakuya piegarsi in un delicato sorriso.
<<Aspettavo solo il mio sposo...>> mormorò, prendendogli delicatamente una mano e guidandolo lungo uno dei viali del parco con tenerezza.
Renji era come ipnotizzato. non ci stava capendo nulla e si lasciava sbatacchiare in giro, come convinto di essere in un sogno.
L'acqua del laghetto a cui si avvicinarono rifletteva confusamente le luci colorate appese in giro. si fermarono sulla riva, cullati dal silenzio delle acqua increspate.
<<Taichou...>>
<<hai letto la lettera?>>
Renji annui, lentamente, inebriato da un dito che scorreva lento sui suoi lineamenti.
<<perchè sei venuto qui?>>
<<non volevo perdervi...>> mormorò senza distogliere lo sguardo dal suo.
<<quindi mi vuoi?>>
Annuì piano
<<mi ami?>>
di nuovo mosse piano la testa.
<<Vorresti sposarmi, Renji?>>
Questa volta non era una domanda, ma una richiesta. il vice agiva in modo puramente istintivo, confuso dalle sensazioni.
<<si...>> soffiò appena.
<<ti amo, Renji>>
Delicatamente, le labbra premute sulle sue. Renji sospirò e chiuse gli occhi, abbandonandosi alle sue braccia.
Sussultò spaventato quando una serie di applausi si alzò dai cespugli li vicino.
<<vai, piccioncini!>>
Il rossino si guardò attorno, il viso d'una delicata sfuma porpora e l'aria confusa. Il capitano lo strinse dolcemente a se, fissandolo con un sorriso.
<<Renji sei uno sposino magnifico!>>
<<eh...eh?>>
lentamente, dai cespugli emersero amici e compagni. Kira e Shùhei ridevano a crepapaelle, l'uno poggiato all'altro. Ikkaku sembrava essere lì forzatamente mentre Yumichika li osservava con aria entusiasta. Momo, con in braccio la sua divisa da shinigami, sorrideva smagliante di fianco ad un imbronciato Hitsugaya e ad altri compagna che fischiavano ed applaudivano.
<<Perdonami>> voltò il viso verso il capitano, che gli scosto con tenerezza i capelli dagli occhi <<ho organizzato io tutto questo...volevo capire coi fatti cosa provavi per me>>
Renji rimase a bocca aperta.
<<ma la lettera...le voci su di voi...>>
<<le voci le ho messe in giro io stesso, mentre la lettera mi è stata scritta da una domestica sotto mia richiesta...>>
<<ma...ma...>> lo sguardo perplesso del vice scorreva da lui al gruppetto di spettatori <<ma io...>>
<<non capivo>> con una mano gli bloccò il viso, volgendolo a se <<mi guardavi con amore, ma non cambiavi atteggiamento. Avevo sentore di ciò che provavi, ma non ne ero mai sicuro...>>
<<Taichou...>>
<<non c'è la facevo più...dovevo capire... ti ho lasciato quella lettera di proposito, per capire cosa provavi davvero per me. ed infatti, sei corso qui... i tuoi amici si sono...ehm...entusiasticamente uniti a me quando hanno scoperto ciò che stavo organizzando nel parco>>
svuotato di ogni energia, il vice sospirò pesantemente e abbandono il viso sulla sua spalla.
<<bastava chiedere>> mormorò <<io vi amo...>>
<<il tuo modo di fare presupponeva il contrario>>
<<tsk...>>
Ma, a dispetto del suo verso scocciato, Renji era felice come mai in vita sua.
ancora fischi ed applausi, si abbracciarono dolcemente.
<<siamo sposati?>> scherzo ad un tratto, ridendo di gusto.
<<si, forse si>> rispose tranquillo Byakuya, accennando ancora ad un bellissimo sorriso. poi inclinò vagamente il viso ed lo avvicinò al suo <<ah...ho sequestrato tutto il tuo cioccolato. Buon san valentino, Renji>>
e prima di dargli il tempo di ribattere, visto il broncio di protesta apparso sul suo viso, premette le labbra sulle sue, in un bacio più dolce di qualsiasi ciocolato di san valentino.

Fine


 
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